Città della Svizzera, a 232 m., sulla sinistra del Ticino. Vi convergono pei passi del Lucomagno, del S. Gottardo e del S. Bernardino le Valli Blenio, Leventina e Mesolcina con le relative strade ordinarie [...] su tutta la linea della difesa. La Collegiata di S. Pietro, consacrata nel 1400, fu rifatta nel 1518 su disegno di Orello, suoi alleati, assediano e prendono la città e il castello: ma nel 1249 Bellinzona ritorna a Como. Eredi della politica del ...
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Comune già appartenente alla provincia di Caserta ed ora a quella di Frosinone. La città antica, grandemente danneggiata al tempo dei Longobardi, fu sin d'allora abbandonata per le condizioni poco salubri [...] Elvina, dedicato poi a San Pietro e perciò detto Basilica di S. Pietro Vetere. Del tempo medievale rimangono: Pistelli, Descrizione stor.-filologica delle antiche e moderne città e castelli, esistenti accosto ai fiumi Liri e Fibreno, Napoli 1824; ...
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PERUZZI
Armando Sapori
. Antica famiglia di Firenze, notevole per la parte che prese alla vita politica della città per tutto il tempo del reggimento comunale, e per l'importanza che ebbe nella vita [...] gonfalonieri di giustizia; con ufficiali preposti al govemo di castelli e di città soggette, e alla direzione delle arti 1783, fra un Bindo Simone P. e Anna Maria Luigia di Averardo di Pietro Paolo de' Medici, il ramo che ne discese unì i due cognomi ...
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RECANATI (A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Bruno MOLAJOLI
Giuseppe CASTELLANI
Città delle Marche, in provincia di Macerata a 18 km. a NE. del capoluogo e 10 km. in linea retta dall'Adriatico. Sotto [...] Maria di Castelnuovo, del sec. XIII, con un rilievo in pietra di Nicola d'Ancona, datato 1253. Altre chiese, più o nella donazione di Pipino alla Chiesa. Con l'aggregazione dei castelli vicini si formò il nucleo della futura città reggentesi a comune ...
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. Famiglia patrizia di Roma, con molte diramazioni. I C., che amavano riannodare la loro origine alla latina famiglia Cincia, pare accertato che avessero origine comune coi Crescenzî; e che nel sec. XI [...] Patrimonio. Sappiamo inoltre di Pietro C. che fu capo della congiura contro Bonifacio IX. Nel 1405, Pietro Tartaro C., uno prigionia. La figlia, divenuta amante di Olimpio Calvetti, castellano dei Colonna, bello e intraprendente e temuto, decide, ...
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SAN MINIATO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Gino SCARAMELLA
MINIATO Città della Toscana nella provincia di Pisa da cui dista 37 km. verso levante. La città si dispiega [...] di Lucca; ben presto fu fortificato e vi fu eretto un castello. Un cronista locale, Lorenzo Bonincontri, narra che Ottone I vi celebre rocca, dove fu condotto prigioniero e accecato Pietro della Vigna, e attribuì ai Sanminiatesi il territorio ...
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Domenicano, scrittore di opere storiche e geografiche, nacque a Bologna nel 1479 (l'11 dicembre, secondo alcuni biografi), e dopo essere stato affidato, per i primi studî letterarî, a Giovanni Garzoni, [...] di essa, l'origine et la signoria delle città et de' Castelli, ecc. Bologna 1550, in-folio.
4. Chronichetta della gloriosa Madonna per noi (come l'opera storico-geografica di Pietro Razzano), conosce bene tutta la letteratura corografica del tempo ...
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Città della provincia di Cuneo, situata a 290 m. s. m. all'estremità di uno sprone che scende con pendii ripidi verso le vallate del Tanaro e della Stura, confluenti sotto l'abitato. Il comune ha una popolazione [...] a nord è detto del Belvedere, finito nel 1688 su disegni di G. Boetto da Fossano, dedicato alla Madonna del Rosario. Il castello visconteo, iniziato nel 1348 da Luchino Visconti, è ben conservato nel lato verso la città. La parrocchiale (1205) ha un ...
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FOIX (A. T., 35-36)
Wanda RABAUD
Georges BOURGIN
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Ariège. È situata in pittoresca posizione, a 406 m. s. m., alla confluenza dell'Arget nell'Ariège. [...] dominata dalla rocca (58 m.) sulla quale s'innalzano le tre torri del suo castello (sec. XII, XIV e XV). La chiesa di S. Volusiano (sec. e muore nella prima crociata (1098 c.). Gli successero Pietro Ruggero II, Rugcero III e Ruggero Bernardo; poi, con ...
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ṬEHERĀN (A. T. 92)
Giuseppe CARACI
Friedrich KRIEGSBAUM
F. G.
N La capitale della Persia, di cui è anche oggi la città più popolosa. È situata a 1155 m. sul mare (35° 41′ N., 51° 25′ E.), in una larga [...] Abbās I vi eresse il palazzo Čahārbāgh, poi sostituito dal castello. Divenuta nel 1785 capitale dell'Īrān, la città si sviluppò fecero la sede del governatore della provincia; così la vide Pietro Della Valle. L'elevazione di Ṭeherān a capitale non ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...