BONITO, Giuseppe
Robert Enggass
Terzo dei dodici figli di Saverio e di Anastasia Grosso, nacque a Castellammare di Stabia e fu battezzato in quella cattedrale il 2 nov. 1707(docc. in Fastidio, 1897, [...] stesso 1789 (Cosenza, 1902, p. 181).
La critica dell'Ottocento e del primo Novecento ha apprezzato nel B. solo il pittoredigenere, che come tale avrebbe precorso il realismo e valorizzato le virtù borghesi (Cosenza, 1902, pp. 183-85); al contrario ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] Madonna.
Nella collezione del maresciallo J. M. von der Schulenburg (F. Haskell, Mecenati e pittori, Firenze 1966, ad Indicem)erano del C. almeno nove fra quadri digenere e ritratti (A. Binion, in The Burlington Magazine, CXII [1970], p. 298), ma ...
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SARROCCHI, Tito
Marco Pierini
SARROCCHI, Tito. – Nacque a Siena il 5 gennaio 1824 dal fabbro Antonio e dalla sarta Rosa Mancini. Nel 1826, nacque il fratello Cesare, morto poi giovanissimo, e, a distanza [...] prima, il 4 agosto 1862, era morto a Roma il pittore senese Angiolo Visconti, annegato nel Tevere; fu Sarrocchi a all’Esposizione nazionale. Più spesso, però, erano le opere digenere, pochi soggetti più volte replicati, a rappresentare l’artista ...
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GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] .
Qui, la presenza di opere di Palma il Giovane e di A. Maganza, nonché dei due pittori più noti attivi in città nella prima metà del Seicento, Bissoni e Damini, amplifica nel G. una tendenza, già presente nelle sue scene digenere, a coniugare i ...
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RECCO, Giuseppe
Gianluca Forgione
RECCO, Giuseppe. – Nacque a Napoli il 12 luglio 1634 e fu battezzato nella parrocchia di S. Maria della Carità dove, nei due anni precedenti, le sue sorelle Giovanna [...] la pittura digenere in quasi tutte le sue specialità: se è vero, a prestar fede alle fonti e agli inventari antichi, che Giacomo fu non solo fiorante, ma specialista altrettanto richiesto di frutta e fauna marina, quando non anche pittoredi «figure ...
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MUSSINI, Augusto
Francesco Santaniello
– Nacque a Reggio Emilia l’8 gennaio 1870 da Angelo, cuoco nella casa del vescovo, e da Beatrice Cobianchi.
La madre, donna dalla profonda fede religiosa, gli [...] in abiti di diverse epoche.
Nell’ottobre 1890 contribuì alla fondazione della Cooperativa pittoridi Reggio Emilia, di cui divenne liberty e figure angeliche di matrice preraffaellesca, illustrò episodi della Storiadel genere umano, l’Annunciazione e ...
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SARRI, Luigi Egisto
Moreno Bucci
SARRI, Luigi Egisto. – Nacque a Figline Valdarno il 6 novembre 1837. Nel registro delle anime della collegiata di S. Maria si legge che il padre, Raimondo, lavorava [...] di S. Felicita), con gli esempi pittoricididi Firenze (1884). Di poco più tardo è il Ritratto di Luigi Leoni, ora alla Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti a Firenze (1886).
Iniziò, dal 1870, intensa, l’esecuzione di dipinti con scene digenere ...
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MANTOVANI, Alessandro
Sara Parca
Nacque nel 1811 da Giacomo e da Rosa Reali a Ferrara, dove iniziò giovanissimo l'apprendistato come decoratore sotto la guida dell'ornatista e scenografo F. Migliari, [...] del Popolo. Continuò a coltivare anche la pittura digenere e di paesaggio con opere che, sempre nel 1846, V, Paris 1966, p. 758; A.P. Torresi, Secondo Diz. biografico dipittori restauratori italiani dal 1750 al 1950, Ferrara 2003, p. 96; U. Thieme ...
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PAPADOPOLI
Riccardo Martelli
– Famiglia di origine greca.
I Papadopoulos provenivano dall’isola di Creta, dove ebbero rango nobiliare. Quando Creta passò alla Repubblica di Venezia – con il nome di [...] committenti per un ampio stuolo di artisti di vario genere.
Inoltre, per le loro residenze urbane e suburbane i Papadopoli commissionarono nel corso di quel secolo numerosi quadri, spesso di grandi dimensioni, a pittori allora molto in voga; tra ...
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MARCOLA (Marcuola), Marco
Federico Trastulli
Nacque il 31 marzo 1740 a Verona, nella parrocchia di S. Quirico, da Giovanni Battista; e fu senza dubbio il più autorevole membro di una numerosa famiglia [...] due filoni antitetici, eppure complementari: le scene digenere - al cui interno vanno collocate le , in Atti e memorie della Soc. istriana di archeologia e storia patria, XX-XXI (1972-73), pp. 269-280; Id., Pittori veronesi del '700. M. M., in ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...