Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età di Francesco I segna una svolta fondamentale per la cultura francese, sviluppando [...] nella sala da ballo. Accanto ai pittori italiani si possono isolare alcune personalità francesi di spicco, come Jean Cousin, Antoine ed emblematici che spesso interagiscono con la scena digenere.
I rapporti dell’architettura francese con l’arte ...
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TEOFANE il Greco
H. Faensen
Pittore bizantino attivo in Russia tra la fine del sec. 14° e gli inizi del successivo.
Le opere di T. accertate su base documentaria sono gli affreschi della chiesa della [...] copiare da un modello, come normalmente facevano i pittoridi icone, ma che soleva dipingere rapidamente sulla parete vescovo; mancano le nuvole con gli angeli, che in genere si trovano al di sopra degli apostoli. Suggestiva è l'aureola a tre fasce ...
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] dedicò anche alla scultura; e fu, fin dagli anni giovanili, essenzialmente pittore. Le notizie sulle prime opere del B. si riferiscono infatti a chiaramente individuare quella tendenza per la scena digenere, qui anche a sfondo moraleggiante, che ...
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BOLDINI, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 31 dic. 1842, ottavo dei tredici figli del pittore Antonio e di Benvenuta Caleffi. Incominciò a disegnare molto presto, e a sedici anni era qualcosa [...] minuzia, quadri digenere - risentendo anche dell'influsso del Fortuny - e di costume (quali Omaggio a B., in Prose e articoli, Milano 1947, pp. 155-160; E. Cardona, B. pittoredi Verdi, in Il Ponte, VII (1951), pp. 1480-1487; Id., B. nel suo tempo, ...
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LAURENTI, Cesare
Paola Pietrini
Nacque a Mesola, nel Ferrarese, il 6 nov. 1854 da Agostino e da Maria Arveda. Avversato nelle proprie inclinazioni artistiche dalla famiglia, a diciotto anni si stabilì [...] veristico: è una pittura digenere, per stile e contenuti vicina all'opera di Giacomo Favretto, con 1989, pp. 77 s.; L. Rubaltelli, Il ciclo pittoricodi C. L. nell'albergo Storione di Padova, in Ricerche di storia dell'arte, XLV (1991), pp. 85-92; ...
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MARONE, Pietro
Gianni Pittiglio
– Nacque a Brescia, o nella vicina Manerbio, nel 1548 da una famiglia di origine iseana, proveniente da Marone, da cui il cognome.
Scarse sono le notizie biografiche [...] cavallo degli anni Sessanta e Settanta nel cantiere pittoricodi S. Cristo a Brescia, come garzone di fra’ Benedetto, lo zio gesuata, attivo per la pittura digenere particolarmente evidente nei pannelli laterali raffiguranti figure di servitori e ...
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MILESI, Alessandro
Paolo Serafini
– Figlio di Giovanni Maria, commerciante all’ingrosso di granaglie, e della sua seconda moglie Lucia Viola, nacque a Venezia il 29 apr. 1856 e fu battezzato il 4 maggio [...] di Genova Pollajuoli e Vien fantolin, all’Esposizione nazionale di Milano due dipinti digenere, Nonno offre e La venditrice di 1983, p. 326; A. M. pittore, a cura di C.B. Tiozzo, Venezia 1989 (in particolare i saggi di A. Niero ed E. Bassi); A. ...
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ANGUISSOLA (Angussola, Anguisciola), Sofonisba
Angiola Maria Romanini
Nacque a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d'arte, dilettante di disegno, appartenente a un ramo cremonese dell'originario ceppo [...] cui il ritratto vi appare risolto in scena digenere, non senza riflessi bresciani e specie del Moroni Dyck et Anguissola, ibid.,VI(1899), pp. 316-320; E. Schweitzer, La Scuola pittorica Cremonese, in L'arte, III (1900), pp. 70 s.; T. Von Frimmel, ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] di aggiornarsi, si recò a Firenze con lettere di raccomandazione per il pittore e restauratore G. Bianchi e per il pittoredi corte G. Signorini, padre di politica di Pio IX. Sono in realtà scene digenere - una specie di quadri storici di contenuto ...
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MERCANTI, Ilario Giacinto,
Alessandro De Lillo
detto lo Spolverini. – Nacque a Parma il 13 genn. 1657 nella parrocchia di S. Gervaso, secondo quanto risulta dal suo atto di nascita (pubblicato in Fiori). [...] II e in seguito gli fu conferita la nomina a pittoredi corte (Arisi Riccardi). Fu con evidenza in tale contesto che il M. si specializzò nella pittura digenere celebrativo e nella narrazione storico-encomiastica, focalizzando uno specifico ambito ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...