Andrea
E. Bassan
Figura isolata di marmoraro romano, certo non identificabile con quell'Andrea Raineri, console e non scultore (De Rossi, 1875, p. 117), il cui nome è inciso nel portale di S. Maria [...] , epigraficamente attestato nel pulpito e nell'iconostasi della chiesa di S. Pietro ad Alba Fucente (L'Aquila). Nell'ambone, eseguito al tempo di un non meglio identificato abate Oderisio, A. dovette svolgere un ruolo secondario, affiancando, come ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] dipietra, di una riserva di sarcofagi di stucco. Questi sarcofagi, immediatamente utilizzabili, venivano così spostati solo di poco tra il luogo di fabbricazione e quello didi origine italiana, come il breviario detto dell'abate Oderisio da ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] Desiderio; il suo intervento fu concluso dal successore, l'abate Oderisio, che riconsacrò la chiesa nel 1090. L'oratorio del Battista funi da s. Pietro, s. Paolo e s. Stefano, che sarebbero apparsi in sogno a Gunzo, abate di Beaume, ritiratosi come ...
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CAMPANIA
M. D'Onofrio
Regione dell'Italia meridionale, i cui confini medievali, assai più estesi di quelli attuali, comprendevano, tra l'altro, centri artisticamente importanti come i monasteri di Montecassino [...] di Sant'Angelo in Formis e San Pietro ad Montes, il duomo di Salerno e quello originario di Capua, la cripta dell'Annunziata di Minuto, quella di della prima generazione di allievi locali di Giotto si formò Roberto d'Oderisio, la maggiore personalità ...
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MOSÈ
M. Nuzzo
Primo e più illustre profeta del popolo d'Israele, protagonista di vari libri biblici (Esodo, Numeri, Deuteronomio), M. incarna la figura dell'abile conduttore del suo popolo, dell'intelligente [...] tra il 1340 e il 1343, da Roberto d'Oderisio nell'edificio dell'od. chiesa di S. Maria Incoronata a Napoli, che all'epoca 19-28; H.L. Kessler, L'antica basilica di San Pietro come fonte di ispirazione per la decorazione delle basiliche medievali, in ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] - presente già nei mosaici degli anni novanta del Duecento diPietro Cavallini in S. Maria in Trastevere a Roma e da quella, contemporanea, di Roberto d'Oderisio in S. Domenico Maggiore a Napoli (Mus. e Gall. Naz. di Capodimonte, depositi), dove M ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] assumere alla volta del transetto l’aspetto di una superficie incrostata dipietre preziose. Dopo gli esperimenti cromatici realizzati negli (Maestro delle Tempere Francescane; Maestro di Giovanni Barrile; Roberto d’Oderisio) e, più in generale, sulla ...
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RAVELLO e SCALA
F. Aceto
Centri della Campania (prov. Salerno), situati a ridosso di Amalfi, sulle ultime propaggini dei monti Lattari.Le origini di R. e di Scala, al pari di quelle delle altre località [...] . privata) con la Dormitio e la Coronatio Virginis di Roberto d'Oderisio (Bologna, 1969), il cui tema è ivi replicato nel Mus. del Duomo di R. e in S. Pietro a Campoleone, costituiscono le ultime testimonianze di vitalità culturale delle due città ...
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ANDREA
Mario Pepe
Marmoraro romano il cui nome è associato a quello di Giovanni nel pulpito cosmatesco della chiesa di S. Pietro ad Alba Fucense (presso Albe); dall'iscrizione ("Civis romanus doctissimus [...] una posizione di secondo piano rispetto a Giovanni e che l'opera fu eseguita quando era abate un Oderisio, del 40, 51; R. Delogu, Ad Alba Fucense... risorta dalle rovine la basilica di S. Pietro, in Le Vie d'Italia, LXIV (1958), pp. 1057-1064; U. ...
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Scultore roman0 (seconda metà sec. 13º). La sua firma, ora scomparsa, si leggeva sulla tomba di Clemente IV (m. 1268) in S. Francesco a Viterbo (già in S. Maria a Grado). Realizzata tra il 1271 e il 1274, [...] baldacchino; il volto del papa è reso con un penetrante realismo. È stata ipotizzata l'identificazione di P. con l'Odorico che firmò il pavimento cosmatesco del coro della chiesa di Westminster (1268) e con il Petrus civis Romanus autore della tomba ...
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