PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] ).
La tesi che Paolini sia stato pittoredi natura morta perché maestro di un generista di primissimo piano come Simone del Tintore (M pp. 318 n. 3, 350 n. 50); i soli dipinti digenere in cui la sua mano è ben riconoscibile, il Giovane con vassoio e ...
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LONDONIO, Francesco
Cristina Geddo
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Alessandro in Zebedia, il 7 ott. 1723, da Antonio e Teresa Lesma, quartogenito di sette figli.
Fu allievo del milanese Ferdinando [...] milanese galleria della Porta, già Parravicini, specializzata nella pittura digenere nordico-romana e ricca di bambocciate di Laer con cavalli o armenti.
Risale solo al 1753 la prima opera certa del pittore, un inedito disegno dal vero con Un toro e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno al “naturale” come fonte di ispirazione segna un importante filone della [...] Gherardo delle Notti.
Ma la sua importanza, quale ideatore di un genere che avrà larga fortuna, prima nelle riprese del senese Francesco Rustici e nelle riedizioni dei diversi pittori tuttora confusi nel gruppo del cosiddetto Maestro del lume ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] valori 'certificati'), stabiliti in genere per consenso sulla base dei risultati di studi osservazionali prospettici, che sostanzialmente a offrire formule preconfezionate a uso dei pittoridi icone, la costruzione della figura umana si realizza ...
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TREVISANI, Francesco
Giulia Daniele
Figlio di Antonio, architetto, e di Domenica, nacque a Capodistria il 9 aprile 1656 (Pascoli, ante 1744, 1981, pp. 27, 40) e fu battezzato il 17 aprile successivo [...] dalle prime scene 'digenere', ancora in gran parte debitrici al gusto del maestro Heintz (pp. 295-297), a lavori di maggiore rilievo come con un ultimo saldo al pittore il 22 aprile di quell’anno. La gestione di questo importante cantiere impone una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con le Vite del Vasari il Seicento eredita un compiuto modello storiografico e insieme [...] arte (o è in grado di fornire una consulenza erudita al pittore: il letterato) può poi di quest’ultimo, (Velázquez era genero di Pacheco), consentirà all’autore di riconoscere, derogando dai propri principi, la modernità della pittura digenere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli ultimi vent’anni del Cinquecento segnano, per la storia della pittura in Italia [...] , poiché prive di ogni decoro. Proprio come, e qui sta lo scandalo, nella coeva produzione digenere: vedi le materia pittoricadi Ludovico è solida, compatta, come l’immagine che essa plasma, quella di Annibale fermenta di entusiasmo, è carica di ...
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LONGONI, Emilio (Eugenio Emilio)
Paola Pietrini
Figlio di Matteo, maniscalco ed ex garibaldino, e di Luigia Meroni, sarta di origini contadine, nacque il 9 luglio 1859 a Barlassina, nel Milanese.
Quarto [...] stilisticamente ancora vicina alla pittura digenere, vide l'artista nuovamente di L. Caramel - C. Pirovano, Milano 1975, pp. 341 s.; Mostra di E. L. (catal.), a cura di M. Dalai Emiliani, Milano 1982; L. Caramel, L., Asnago, Vago: tre pittoridi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento quel che dai lontani Paesi dell’Estremo Oriente arriva in Europa [...] immagine interiorizzata alla cui formazione hanno contribuito le scene digenere e i paesaggi dipinti su lacche, porcellane e sete giardino di gusto cinese è la casa di Confucio a Kew nel Surrey, eretta nel 1740 su disegno di Joseph Goupy, pittoredi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fascino delle rovine esercita per tutto il Settecento un’attrazione irresistibile, [...] pittori e incisori che al gusto per la prospettiva unisce uno spirito compositivo meno fedele, più incline al capriccio e alla fantasia architettonica. Maestro di questo nuovo genere è Giovanni Paolo Panini (o Pannini), professore di prospettiva all ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...