IVANOV, Vjačeslav Ivanovič
Ettore Lo Gatto
Poeta e filosofo russo, nato a Mosca nel 1866. Dopo avere studiato alle università di Mosca e di Berlino filologia e filosofia, visitò quasi tutta l'Europa [...] formale che essa presenta contribuì la profonda classicità della cultura del poeta (I. pubblicò, fra altro, traduzioni di Pindaro, Eschilo, Bacchilide, ecc.).
La prima raccolta di versi dell'Ivanov Kormčie zvezdy (Gli astri piloti) fu pubblicata nel ...
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BENIGNO, Cornelio
Marcello Gigante
Nato a Viterbo, visse a Roma, dove, nel primo quarto del sec. XVI, esplicò la sua dotta attività di correttore e consulente editoriale durante il pontificato di Giulio [...] tre secoli, l'edizione romana, con le sue qualità e i suoi difetti, sarà la vulgata del testo e degli scolii di Pindaro".
Il nome del B. ricompare nell'edizione calliergiana degli Idilli di Teocrito, con una silloge di scolii editi per la prima volta ...
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Mitologia
Essere di statura e forza straordinaria cui sono attribuite imprese eroiche, costruzioni di città ecc. Il nome dei G. della mitologia greca fu esteso a tutte le figure extraumane che in numerose [...] Pergamo) secondo un tipo che si ritrova anche nella pittura etrusca. La gigantomachia è localizzata in Flegra, che già in Pindaro figura come nome antico della penisola macedonica di Pallene, ma i poeti posteriori la portano in Tessaglia, in Tracia o ...
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GANIMEDE (Γανυμήδης, Ganymēdes)
Angelo Taccone
Secondo la leggenda più nota egli è figlio del Dardanide Troe e di Calliroe, figlia dello Scamandro; altre versioni lo dicono nato di Laomedonte o d'Ilo [...] dell'amasio di Zeus, è quella che ha preso più sviluppo nella poesia classica. Vi accennano più o meno largamente ad es. Pindaro nell'Olimpica I, Sofocle nelle Colchidi (fr. 320 N.2), Euripide in luoghi dell'Oreste, dell'Ifigenia in Aulide, molti ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] sono i Celti a essere indicati più a occidente rispetto ai Cineti (Hdt., IV, 49, 3). All’inizio del V secolo Pindaro dice che il Danubio nasce nella terra degli Iperborei (Ol., III, 148, 46), nome col quale sono indicate genericamente le popolazioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sport e giochi in Grecia
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli eventi sportivi e le gare atletiche ricoprono un ruolo [...] atleta di valore ci sono, dunque, molte possibilità, date anche dal numero stesso dei giochi che da circa 40 all’epoca di Pindaro, passano a più di 300 in epoca ellenistico-romana. L’atleta Teogene di Taso, secondo le fonti antiche, vince 1300 gare ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] al valore guerriero come Areia (᾿Αρεία), venerata perciò a lato di Ares, che, nella tradizione tebana, in Esiodo e poi in Pindaro, è suo sposo, e dall'unione con il quale nascono Phobos, Deimos e Harmonia; in Omero Ares le è fratello e nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Generi tecnici e marginali
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lungi dall’essere aridi manuali, molti trattati tecnici [...] composizione delle parole. Arriva anche a distinguere tre “armonie” fondamentali, ciascuna esemplificata da autori del passato: la severa (Pindaro, Eschilo e Tucidide), la fiorita (Saffo ed Euripide) e la mista (Omero, Sofocle ed Erodoto). Il ricorso ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] dei naviganti (Diod. Sic., iv, 43, 2) sono completamente confusi con i Cabiri; ma proteggono anche l'ospitalità (già in Pindaro, Nem. x, 38; 66-73), la musica, la danza, la poesia (Theocr., Idyll., xxii, 24). Tra le rappresentazioni più notevoli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e musici nel mondo greco: rischi e vantaggi della professione musicale
Massimo Raffa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mondo [...] una syrinx. La storicità dell’episodio è dubbia; è certo però che Mida può permettersi di commissionare un epinicio a Pindaro (Pitica XII).
Nella seconda metà del V secolo a.C. avviene una rivoluzione del gusto musicale spesso indicata come “nuova ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...