BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] di polli o, al più, nelle vaste cucine nere di fumo e odorose di intingoli. Il B. appartiene, di massima, alla categoria dipittoridi Casoni, pp. 32-36).
Ma la serie più bella di quadri digenere sono sei ovati dipinti per i Meli Lupi a Soragna tra ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO di Giovanni
Luisa Marcucci
Fiorentino, attivo fra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI, il suo nome è noto per un documento del 30 luglio 1488 pubblicato da G. Bruscoli (L'Adorazione dei [...] di s. Tommaso nella cappella Antinori in Santo Spirito, di gusto molto verrocchiesco.
Pertanto, B. fu pittore eclettico, come la maggior parte dei pittoridigenere dette la sua produzione migliore, toccando spessissimo una semplice e fresca poesia di ...
Leggi Tutto
PANERAI, Ruggero
Eugenia Querci
PANERAI, Ruggero. – Nacque a Firenze il 13 marzo 1862, secondogenito di Carlotta Masi, contadina, e di Luigi, stipettaio.
Fu impiegato come falegname fino ai quindici [...] È inoltre ricordato come autore di scene digenere in costume settecentesco destinate al di Renato Fucini, a cura di E. Matucci - P. Barbadori Lande, Firenze 1985, p. 111; Soldati e pittori nel Risorgimento italiano (catal., Torino), a cura di ...
Leggi Tutto
CASANOVA, Francesco
Heinz Schöny
Figlio degli attori Gaetano e Giovanna (Zanetta) Farussi (o Faruzi) di Burano, detta la Buranella, fratello di Giacomo e di Giov. Battista, nacque attorno al 1732-33 [...] riscuoteva il genere artistico trattato dal C. gli procurò un notevole numero di allievi: Georg Friedrich Meyer per la pittura di paesaggio e di cacce, Jean-Baptiste Lepaon per la pittura di cavalli e di battaglie, e inoltre i pittoridi battaglie ...
Leggi Tutto
ALTAMURA, Francesco Saverio
Marco Chiarini
Pittore, scrittore e patriota, nato a Foggia il 5 ag. 1822 (e non, come è solitamente detto, nel 1826) secondo quanto afferma C. Lorenzetti, che riporta una [...] gli insegnamenti del padre e fu in seguito allievo di D. Morelli e di E. Dalbono. Si dedicò soprattutto alla pittura di "genere" e di paesaggio. Ritenuto pittore piacevole e non privo di merito, con senso armonioso del colore (Della Rocca, Comanducci ...
Leggi Tutto
GORDIGIANI, Michele
Marco Pierini
Nacque a Firenze il 29 maggio 1835 dal musicista Luigi e da Anna Giuliani, figlia del celebre chitarrista e compositore Mauro. Giovanissimo apprese i primi rudimenti [...] (1863), Ferdinando (1864), Eduardo (1866) anch'egli pittore, e Giulietta (1871), andata in sposa nel 1899 al altri tipi di composizione, dal paesaggio alla pittura di storia fino a quella digenere, frequentata con soggetti facili e di sicura presa ...
Leggi Tutto
DE MARIA BERGLER, Ettore
Gioacchino Barbera
Nacque a Napoli il 25 dic. 1850 da Lorenzo De Maria, intendente dei palermitano Giovanni Riso barone di Colobria, e da Vittoria Bergler, viennese, durante [...] il D. trascorse lunghi periodi a Roma e a Firenze, dove lavorò moltissimo per la galleria Pisani, affermandosi come pittoredi paesaggi e di scene digenere tipicamente siciliane.
Si può dire che a partire dal 1875 prese parte a quasi tutte le mostre ...
Leggi Tutto
GRISONI, Giuseppe
Maria Elena Massimi
Figlio di un fiammingo originario di Mons, nacque a Firenze nell'aprile del 1692 (Gabburri, 1739, cui si fa riferimento quando non altrimenti indicato; Griffo).
Dopo [...] inoltre continuò a produrre scene digenere e paesaggi (Borroni Salvadori, 1983).
Il G. morì a Roma, dove probabilmente trascorse gli ultimi anni della sua vita, nel 1769.
Fonti e Bibl.: F.M.N. Gabburri, Vite dipittori (circa 1730-41), in Settecento ...
Leggi Tutto
BOCCHI, Faustino
Camillo Boselli
Figlio di Giacomo e di Giulia Faioni, nacque in Brescia il 17 giugno 1659. Non sappiamo se il B. si sia mai mosso da Brescia; il Carboni e l'autore del manoscritto K. [...] meriti. Un genere, questo, dove il piacere fiammingo degli "strigozzi", pur rimanendo sul piano d'una irrealtà fantastica, acquista una vena di umana cotidianità, sempreché si considerino queste sue opere solo come scherzi pittorici, fantastici e ...
Leggi Tutto
BUTTI, Enrico
Luciano Caramel
Figlio di Bernardo, intagliatore, e di Anna Maria Giudici, nacque a Viggiù il 3 apr. 1847, da una famiglia di artigiani che per tradizione si dedicavano alla lavorazione [...] scena digenere, nonché per il sentimentalismo romantico.
Ma dalle sdolcinature e dalle minuzie di queste esposte nelle mostre di Brera dal 1869al 1910, Milano1911; passim;R. Simoni, Scultura di E. B., Milano 1927; C.Accetti, E. B. pittore, in Il ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...