CURRI, Antonio
Tommaso Scalesse
Nacque ad Alberobello (prov. di Bari) il 9 ott. 1848 da Tommaso e Porzia Greco.
Giovanissimo seguì Garibaldi a Napoli da dove fece presto ritorno, ma a Napoli si stabilì [...] necessità decorative e spaziali con quelle strettamente pittoriche, lasciando agli artisti ampia libertà di sviluppare le loro fantasie coloristiche o di comporre, secondo la moda, quadri veristici o digenere purché la pittura fosse in armonia col ...
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MARINELLI, Vincenzo
Rosalba Dinoia
– Nacque a San Martino d’Agri (Potenza) il 5 giugno 1819 da Raffaele, medico chirurgo e fervente giacobino, e da Rosalinda de Simone (Minopoli, alla quale si rimanda [...] Italia soggetti per i suoi dipinti elaborati in atelier nel generepittorico orientalista, diffusosi largamente in Europa grazie al successo riscosso dai dipinti di Jean-Léon Gérôme.
Tra di essi: Il ballo dell’ape nell’harem (Napoli, Museo nazionale ...
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JACOVACCI, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Giovanni e Caterina Jacovacci, nacque a Roma il 30 genn. 1838. Rimasto orfano a cinque anni (De Gubernatis), compì gli studi al Collegio Romano e, successivamente, [...] del 1876, segnò la prima occasione sul piano nazionale per imporsi come pittoredigenere, in linea con il filone fortuniano.
Forse si trattava dello stesso quadro esposto nel 1875 all'Associazione artistica internazionale con il titolo Presentazione ...
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CATTINI, Giovanni
Fabia Borroni
Incisore riproduzionista, nato a Venezia nel 1715, con recapito nel 1738 a S. Giacomo dall’Orio (Temanza), dove lavorava anche Fiorenza Marcello. Si ignora la data della [...] anche se è indubbio che parte della sua produzione, digenere consumistico, è protetta dall’anonimato e che altra è fra i quali degni di nota quelli dei pittori Pietro Longhi e Francesco Zuccarelli, entrambi da invenzione di Giuseppe Nogari, e il ...
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PAGLIANO, Eleuterio
Eugenia Querci
PAGLIANO, Eleuterio. – Nacque a Casale Monferrato il 5 maggio 1826, quartogenito di Felice, medico, e di Angela Bonzanino.
Definito da Raffaello Barbiera (1905, p. [...] di moda a Milano».
Nel 1875 presentò a Brera Estate di San Martino (Milano, Galleria d’arte moderna), soggetto digenere 371-377; A. De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi. Pittori, scultori e architetti, Firenze 1889, pp. 345 s.; C. ...
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VACCA
Mauro Brusa
– Famiglia di artisti che tra il XVII ed il XVIII secolo caratterizzò la scena artistica piemontese distinguendosi in diversi campi: pittura, scenografia, litografia.
Il capostipite [...] , durante il regno di Carlo Emanule I divenne pittoredi corte a seguito della morte di Jan Kraeck; nel 1611 Collezionismo, pittura digenere e di paesaggio fra Sei e Settecento in Piemonte, Torino 1993, ad ind.; A.M. Bava, La collezione di pittura e ...
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GIOLFI, Antonio
Alessandra Toncini Cabella
Figlio di Francesco, nacque a Genova nel 1721.
L'unica notizia circa la sua formazione è relativa alla bottega di Lorenzo De Ferrari, figlio di Gregorio, il [...] si svolgono piccole scene digenere.
Rientra nel ruolo affidato agli edifici di interesse collettivo nella costruzione ipotesi che sia stata davvero la posizione ufficiale dell'abate pittore a limitare la competenza professionale e la creatività dei ...
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PICCINNI, Antonio Nicola Donato
Rosalba Dinoia
PICCINNI, Antonio Nicola Donato. – Discendente dalla famiglia del musicista barese Niccolò Piccinni, nacque a Trani il 14 maggio 1846 da Giacinto, droghiere, [...] con Cadart, ma è più probabile che furono il pittore barlettano suo corregionale e Giuseppe Palizzi a giocare un e marinai, presentati assieme a dipinti e acquerelli di soggetti digenere alle esposizioni nazionali e internazionali (Monaco, Berlino ...
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SCOMPARINI, Eugenio
Massimo De Grassi
– Nacque a Trieste il 1° settembre 1845, ultimo di quattro fratelli, da Alberto di Chioggia e dalla veneziana Maria Scomparini, da tempo stabilitisi in città.
Della [...] un sostanziale e consapevole eclettismo, adattato ai generi pittorici che Scomparini fu chiamato ad affrontare: depongono in questo la produzione da cavalletto, testimoniata da pochi dipinti digenere e dalla ritrattistica. Si spiega così la scarsa ...
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CRESPI CASTOLDI
Marco Bona Castellotti
Famiglia dipittori, operosi nel sec. XVII.
Anton Maria, detto il Bustino dal luogo di nascita Busto Arsizio, nacque secondo il Bondioli (1940) nel 1598, ma la [...] "un quadro con sopra due cani e un gatto" (Bondioli, 1940, pp. 39, 51) che testimoniano di un'attività di Antonio come pittoredigenere.
Di Benedetto sono ignote le date di nascita e di morte anche lo studio del Bondioli (1940) non aggiunge notizie ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...