uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] -Kranz) la nozione di u. (ἕν) viene tematizzata sullo sfondo dell’u.-tutto, da cui il molteplice nasce e in cui si risolve. Pitagora estende invece il concetto di μονάς a un ambito che si può definire metafisico in cui l’u. è inteso come Dio o come ...
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De Coelo
Enrico Berti
. Opera di Aristotele, in quattro libri, collocata dagli editori, fedeli interpreti in ciò del pensiero dell'autore, al secondo posto nella serie degli scritti fisici, tra la Physica [...] Coel. II 12, 292 a 3-6, t.c. 60; e infine da Cv III V 4, che nell'esporre l'astronomia dei pitagorici, riferita da Aristotele, riporta il termine greco Anticthona, conservato in questa forma nella traduzione moerbekana di Coel. II 13, 293 a 24, t ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] alla traduzione dell'opera di E. Zeller, La filosofia dei Greci, da lui diretto e, per quanto riguarda Ionici, Pitagorici, Eraclito ed Eleati (1932-67), personalmente curato. I criterî storiografici di M. sono esposti in Problemi e metodi di ...
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SUPERFICIE (fr. surface; sp. superficie; ted. Fläche; ingl. surface)
Alessandro TERRACINI
Federigo ENRIQUES
1. Il concetto generale di superficie (gr. ἐπιϕάνεια; in Platone è adoperato promiscuamente [...] e colori sono indicati da Erone come cose che ci possiamo rappresentare quali superficie, "motivo per cui i Pitagorici chiamavano colori (χρόα) anche le superficie".
Senza occuparci qui delle ipotesi sul contenuto dei Luoghi superficiali (Τόποι πρὸς ...
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Erudito che fiorì nella prima metà del sec. I a. C. Nativo di Mileto, fatto prigioniero dai Romani nella guerra contro Mitridate e divenuto schiavo, fu da Silla liberato (82 a. C.) e fatto cittadino romano, [...] Libia, Creta; scrisse inoltre commenti a poeti greci (Corinna, Alcmane), opere di storia della filosofia, sui simboli pitagorici, sulle successioni dei filosofi, ecc. Da questa sua erudizione storica gli venne il soprannome di Poliistore.
I frammenti ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] larga scala di testi classici prima sconosciuti o ignorati. Che Copernico abbia riconosciuto l'ispirazione ricevuta dagli antichi pitagorici e da Platone è fatto ben noto, e certamente l'assimilazione di nuove opere della scienza e della matematica ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] scritti dei neo-platonici, degli enciclopedisti latini, dei platonici, degli aristotelici, dei neopitagorici, e, inoltre, persino dei pitagorici e degli orfici " (W.H. Stahl, p. 40). Tracce di M. sono riscontrabili nella mitografia, nell'astronomia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e matematica: la scienza armonica di Claudio Tolemeo
Massimo Raffa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Harmonica di Tolemeo (II [...] ’idea dell’importanza della facoltà armonica”.
Dunque è più prudente datare genericamente il trattato al pieno II secolo.
Tra Pitagora e Aristosseno
La sua posizione storica consente a Tolemeo di tentare una sintesi tra le due grandi tradizioni del ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] corpi celesti è insieme geometrica e morale: essi sono incorruttibili, e quindi divini. Come i filosofi ionici, anche i pitagorici mescolarono nelle loro teorie due elementi: l’osservazione empirica e il pensiero astratto; l’intera storia della s si ...
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GIUBA II
Mario Attilio LEVI
Camillo CESSI
. Figlio di Giuba I, nacque probabilmente verso il 50 a. C. dacché comparve, ancora bambino, nel trionfo africano di Cesare, vittorioso di suo padre e dei [...] (almeno 8 libri); trattò della corruzione della lingua (in 2 libri), si occupò di filosofia in una raccolta di scritti pitagorici, di botanica in un trattato (Περὶ ὀποῦ) sulla Fuforbia, da lui trovata, e sulle proprietà terapeutiche del suo succo. Ma ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...