Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Da ciò emerge quanto possa essere vasta la questione della lingua, intesa
Le Prose della volgar lingua di ➔ Pietro Bembo, pubblicate nel 1525, sono il serie di interventi dello scrittore ➔ Pier Paolo Pasolini che presero l’avvio con una conferenza ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] capitolare a Liegi, prevostura di S. Pietro e S. Giovanni pure a Liegi, solo con il patrimonio di una esperienza vasta e multiforme, ma anche con la fama del 1535, parecchi mesi dopo che il nuovo papa, Paolo III, l'aveva invitato a Roma (23 nov. ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] ), ma si tratta di fenomeno noto anche a Paolo da Certaldo, che usa istrà «starà», strai, un’assai più vasta tastiera espressiva e Serianni, Luca (1993), La prosa, in Id. e Trifone, Pietro (a cura di), Storia della lingua italiana, Torino, Einaudi, ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] seguite dalle Prose della volgar lingua, di ➔ Pietro Bembo, stampate nel 1525. Le Prose di Il materiale riunito da Rohlfs è di eccezionale vastità, e il confronto con il testo di , Torino, UTET.
Silvestri, Paolo (2001), Le grammatiche italiane per ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] arabismi, a loro volta, rientrano nella più vasta categoria dei cosiddetti islamismi (Mancini 1992b: 192- Romania), pp. 1639-1648.
Manni, Paola (2001), La matematica in volgare nel » 10, pp. 1-62.
Trifone, Pietro (1991), D’Annunzio e il linguaggio dei ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] regole e scelte lessicali siano confermate su scala più vasta di quella regionale. Castiglione non accetta gli arcaismi Pietro (1992), Roma e il Lazio, Torino, UTET.
Trovato, Paolo (1994), Il primo Cinquecento, in Bruni 1992-.
Trovato, Paolo ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] di escludere la presenza in questa vasta area italiana di fenomeni scriptologici analoghi a anno delle Prose di ➔ Pietro Bembo: a tale scopo Studi in ricordo di Gorizio Viti, a cura di Paolo Viti, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2 voll ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] (o di un’area dialettale più vasta) che nel passaggio all’italiano hanno pp. 67-83.
D’Achille, Paolo (2009), Interscambi tra italiano e romanesco , Roma, Carocci.
Serianni, Luca & Trifone, Pietro (a cura di) (1993-1994), Storia della lingua ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] è tanto più accentuata quanto più è vasta l’estensione spaziale della lingua (si pensi Torino, UTET, pp. 26-42.
D’Achille, Paolo & Viviani, Andrea (2009), La colazione al bar ’italiano, Roma, Carocci.
Maturi, Pietro (2006), I suoni delle lingue, ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] la costruzione ha una più vasta latitudine di uso. Nell’italiano di cotanto fatto non essere da abbandonare (Paolo Orosio, Delle Storie VI, 7, 368). Bandello, Novelle, 94)
(17) Ella sapendo don Pietro esser preso, avendo spazio di poter fuggire, non ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...