TYCHE
J. Gy. Szilàgyi
La Sorte, tutto il bene e il male che accade a qualcuno o avviene senza la sua attiva partecipazione, per questo anche "destino", "caso", (all'opposto perciò di ϕύσις, ἀρετή, τέχνη). [...] , Eros e sotto forma della Agathè-Tyche con quello di Agathòs-Daimon (v.). Compare come Pherèpolis già in Pindaro (Fragm., 39 Sn.) e come rappresentante ovvero protettrice di singole città acquista grande importanza nel mondo greco ed ellenistico ...
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Mitologia
Essere di statura e forza straordinaria cui sono attribuite imprese eroiche, costruzioni di città ecc. Il nome dei G. della mitologia greca fu esteso a tutte le figure extraumane che in numerose [...] Pergamo) secondo un tipo che si ritrova anche nella pittura etrusca. La gigantomachia è localizzata in Flegra, che già in Pindaro figura come nome antico della penisola macedonica di Pallene, ma i poeti posteriori la portano in Tessaglia, in Tracia o ...
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DESMARAIS, Jean-Baptiste-Frédéric
Olivier Michel
Nacque verso il 1756 a Parigi, dove studiò pittura con G-F. Doyen, come si ricava dal suo brevet di pensionnaire redatto il 23 febbr. 1786 (Correspondance..., [...] annuali dei pensionnaires (1787, p. 271; 1788, p. 223). A quella del 1787 Goethe (Italienische Reise, 28 agosto) ammirò un Pindaro morente nelle braccia di Teossena del D., che nell'anno successivo espose un Paride col pomo in mano e due schizzi (La ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] nei poemi omerici, diventa, come più tardi in Eschilo e Pindaro, base di tutto il sistema olimpico: che ciò sia frutto di ad Atene. Massimo poeta della lirica dorica (o corale) fu Pindaro, esaltato dagli antichi per l’incisività della gnome e per l ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] nella antichità si facevano circa il numero dei figli di Niobe (dodici nell'Iliade, venti in Esiodo, Mimnermo e Pindaro, diciotto in Saffo, dieci in Alcmane, quattordici nei tragici, dodici in Euforione; cfr. Gell., cit.), sulla identificazione del ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] di Atena al Sunio e nel tempio di Apollo ad Eretria della metà del sec. VI a. C. Basandosi su alcuni versi di Pindaro (Olymp., xiii, 20 ss.) il Reinach ha ritenuto che in alto sui templi greci fossero impostate, sul culmine, delle aquile, donde il ...
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Vedi CAMARINA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMARINA (Καμάρινα, Camarīna)
¿ B. Pace
A. di Vita
G. Sgatti
Colonia siceliota fondata da Siracusa nel 600-599 a. C., alla foce dell'Hypparis. Con la sua [...] dritto la testa efebica del fiume Hypparis e nel rovescio la figura della ninfa eponima della palude (figlia dell'Oceano, Pindaro, Olimp., v, 4) veleggiante su di un cigno, una fra le più felici composizioni monetali.
Bibl.: J. Schubring, Kamarina ...
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TEKTAIOS (Τεκταῖος)
P. Moreno
Scultore greco vissuto in età arcaica.
Il luogo d'origine dello scultore è ignoto: secondo Pausania però T. era scolaro di Dipoinos e Skyllis cretesi, e maestro a sua volta [...] (v. apollo), è provata dall'eco che ancora ne resta in Macrobio (Saturn., i, 17, 13) ed in uno scoliasta di Pindaro (Ol., xiv, 16), dove peraltro c'è qualche incertezza nella collocazione dell'arco e delle Canti rispettivamente nella destra e nella ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] figura di Zeus, come fu rappresentato dall'epica in poi, negl'inni che intonarono a lui i lirici (Terpandro, Alcmane, Simonide, Pindaro), per i quali Z. è principio di ogni canto, e nelle invocazioni dei tragici, dai quali (e specie da Eschilo) egli ...
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TIFONE ( o tifeo) (Τυϕωεύς, Τυϕώς, Τυϕάων, Τυϕών; Typhoeus, Typhon)
G. Uggeri
Démone primordiale della tempesta, personificazione delle forze naturali della terra e soprattutto del vulcanismo e dei [...] ϑ᾿ὑβριστήν τ᾿ἄνεμον; Hesiod., Th., 307), poi arricchita di elementi orientali. Un'origine in Asia Minore è indicata da Pindaro ed Eschilo; più precisamente εἰν ᾿Αρίμοις, da Omero ed Esiodo; quest'indicazione non è chiara: alluderà alla Siria (Aramei ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...