TESTI, Fulvio
Luigi Fassò
Poeta, nato a Ferrara il 23 agosto 1593, da Giulio e da Margherita Calmoni; morto a Modena il 28 agosto 1646. Dal padre, arricchitosi al servizio degli Estensi, fu avviato [...] di Giovanni Ciampoli e di Virginio Cesarini, abbandonò il barocchismo di moda, e si volse ai modelli classici, più particolarmente a Pindaro e a Orazio, cantando temi civili e morali, ai quali lo traeva la sua stessa esperienza di cittadino e di ...
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(X, p. 718)
La C. è uno stato che esisteva nell'epoca antica sul territorio dell'attuale Georgia occidentale (una delle repubbliche dell'Unione Sovietica). I Colchi per origine sono una tribù della Georgia [...] leggenda, nota già a Omero (Odissea XII), furono molto popolari nella letteratura greco-romana (Esiodo, Eschilo, Euripide, Pindaro, Apollonio Rodio, Diodoro Siculo, Ovidio, Seneca, Virgilio e altri) e nell'arte figurativa (pittura su vasi, rilievi ...
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La valle di Dodona si stende per circa 12 km. tra la Molossia e la Tesprozia nel centro dell'Epiro, a una ventina di km. da Giannina, ed è percorsa da un affluente del fiume Thyamis. Le rovine sono situate [...] dividere la venerazione con Delfi, e passare al secondo posto, ma Esiodo ne parla con la più alta ammirazione, e Pindaro le dedica un poema. L'oracolo fu consultato da Creso e forse da Temistocle. In genere gli Ateniesi, quasi a controbilanciare ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] il suo percorso scardina questo fondamento volontaristico: la g. diventa un principio razionale (λόγος). Νόμος βασιλεύς, lo chiamerà Pindaro, la norma sovrana che governa uomini e dei. L’indagine filosofica si volge a cercare l’essenza del λόγος ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per “petrarchismo” si intende quella espressione letteraria che si propone di rielaborare [...] l’abile guida dell’umanista Jean Dorat (maestro anche del Du Bellay e del Baïf), il poeta compone odi a imitazione di Pindaro e di Orazio che, pur nel tratto geniale, conservano la fatica di un pathos dotto e travagliato. Nella sua lunga carriera di ...
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Vedi OLIMPIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1973 - 1996
OLIMPIA (v. vol. V, p. 635 e s 1970, p. 562)
U. Sinn
Dal 1970 al 1985 sono proseguiti lo studio e la revisione sistematica dei ritrovamenti e dei monumenti, [...] offerte del X-VIII sec. a.C. non possono essere in relazione con le gare. Aumentano così di verosimiglianza le testimonianze di Pindaro (OL, VI) e di Strabone (VIII, 3, 30), secondo i quali il santuario nella sua prima fase era celebre non per le ...
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PERSEO (Περσεύς, Perseus)
K. Schauenburg
Eroe, figlio di Zeus e di Danae, la figlia di Acrisio. A questi un oracolo aveva predetto che sarebbe morto per mano del figlio di Danae. Perciò, quando Danae [...] la forma mitologica che definisce mortale la vista della Gorgone (v.), per quanto le testimonianze letterarie inizino appena con Pindaro. Anche artisti più tardi permettono molto raramente all'eroe di guardare il Gorgoneion o la stessa Medusa.
Un ...
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GORGONE e Gorgoni (Γοργώ, Gorgon)
Bruno Lavagnini
La forma più antica del nome è Γοργώ, al plurale con tema ampliato Γοργόνες, da cui poi si derivarono anche le forme del singolare e un nominativo Γοργών [...] II, 21, 5). Da una variante poetica del mito la testa di Medusa, con Perseo, è posta fra le costellazioni. Pindaro ed Eschilo sono i primi a riferire il particolare mitico secondo cui lo sguardo della Gorgone tramutava in pietra. Questa forza magica ...
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WILAMOWITZ MÖLLENDORFF, Ulrich von
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Markowitz in Posnania il 22 dicembre 1848, morto a Charlottenburg (Berlino) il 25 aprile 1931.
Studiò a Bonn e a Berlino, dove si [...] . E questo amore spiega come i suoi libri maggiori s'intitolino ad Aristotele, a Saffo e Simonide, a Platone, a Pindaro, e anche a uomini di secondo o quarto ordine, Antigono di Caristo e Isillo di Epidauro. Intelligenza della personalità, conoscenza ...
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OPITZ, Martin
Leonello Vincenti
Scrittore, nato a Bunzlau, in Slesia il 23 dicembre 1597, morto a Danzica il 20 agosto 1639. Già nel 1617 col breve scritto Aristarchus, sive de contemptu linguae Teutonicae [...] o religiosi sono versioni o parafrasi o derivazioni da modelli preesistenti. Che tuttavia i contemporanei lo ritenessero "il Pindaro, l'Omero, il Marone dei loro tempi", mostra, oltre al concetto retorico di poesia allora dominante, l'ascendente ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...