La rinuncia di Benedetto XVI e l’elezione di papa Francesco sono state precedute, accompagnate e seguite in Italia da una forte ripresa, con forme e contenuti in parte nuovi, del dialogo tra i cattolici [...] : Emergenza antropologica. Per una nuova alleanza tra credenti e non credenti di Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti e Giuseppe Vacca, nel quale i 4 studiosi di formazione marxista auspicano una maggiore condivisione dell’insegnamento della ...
Leggi Tutto
{{{1}}}
Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] studio, alla ricerca naturalistica e alle dotte conversazioni con i suoi amici più cari (come Giovanni Battista della Torre, tra i massimi poeti in lingua latina. Il Syphilis sive De morbo gallico, pubblicato a Verona nel 1530 e dedicato a Pietro ...
Leggi Tutto
Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] ignoriamo il suo nome di battesimo. Fu discepolo di L. Valla e di Pietro Oddo a Roma (1450); più tardi studiò il greco con T. Gaza. e umanisti che si riunivano in casa sua, esploravano i monumenti pagani e cristiani, raccoglievano statue ed epigrafi, ...
Leggi Tutto
Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] la nascente Arcadia, di cui fu tra i fondatori (1690) e da cui si staccò (1711) per formare l'Accademia dei Quirini. diritto canonico. Nel 1710 sentì per caso improvvisare il dodicenne Pietro Trapassi, il futuro Metastasio; lo adottò, gli diede una ...
Leggi Tutto
Movimento filosofico, politico e letterario sorto in Russia negli anni 1830 in contrapposizione alla corrente occidentalista e caratterizzato dalla ricerca e valorizzazione dei caratteri distintivi della [...] in cui la critica conservatrice alle riforme di Pietro il Grande si fondeva con le nuove problematiche del del secolo. Fra i suoi principali esponenti i fratelli I.V. e P.V. Kireevskij, A.S. Chomjakov, J.F. Samarin, i fratelli K.S. e I.S. Aksakov, ...
Leggi Tutto
Umanista (Scarperia 1360 circa - Roma 1410 o 1411). Fu scolaro, a Firenze, di Coluccio Salutati (col quale si legò in fraterna amicizia) e di Giovanni Malpaghini, e studiò il greco (dapprima a Costantinopoli, [...] e il 1410, alcune vite di Plutarco e, su invito del card. Pietro Filargo, il futuro antipapa Alessandro V, completò (tra il 1406 e il una sua lettera a Crisolora (1406) in cui sono descritti i funerali di Innocenzo VII e l'elezione di Gregorio XII. ...
Leggi Tutto
Giornalista e scrittore (Torino 1883 - Roma 1948); fu per molti anni collaboratore e inviato della Gazzetta del popolo; come narratore si affermò con i romanzi Violetta di Parma (1920) e Pietro e Paolo [...] (1924), cui seguirono le novelle di L'addio dell'angelo (1931), le "impressioni" di Roma (1932) e il romanzo Di padre in figlio (1938) ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V (= u) X.
In età augustea fu di Francia l’epistolografia ebbe maestri famosi, primo tra tutti Pietro di Blois, e la storiografia fu rinnovata nei ...
Leggi Tutto
L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] è tanto razionalità di concetti, quanto arte di allettare con i suoni e i ritmi; la prosa gorgiana è assai affine alla poesia, per grande autorità , anche per la r., grammatici come Pietro Elia e Alessandro di Villedieu, mentre Vincenzo di Beauvais e ...
Leggi Tutto
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] sviluppo ed è già in fase di lenta discesa. I cardini di questo sostrato ideale, che costituisce il terreno malinconica saggezza di Carlo d'Angiò (X, 6), la splendida regalità di Pietro d'Aragona (X, 7); ma può anche far risaltare figure meno ...
Leggi Tutto
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
pietrita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome (per lo più al plur.) dei seguaci della corrente ereticale a orientamento triteista nata, nel corso delle controversie monofisite, dall’insegnamento di Pietro di Callinìco (donde il nome), patriarca...