Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] e ideologiche. Un percorso iniziato con il Metastasio (1915) dove confluiva la sua tesi di laurea discussa a Pisa l’anno prima con Francesco Flamini. Le sue memorabili letture critiche suscitarono grandi e innovativi dibattiti, indirizzando in vario ...
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BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] il liceo a Livorno nel novembre 1905, per desiderio del padre il B. s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza a Pisa, passando nel marzo 1907 alla università di Roma, dove nel gennaio la famiglia si era trasferita, perché Averardo intendeva dare ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] stesso 1882 la cattedra di storia antica all'Università di Palermo. Con il medesimo insegnamento, nel 1884, si trasferì a Pisa, quindi, nel 1887, nuovamente a Roma dove insegnò storia moderna alla "Sapienza" (vedi le Lezioni universitarie su Cola di ...
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BARTOLI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Matteo e da Cassandra Carnesecchi (Vitelli, secondo Mancini) il 20 dic. 1503.
Suo padre, che nel 1513 era stato podestà di Pistoia, [...] , p. 129; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 432 S.; M. Barbi, Della fortuna di Dante nel sec. XVI,Pisa 1890, DIp. 27-28, 114, 122, 181, 195, 218-220, 223-224, 227, 228; R. Renier, recens. a S. Ferrara, Le letture di ...
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GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] prima raccolta di Poesie. Sempre nel 1853, mentre il Carducci vinceva il concorso per entrare alla Scuola normale superiore di Pisa, il G. si recò a Faenza, dove trovò impiego come istitutore privato presso il conte P. Laderchi, su raccomandazione di ...
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MALASPINA, Marcello
Riccardo Barotti
Nacque probabilmente a Firenze (non essendo il suo atto di battesimo registrato a Terrarossa) il 10 dic. 1689 da Manfredi di Filattiera, marchese di Terrarossa, [...] prospere.
Forse grazie a una prebenda di cui godeva in quanto chierico, il M. riuscì a laurearsi in giurisprudenza a Pisa il 26 apr. 1715. Si trasferì quindi a Roma per approfondire i suoi studi, sotto la protezione del cardinale Lorenzo Corsini ...
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COLOCASIO, Vincenzo
Nicola Longo
Nacque a Marsala fra la fine del sec. XV e i primi anni del XVI (si può stabilire, sia pure con molta approssimazione, che il termine ante quem per collocare la data [...] conseguire un titolo dottorale si trasferivano nell'Italia centro-settentrionale per frequentare le celebri università di Bologna, Pavia o Pisa; si può perciò supporre che anche il C. si sia dovuto allontanare per motivi di studio dalla nativa ...
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Scrittore inglese (Shadwell, Londra, 1839 - Oxford 1894). In contatto con i preraffaelliti dal 1869, P. contribuì a promuovere l'estetismo e il decadentismo inglesi. La sua opera è improntata a una caratteristica [...] e l'entusiastica lettura di Hegel diedero ai suoi interessi un indirizzo filosofico. Nel 1866 fu in Italia (Ravenna, Pisa, Firenze) e il contatto con le opere del Rinascimento italiano orientò la sua religiosità verso quell'apostolato estetico che ...
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SABA, Umberto (XXX, p. 372)
Arnaldo Bocelli
Poeta, morto a Gorizia il 25 agosto 1957. Nel 1953 gli fu conferita dall'università di Roma la laurea "honoris causa" in lettere.
Dopo il 1936 pubblicò: Ultime [...] varie del Novcento, Firenze 1953; G. Titta Rosa, Poesia ital. del Novecento, Siena 1953; A. Borlenghi, Fra Ottocento e Novecento, Pisa 1955; G. Ravegnani, Uomini visti, I, Milano 1955; C. Levi, prefaz. a Ricordi-Racconti, ed. cit.; G. Piovene, in app ...
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Scrittrice, nata a Roma il 18 agosto 1912; moglie di A. Moravia.
Dopo un libro di racconti, Il gioco segreto (Milano 1941), ha pubblicato due romanzi, Menzogna e sortilegio (Torino 1948) e L'isola di Arturo [...] 1949; G. Pampaloni, in Il Ponte, aprile 1949; P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, V, Bari 1950; C. Varese, Cultura letteraria contemp., Pisa 1951; E. Cecchi, Di giorno in giorno, Milano 1954, pp. 74-77; id., in Libri nuovi e usati, Napoli 1958; A. Bocelli ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
paleopatologo
s. m. Esperto di paleopatologia, dello studio delle patologie che si riscontrano nei reperti delle varie epoche dell’antichità. ◆ Tra circa sei mesi si metterà al lavoro una task force di storici della medicina e paleopatologi...