Scultore e pittore, nato in Possagno il 1° novembre 1757, morto a Venezia il 13 ottobre 1822. Di famiglia benestante, ma impoverita da infelici speculazioni, perdette il padre a tre anni, e mentre la madre, [...] Bonaparte gli commette la statua equestre di Napoleone, più grande di quante se ne conoscono. I vasti studî dove egli S. Pietro) e al monumento equestre di Carlo III di Borbone, per ricordare solo le principali fra le sue opere ultime. Il 13 ...
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Violinista e compositore. Nato a Fusignano nel 1653, morto a Roma nel 1713, quinto figlio, postumo, di Arcangelo e di Santa Raffini. Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-1670) [...] L'opera 4ª, del 1694, dedicata al card. Pietro Ottoboni, fa seguito all'opera 2ª (Sonata da il C. sta tra due epoche: ciò che spiega ilgrande C. Burney, A general History of Music, Londra 1776-89, III, pp. 550-559; J. J. Rousseau, Lettre sur la ...
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ZODIACO (gr. ζῳδιακὸς κύκλος; lat. signifer orbis, zodiacus, ted. Tierkreis)
Pio Luigi EMANUELLI
Pietro Toesca
È, sulla sfera celeste, la zona delimitata dai due cerchi paralleli all'eclittica, che [...] intersezione dell'eclittica con l'equatore, non era immutabile. Ilgrande astronomo greco Ipparco, confrontando nel sec. II a. dell'astronomia antica, II, Bologna 1926, pp. 39, 224-229, 375; III, ivi 1927, p. 80; F. Boll, Sphaera, Lipsia 1903; id., ...
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Pittore, nato in Urbino nel 1535 da una famiglia recatasi là (1476 circa) con lo scultore Ambrogio da Milano (v.). Dopo aver studiato in patria sotto Battista Franco, che, sebbene veneziano, s'atteneva [...] la sua ammirazione per ilgrande maestro emiliano; ma con larga ed esauriente bibl.); F. Di Pietro, Disegni sconosciuti e disegni finora non identificati di Serra, La Santa Michelina del B., in Rass. marchig., III (1924-25), pp. 226-29; P. E. Vecchioni ...
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TRAÙ (gr. Τραγούριον; lat. Tragurium; ant. volgare ital. Tragura e Trahura; in serbocroato Trogir; A. T., 24-25-26 bis)
Alessandro DUDAN
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Giuseppe PRAGA
Città costiera della Dalmazia. È situata su [...] , riconosce successivamente la sovranità di Lodovico ilGrande d'Ungheria fino al 1382, di Ricorderemo degli umanisti e dei mecenati Pietro, Coriolano e Alvise Cippico, e alla Iugoslavia.
Bibl.: Corpus Inscript. Lat., III, p. 355 segg.; G. Lucio, ...
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TUSCANIA (Toscanella fino al 1911; A. T., 24-25-26)
Maria MODIGLIANI
Luisa BANTI
Ignazio Carlo GAVINI
Luisa BANTI
Giovanni COLASANTI
Cittadina del Lazio settentrionale, situata a 166 m. s. m., [...] sul fiume Marta. Non si hanno notizia di tombe arcaiche; dal sec. III-I a. C. le tombe furono scavate nelle pendici tufacee del colle Pietro, ma più equilibrato, più armonioso nella fusione delle sue parti, meglio inteso nel senso plastico. Ilgrande ...
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GIUBILEO
Vincenzo CAVALLA
Pietro PISANI
. Il giubileo o anno giubilare era per il popolo ebraico ogni cinquantesimo anno, santificato in particolar modo, quasi come l'anno sabbatico (ogni 7 anni), [...] 8-55). Infine secondo Giuseppe Flavio (Ant. Giud., III, 13, 3), nell'anno giubilare i debitori restavano il papa dichiara di voler ripristinare una grande remissione dei peccati da ottenersi visitando la città di Roma e le basiliche dei Ss. Pietro ...
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Figlio secondogenito di Tommaso II, conte di Savoia, e di Beatrice Fieschi, dopo la morte del padre (1259) visse coi fratelli, il maggiore Tommaso III ed il cadetto Ludovico, sotto la direzione degli zii [...] Pietro II e Filippo I, che tennero successivamente il governo della contea. Tommaso III morì nel 1282, e Amedeo poté assicurarsi la successione del conte Filippo; il fratello minore Ludovico fu consolato con la concessione in feudo della contea di ...
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Sono coloro che si ritirano nella solitudine per consacrarsi alla meditazione o alla preghiera, senza essere astretti ad alcuna regola religiosa particolare.
Senza pretendere di fare risalire la vita eremitica [...] dal sec. III. Il primo eremita fu S. Paolo di Tebe, che visse 90 anni nel deserto e il cui esempio trovò numerosi imitatori, il più celebre
Nei secoli XII e XIII era ancora grande in Occidente il numero degli eremiti indipendenti che portavano un ...
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RAFFAELLO da Montelupo
Luigia Mlaria Tosi
Raffaele Sinibaldi detto R. da M., scultore e architetto, figlio di Baccio, nato circa il 1505, morì a Orvieto nel 1566. Si formò seguendo Baccio da Montelupo [...] il Profeta e la Sibilla che scolpì per la tomba di Giulio II in S. Pietro nell'800), ricordiamo ilgrande rilievo dell'Adorazione dei Gaye, Carteggio inedito di artisti, Firenze 1840, III, p. 581; L. Fumi, Il duomo di Orvieto e i suoi restauri, Orvieto ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene a una classe considerata superiore...