PETROSELLINI, Giuseppe Antonio Andrea.
Lorenzo Mattei
– Letterato, librettista, nacque a Corneto, l’odierna Tarquinia, il 30 novembre 1727 da Francesco, terzogenito di Cesare e Caterina Gabrielli, e [...] nell’Accademia Quirina (1761) e in quelle degli Infecondi (1764) e degli Aborigeni (1779), qui col nome di Pindaro Tebano. Si accreditò presso l’aristocrazia romana servendo Benedetto II Giustiniani, principe di Bassano, in veste di segretario e ...
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MARUCELLI, Francesco
Massimiliano Albanese
– Nacque a Firenze il 1° marzo 1625, da Alessandro di Francesco e da Elisabetta di Orazio Monterappoli.
La famiglia Marucelli, originaria di Vitereto nel Mugello, [...] Biblioteca Marucelliana, in Studi secenteschi, XL (1999), pp. 217-323; Pindarus - Ariston udor. F. M. si misura con Pindaro: traduzione inedita in esametri latini della prima Olimpica, a cura di M. Feo, Pontedera 2001; I. Bigazzi, Palazzo Marucelli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’interno del programma di rinnovamento letterario della Pléiade, fondato sull’incontro [...] la lirica lo porta naturalmente verso gli elegiaci latini (Virgilio, Ovidio, Orazio) e verso l’arte raffinata e difficile di Pindaro, degli Alessandrini e di Callimaco, che tanta parte avranno nella sua opera. L’esordio poetico, avvenuto nel 1550 con ...
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George, Stefan
W. Theodor Elwert
Poeta tedesco (Büdesheim, presso Bingen sul Reno, 1868 - Locarno 1933); uno dei maggiori simbolisti europei. Imparò l'italiano al liceo per leggere, seguendo la tradizione [...] , la cui lingua fosse lontana da quella della plebe ignara e profana. In Tage und Taten (1903) metteva sullo stesso piano Pindaro, Goethe e D. per " la sonora oscurità " del loro linguaggio poetico (L. Bianchi). Con questo modo di concepire la poesia ...
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Sainte-Beuve, Charles-Augustin de
Remo Ceserani
Critico letterario francese (Boulogne-sur-Mer 1804 - Parigi 1869). Le molte allusioni a D. contenute nella vasta opera del S. testimoniano la sua consapevolezza [...] su Racine, per esempio, che è del 1829 (Portraits littéraires, in Oeuvres, I 721), D. viene collocato accanto a Omero, Pindaro, Eschilo e Shakespeare. In quello su Lamartine, che è del 1830 (Portraits contemporains, ibid. I 333), egli è collocato ...
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IPPICA (dal gr. ἵππος "cavallo")
Angelo TACCONE
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
Carlo DE MARGHERITA
Luigi AJROLDI di ROBBIATE
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Propriamente il vocabolo dovrebbe comprendere tutto ciò che si riferisce [...] , l'auriga del re Arcesilao IV di Cirene, giunse illeso al termine della corsa. Questa vittoria fu celebrata da Pindaro nelle sue Pitiche quarta e quinta. Gli aurighi erano spesso persone di bassa estrazione, ma talora invece di altissima condizione ...
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Divinità degli antichi Greci: dea del fuoco, così come Efesto e Prometeo, ma simboleggiante, anche essa, un determinato aspetto di questo elemento, prezioso per gli uomini. Come infatti Efesto rappresenta [...] (v. 454) e negl'Inni Omerici, dove è detta figlia maggiore di Crono e di Rea, e quindi sorella di Zeus e di Era (Pindaro, Nem., XI). Come puro è il fuoco, così Estia era concepita illibata e casta; e il mito narrava che, dopo la vittoria degli dei ...
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LATONA
Margherita Guarducci
Dea celebre nella religione classica soprattutto come madre dei gemelli Apollo e Artemide. Il nome Λητώ (dor. Λατώ, etr. Letun, lat. Latona) viene oggi comunemente riferito [...] . Ma i sacerdoti di Delo identificarono Ortigia con la loro isola: identificazione che compare per la prima volta in Pindaro, e fu origine di altre leggende basate sopra il significato etimologico della parola (da ὄρτυξ = "quaglia"). Tale il mito ...
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Moglie di Ettore, una delle figure, se non principali, più amabili dell'Iliade. Figlia di Eezione ('Ηετίων) re di Tebe ipoplacia in Cilicia, dopo la morte del padre e di sette fratelli uccisi da Achille, [...] figura già in tempi mitici. A. è anche qui rappresentata come sposa e madre esemplare.
Anche secondo Euripide, ma già secondo Pindaro (Nem., VII, 38), il figliolo di Neottolemo e di A. diviene il progenitore della casa reale dei Molossi; vale a dire ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] nella antichità si facevano circa il numero dei figli di Niobe (dodici nell'Iliade, venti in Esiodo, Mimnermo e Pindaro, diciotto in Saffo, dieci in Alcmane, quattordici nei tragici, dodici in Euforione; cfr. Gell., cit.), sulla identificazione del ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...