IONE ('ΙΩν, Ion) di Chio
Manara Valgimigli
Figlio di Ortomene, poeta, storico e filosofo, uno degli scrittori più singolari del sec. V a. C. per la sua varia e molteplice attività. Della sua vita sappiamo: [...] a Ione poeta, si legge nel Περὶ ὕψους, 33: "lindo, elegante, corretto, come Bacchilide; senza gl'impeti, talora scomposti di Pindaro e di Sofocle", dunque un'arte abile, che non sbaglia; in sostanza un'arte minore. Singolarissima di Ione fu un'opera ...
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Alcune fonti antiche distinguono due specie di carmi funebri, il treno e l'epicedio, dando all'epicedio il senso di carme eseguito in presenza del cadavere, mentre il treno non avrebbe avuto limitazione [...] esclusivamente dal flauto: il tono usato fu quasi sempre il lidio (con varianti del missolidio e dell'iperlidio). Forse Pindaro si servì pure del tono dorico, frequente nei lamenti della tragedia. Nell'età alessandrina e nella romana l'epicedio ...
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IMPERIALI (Imperiale), Vincenzo Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Latiano, presso Brindisi, il 26 marzo 1738 da Giovanni Luca (Genova 1683 - Latiano 1749), secondo marchese e quarto signore [...] delle letterature volgare e latina ma ancor più su Omero e, soprattutto, sui lirici greci, con particolare interesse per Pindaro, Anacreonte e Teocrito. Verso il 1762 manifestò l'intenzione di seguire la carriera delle armi e, come cadetto, seguendo ...
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MICHELOZZI, Bernardo
Paolo Pellegrini
– Figlio dello scultore e architetto Michelozzo di Bartolomeo e di Francesca Galigari, nacque prima del 13 ag. 1455, data in cui il suo nome venne annotato nel [...] di Eustathio sopra Homero» (forse l’attuale Plut., LIX, 43 della Biblioteca Medicea Laurenziana), quindi «Euripide e parte di Pindaro e parte di Homero [ …] Apuleio in lettera longobarda e Silio Italico»; nel 1484 «Cleomede et Euclide in papiro de ...
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. Nobile famiglia senese e romana. Si asserì che discendesse da un ramo dei conti dell'Ardenghesca, signori di Macereto nel contado senese. I documenti ce la presentano nel sec. XIII in Siena, dove la [...] non mai veduto; ma insieme fu amico di letterati, del Bembo, del Giovio, dell'Aretino; aprì una tipografia, donde uscì il Pindaro, primo libro greco stampato in Roma (1515); commise al Peruzzi, o forse a Raffaello, il disegno, a Raffaello stesso e al ...
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. Accademia romana. Morta Cristina ex-regina di Svezia (1689), che soleva accogliere nel suo palazzo a Roma letterati, poeti, scienziati, alcuni di essi decisero di continuare a radunarsi, e fondarono [...] , la petrarchesca, l'anacreontica. Davanti a loro si presentavano infatti tre vie: quella di Pindaro (o del Chiabrera) pei soggetti eroici, di Anacreonte (o del Chiabrera) pei soggetti tenui, del Petrarca e del Di Costanzo pei soggetti amorosi ...
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MELEAGRO (Μελέαγρος, Meleāger o Meleāgros)
Angelo Taccone
La più antica fonte letteraria della leggenda di M. è costituita dalla narrazione di Fenice nel IX dell'Iliade (52 segg.). Quivi il vecchio Fenice, [...] che riguarda la lirica erano, sino a una quarantina d'anni fa, fonti precipue frammenti di Stesicoro, di Simonide e di Pindaro: ora, dopo la scoperta di Bacchilide, si ha il magnifico mito dell'ode bacchilidea quinta, dove ricorre per la prima volta ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] , l’enigma ha delineato l’esistenza di una funzione non comunicativa, esoterica e potenzialmente mortifera nel linguaggio. In Pindaro («l’enigma che risuona dalle mascelle feroci della vergine», frammento 177 d), e con riferimento diretto al mito ...
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DESMARAIS, Jean-Baptiste-Frédéric
Olivier Michel
Nacque verso il 1756 a Parigi, dove studiò pittura con G-F. Doyen, come si ricava dal suo brevet di pensionnaire redatto il 23 febbr. 1786 (Correspondance..., [...] annuali dei pensionnaires (1787, p. 271; 1788, p. 223). A quella del 1787 Goethe (Italienische Reise, 28 agosto) ammirò un Pindaro morente nelle braccia di Teossena del D., che nell'anno successivo espose un Paride col pomo in mano e due schizzi (La ...
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LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] 'arte greca, dell'opera di J.-B.-P. Chaussard, Parigi 1801), spiccano le traduzioni, in stile accuratamente classicheggiante, da Pindaro (cui si dedicò sin dal 1772, con il proposito di tradurne l'intera opera, realizzando invece la versione delle ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...