OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] visione agli architetti, ai pittoridi scene architettoniche e agli scultori di statue colossali, che devono genere non svolgono solo la funzione di facilitare la comprensione dei concetti, ma anzi di renderla possibile (Murdoch, 1984, p. 87) e di ...
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RICCI, Sebastiano
Raffaella Poltronieri
RICCI (Rizzi), Sebastiano. – Nacque a Belluno nel 1659 da Livio e dalla moglie Andreana. Il cognome mutò in Ricci solo nel XX secolo (Moretti, in Sebastiano Ricci. [...] particolarmente intenso per quanto concerne i soggetti digenere. Di fondamentale importanza fu senza dubbio anche il I pittoridi figura del Settecento a Venezia, Venezia 1969; A. Matteoli, Le vite di artisti del secolo XVII e XVIII di Giovanni ...
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CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Giuliana Algeri
Fabia Borroni
Figlio di Gio. Francesco e Giulia Varese, nacque a Genova nel 1609, come risulta dalla registrazione del battesimo, [...] interpretata e apprezzata come una facile pittura digenere, sottovalutando la portata intellettuale e filosofica che attività a Mantova, presso Ferdinando Carlo Gonzaga, da cui fu nominato pittoredi corte nel 1681 (Meroni, I, pp. 106 s.). Morì a ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] documenta con una evidenza prima inedita la tangenza dell'arte pittoricadi G. con la pittura monumentale lombarda nel secondo Trecento, plantarum (Roma, Casanat., 459) con scene digenere e figure di animali (Cadei, 1985). La tecnica del disegno ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] tutta la sua carriera.
Più che realista, il F. fu essenzialmente pittoredigenere, e a differenza di molti suoi contemporanei napoletani preferì specializzarsi in quadri da cavalletto di contenuto secolare per collezionisti privati; il gusto per il ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] un so pare", ribadendo l'evidenza di un esercizio grafico improntato da una scelta di "genere". Gli ultimi tre lustri della vita padovana (tra questi, lo Scardeone) impegnano il C., pittore "excellentem" a realizzare due quadri da porre sulla parete ...
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PETRINI, Giuseppe Antonio
Edoardo Villata
– Nacque a Carona, nel Canton Ticino, il 23 ottobre 1677 da Marco Antonio e Lucia Casella.
Il padre, scultore, risulta già morto il 27 febbraio 1697, come si [...] possibile esserci spazio per la pur intrigante attribuzione di un dipinto digenere quale il Vecchio che si scalda al fuoco partic. P. Bensi, Aspetti della tecnica pittoricadi G.A. P.: il “Filosofo” dell’Accademia Ligustica di Genova, pp. 89-91; M. ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] Sassu, Giuseppe Migneco, Achille Funi e altri pittoridi vaglia.
L’ecletticità della preparazione, insieme con 1977 Le corna del diavolo (ibid.) valse a ribadire quanto il genere gli fosse congeniale.
All'apice del successo
Nello stesso 1977 mise ...
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VERMIGLIO, Giuseppe
Maria Cristina Terzaghi
– Figlio di Pietro (Archivio di Stato di Roma, ASR, Tribunale del governatore, Costituti, 1606, reg. 563, c. 25v; Terzaghi, in Percorsi caravaggeschi..., [...] produzione pittoricadi Vermiglio è stata riscoperta grazie a una serie di indagini che, a partire dalle importanti aperture di Mina . 113-118). Il legame con il genio lombardo caratterizzò la pittura di Vermiglio lungo tutto il corso degli anni ...
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LAMPI, Giovanni Battista
Roberto Pancheri
Nacque il 31 dic. 1751 a Romeno, piccolo villaggio del Trentino, all'epoca territorio del principato vescovile di Trento, quattordicesimo figlio di Matthias [...] il classicismo veronese rimanesse un punto di riferimento fondamentale nel genere sacro. L'11 aprile dello stesso anno gli nacque un terzo figlio, Vincenzo Melchiorre, che morirà dopo pochi mesi.
Nel 1779 il pittore soggiornò a Rovereto, dove eseguì ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...