ADEODATO II, papa (detto anche, semplicemente, Adeodato, se si consideri papa Adeodato I come Deusdedit)
Girolamo Arnaldi
Romano di nascita, figlio di un Gioviniano, di provenienza monastica, A. avrebbe [...] In Roma, A. curò il restauro della chiesa di S. Pietro in Campo di Merlo, sulla via Portuense. La somma destinata topografico della città di Roma,a cura di R. Valentini e G. Zucchetti, II, Roma 1942, in Fonti per la Storia d'Italia,LXXXVIII, p. 256; ...
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ADEODATO I, papa (detto anche Deusdedit)
Girolamo Arnaldi
Romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, al momento di diventare papa era già prete da quarant'anni. Successe a Bonifacio IV dopo [...] 3).
A. mori l'8 nov. 618 e fu sepolto in S. Pietro. La lunga vacanza seguita alla sua morte (tredici mesi e mezzo) indusse l LXXXIV e 1 (tav. A-1); E. Caspar, Geschichte des Papsttums, II, Tübingen 1933, pp. 517-518; O. Bertolini, Roma di fronte a ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] costantemente accanto a Urbano II; nel 1095 era con lui al concilio di Clermont. Il 13 agosto 1099 fu eletto papa nella basilica di S. Clemente (le condizioni politiche di Roma impedirono che l'elezione potesse aver luogo a S. Pietro o al Laterano ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] da Ludovico il Pio, nel 962 da Ottone I, nel 1020 da Enrico II. Ma solo le terre più vicine a Roma e al Lazio rimasero in effettivo età di Federico II, la serie di recuperationes che avrebbe dovuto fare del Patrimonio di S. Pietro uno Stato tale da ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] , tra cui quello di M. Lefebvre, che si oppose al Concilio Vaticano II. Lo scisma più grave di tutti, per le sue conseguenze, è stato fu eletto (1410) un nuovo pontefice, il cardinale Pietro Filargis arcivescovo di Milano, con il nome di Alessandro V ...
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L’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinati individui (missionari) dal fondatore di una religione o da chi ne ha avuto da lui delega o di lui ha la rappresentanza.
M. cattoliche
La [...] La dottrina ufficiale, notevolmente approfondita dal concilio Vaticano II, ha trovato espressione soprattutto nel decreto Ad Gentes centrale a Roma.
La Pontificia opera missionaria di s. Pietro Apostolo fu ideata nel 1889 da Stéphanie Cottin Bigard (m ...
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Camillo Borghese (Roma 1552 - ivi 1621). Fu eletto pontefice nel 1605. All'inizio del pontificato entrò in conflitto con Venezia, che aveva promulgato leggi restrittive in materia di proprietà ecclesiastica, [...] nel 1588 vicelegato a Bologna, inviato straordinario presso Filippo II nel 1593, ebbe la porpora nel 1596. Vicario di Maderno, la costruzione di S. Pietro a croce latina; furono costruite le due cappelle paoline in S. Pietro e in S. Maria Maggiore ( ...
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Gian Pietro Carafa (Sant'Angelo a Scala 1476 - Roma 1559). Inquisitore, divenne papa nel 1555. Intransigente fautore della Controriforma, ampliò i poteri dell'Inquisizione e nel 1559 pubblicò il primo [...] sua politica estera, violentemente antiasburgica, costituì l'insuccesso più clamoroso del suo breve pontificato: la guerra contro Filippo II, concordata con la Francia, si concluse con una minacciosa vittoria del duca d'Alba (1558) e col fallimento ...
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Giannangelo Braschi (Cesena 1717 - Valence 1799). Sotto il suo pontificato la Chiesa subì gravi colpi con la diffusione del giurisdizionalismo, lo scoppio della Rivoluzione francese e infine le campagne [...] recò (1782) a Vienna per indurre l'imperatore Giuseppe II a desistere dalla sua politica febroniana: accolto con grandi onori a Roma; nel 1822 gli fu innalzata, nella Confessione di S. Pietro, una statua (opera di A. Canova, completata da A. Tadolini ...
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Figlio (n. 975 circa - m. 1038) del principe Géza, fu battezzato ancora bambino, lasciando il suo nome Vajk per assumere quello di S., e divenne principe di Ungheria alla morte del padre (997). A lui si [...] cristiana d'Ungheria. Ricevuta la corona reale da Silvestro II (Natale 1000), insieme con la dignità di legato figlio Emerico il Santo (1031), nominò suo successore il nipote Pietro Orseolo, figlio del doge Ottone, capitano supremo dell'esercito ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...