L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] (92), doge dal 1722 al 1732. Dopo Alvise 3° Mocenigo il corno dogale non premierà più un altro patrizio, che G. Tabacco, Andrea Tron, p. 105.
254. Cf. gli studi di Pietro Rigobon e di Federico Seneca cit. da F. Venturi, Settecento riformatore, V/2, ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] quindici per cento annuo da determinarsi da parte di Andrea Mocenigo, che deve precisare il saggio di interesse sulla base di la data del 18 giugno 1226 e che il doge Pietro Ziani promulga cum nostris iudicibus et sapientibus et collaudatione populi ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] mercurio, zolfo) e prodotti non meno pregiati, come libri e pietre preziose (cf. l'ediz. a cura di Karl Otto Müller,
75. E. Concina, L'Arsenale, p. 13.
76. Arringhe del doge Tommaso Mocenigo, doc. 81, p. 95.
77. F.C. Lane, Navires et constructeurs e ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] ammonito da una "ducale" del doge Tommaso Mocenigo, che lo invitò a non introdurre novità ed cf. R. Palmer, The Studio, p. 92). Giulio Mainardi, figlio di Pietro (che fu celebre medico del collegio veneziano e docente a Padova dal 1520) Si ...
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L'impresa marittima: uomini e mezzi
Ugo Tucci
Un'epoca di trasformazioni
In quest'età del comune, che coincide per molta parte con l'età delle Crociate, sarebbe difficile negare la loro influenza nella [...] " e agli altrettanti calafati dell'arringa del doge Mocenigo, ma è significativo che Martin da Canal scriva sua nave con la quale fa il viaggio di Alessandria, finanziato da Pietro Ziani e da altri, e nel 1177 stipula tre prestiti, ciascuno garantito ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] redutto che erano XIIII, et vi era uno de ca' Mocenigo lo qual poi scampò"; inoltre, lo stesso Zonca aveva letto l 285; S. Seidel Menchi, Le traduzioni italiane di Lutero.
6. Pietro Tacchi-Venturi, Storia della Compagnia di Gesù in Italia, I, Roma ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] carriera politica. Stando alle biografie dogali da Tommaso Mocenigo ad Andrea Gritti, la giovinezza del doge e a Firenze, tra gli otto e i dieci anni, s'applica Pietro Bembo per poi tornare a Venezia ed essere quivi affidato all'umanista Urticio. ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] Daniele e di Cristina di Tommaso Mocenigo, nacque a Venezia il 30 marzo 1529. Al contrario dei fratelli Daniele (morto nel 1572 correttoria d'archivio, dui cavalierati di s. Paolo, dui di s. Pietro, un di s. Giorgio, uno del giglio, un scudierato, dui ...
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CONTARINI, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 7 ott. 1554, primogenito di Bertucci (1573-1576) di Francesco e di Lucia di Marco Dolfin in una famiglia, appartenente al ramo della cosiddetta [...] di complimento a Paolo V per l'assunzione al soglio. Formata, oltre che dal C., da Francesco Molin, Pietro Duodo e Giovanni Mocenigo e resa spettacolare dalla nutrita scorta di quattordici nobili veneziani e da "buon numero" di nobili di Terraferma ...
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FOSCARINI, Girolamo
Roberto Zago
Nacque probabilmente a Venezia il 2 luglio 1597, terzogenito di Alvise di Nicolò, del ramo di S. Stae, e di Lucrezia Gradenigo.
Il ramo della famiglia cui il F. apparteneva [...] con altri due Foscarini suoi omonimi, i figli di Pietro e di Giovanni. Finalmente il 17 febbr. 1641 entrò , Bibliografia veneziana…, Venezia 1885, p. 401; M. Nani Mocenigo, Storia della marina veneziana da Lepanto alla caduta della Repubblica, ...
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mocenigo
s. m. (pl. -ghi). – Lira veneziana d’argento coniata per la prima volta sotto il doge Pietro Mocenigo (1474-1476). M. mantovano, m. modenese, monete d’argento del sec. 16°, coniate rispettivam. a Mantova e a Modena, così dette perché...
berlinga
s. f. [etimo incerto]. – Nome della lira milanese dei sec. 16°-17°; portava nel rovescio la figura di s. Ambrogio a cavallo e valeva 16 soldi, poi (dal 1552) 20 soldi: son venticinque b. nuove, di quelle col sant’Ambrogio a cavallo...