Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] , alla somma dei termini di una progressione aritmetica, ecc. Quanto alla geometria, oltre al famoso teorema di P., alla scuola pitagorica sono attribuiti: 1) il teorema secondo cui la somma degli angoli interni di un triangolo è uguale a due angoli ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] :3, i pesi tendenti le corde devono essere in rapporti 1:4, 4:9, 9:16, una relazione inversa al quadrato. Pitagora quindi, secondo Newton, applicò il principio ai movimenti dei pianeti: paragonando i pesi tendenti le corde ai pesi (masse) dei pianeti ...
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Mago e filosofo neopitagorico (vissuto probabilmente nel 1º sec. d. C.), di cui tutto è discusso, a cominciare dall'esistenza, e al quale si attribuiscono una Vita di Pitagora e uno scritto Dei sacrifizî. [...] In polemica con uno scritto, a noi non pervenuto, di Moiragene, che accentuava l'aspetto magicosuperstizioso di A., il retore Filostrato (principio 3º sec. d. C.) compose un'opera (Cose riguardanti A. ...
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Filosofo (n. presso Avellino 1863 - m. Torino 1909), prof. di filosofia morale nell'univ. di Torino (dal 1902). Pensatore di tradizione kantiana, pubblicò tra l'altro Le dottrine morali di Pitagora e Aristotele [...] (1897), Le basi dell'umanismo (1907) ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] successivamente da Eraclito e da Empedocle, c. è azione di un elemento omogeneo su un altro (si conosce il «simile con il simile»), mentre per Anassagora gli elementi in questione risultano opposti (si ...
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Nella Grecia antica, chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla (sophistès). In questo senso venivano chiamati s. i Sette saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. [...] È soltanto nel corso del 5° sec. a.C. che il termine assunse un significato specifico, andando a indicare coloro i quali insegnavano - a pagamento - l'arte della retorica. Accusati di essere interessati ...
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Filologo classico (Cuneo 1892 - Muzzano 1961), prof. di letteratura latina (dal 1928) nelle univ. di Cagliari, Padova, Bologna e infine Torino; socio nazionale dei Lincei (1954). Autore di importanti studî [...] (Poeti alessandrini, 1916; Giuliano l'Apostata, 1920; Il verbo di Pitagora, 1924; Virgilio minore. Saggio sullo svolgimento della poesia virgiliana, 1933; Orazio, 1937; e una lunga serie di saggi poi raccolti in Scritti minori, 3 voll., 1955-56), di ...
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Filosofo pitagorico, forse contemporaneo di Archita di Taranto e discepolo del concittadino Iceta, dal quale accoglie la teoria che la terra, posta al centro dell'universo, si muove intorno al suo asse [...] da ovest a est. Ritenendo che nella concezione di Pitagora i numeri fossero principî troppo astratti, li interpretò, con Democrito, come atomi materiali, ma si allontanò da lui accogliendo la concezione anassagorea di un principio razionale ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] Saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. Ma nel corso del 5° secolo a.C. il termine finì per indicare quel gruppo di filosofi che – giunti ad Atene da altre città – vi insegnavano, a pagamento, la retorica, ossia l’arte della ...
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(o vegetarismo) Ogni concezione dietetica, o regime alimentare, che prescrive o raccomanda un’abituale, assoluta astensione dagli alimenti di origine animale (in primo luogo prodotti carnei o ittici) in [...] o dettami di natura etica, religiosa, igienica ecc. Le radici teoriche del v. andrebbero ricercate, per la cultura occidentale, in Pitagora, le cui idee però avrebbero risentito dell’ancor più antico pensiero orientale.
Nell’ambito del v. è possibile ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...