DRAGHI, Giovanni Evangelista
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Genova nel 1654 da Giovanni Evangelista e da Antonietta Poggi (Fiori, 1970, p. 112).
Formatosi presso Domenico Piola a Genova, intorno [...] ) risultava di mano del D., "pittoredi molto spirito di palazzo Costa Trettenero a Piacenza.
Al servizio di una committenza ora di religiosi, ora di esigenti aristocratici, instancabile esecutore di soggetti sacri e mitologici, allegorici e digenere ...
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CURRI, Antonio
Tommaso Scalesse
Nacque ad Alberobello (prov. di Bari) il 9 ott. 1848 da Tommaso e Porzia Greco.
Giovanissimo seguì Garibaldi a Napoli da dove fece presto ritorno, ma a Napoli si stabilì [...] necessità decorative e spaziali con quelle strettamente pittoriche, lasciando agli artisti ampia libertà di sviluppare le loro fantasie coloristiche o di comporre, secondo la moda, quadri veristici o digenere purché la pittura fosse in armonia col ...
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JACOVACCI, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Giovanni e Caterina Jacovacci, nacque a Roma il 30 genn. 1838. Rimasto orfano a cinque anni (De Gubernatis), compì gli studi al Collegio Romano e, successivamente, [...] del 1876, segnò la prima occasione sul piano nazionale per imporsi come pittoredigenere, in linea con il filone fortuniano.
Forse si trattava dello stesso quadro esposto nel 1875 all'Associazione artistica internazionale con il titolo Presentazione ...
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PAGLIANO, Eleuterio
Eugenia Querci
PAGLIANO, Eleuterio. – Nacque a Casale Monferrato il 5 maggio 1826, quartogenito di Felice, medico, e di Angela Bonzanino.
Definito da Raffaello Barbiera (1905, p. [...] di moda a Milano».
Nel 1875 presentò a Brera Estate di San Martino (Milano, Galleria d’arte moderna), soggetto digenere 371-377; A. De Gubernatis, Dizionario degli artisti italiani viventi. Pittori, scultori e architetti, Firenze 1889, pp. 345 s.; C. ...
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GIOLFI, Antonio
Alessandra Toncini Cabella
Figlio di Francesco, nacque a Genova nel 1721.
L'unica notizia circa la sua formazione è relativa alla bottega di Lorenzo De Ferrari, figlio di Gregorio, il [...] si svolgono piccole scene digenere.
Rientra nel ruolo affidato agli edifici di interesse collettivo nella costruzione ipotesi che sia stata davvero la posizione ufficiale dell'abate pittore a limitare la competenza professionale e la creatività dei ...
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PICCINNI, Antonio Nicola Donato
Rosalba Dinoia
PICCINNI, Antonio Nicola Donato. – Discendente dalla famiglia del musicista barese Niccolò Piccinni, nacque a Trani il 14 maggio 1846 da Giacinto, droghiere, [...] con Cadart, ma è più probabile che furono il pittore barlettano suo corregionale e Giuseppe Palizzi a giocare un e marinai, presentati assieme a dipinti e acquerelli di soggetti digenere alle esposizioni nazionali e internazionali (Monaco, Berlino ...
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CRESPI CASTOLDI
Marco Bona Castellotti
Famiglia dipittori, operosi nel sec. XVII.
Anton Maria, detto il Bustino dal luogo di nascita Busto Arsizio, nacque secondo il Bondioli (1940) nel 1598, ma la [...] "un quadro con sopra due cani e un gatto" (Bondioli, 1940, pp. 39, 51) che testimoniano di un'attività di Antonio come pittoredigenere.
Di Benedetto sono ignote le date di nascita e di morte anche lo studio del Bondioli (1940) non aggiunge notizie ...
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CENNINI, Pietro Paolo
Geneviève e Olivier Michel
Figlio di Giacomo e di Cecilia Bertolotti nacque a Roma il 6 luglio 1661 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, S. Maria in Trastevere, Liber bapt., 1643-1667, [...] di lavori di questo genere, nel quale il C. più tardi si specializzerà.
Il cardinale Benedetto Pamphili, grande amatore di pittura digenere dei suoi soggetti, apparentandolo ai pittoridi nature morte: "buon pittore ... tanto in fiori, e frutti ...
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CONTI, Francesco
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 20 gennaio del 1681 da Carlo e Umiltà Ciabilli, probabilmente parente del pittore Giovanni C. Ciabilli; insieme con il Ciabilli il C. fu allievo [...] digenere), senza emigrare come Sebastiano Galeotti o Giuseppe Grisoni; poco più anziano di p. 207; VIII, p. 169; X, p. 341; O. Marrini, Serie di ritratti di eccell. pittori dipinti di propria mano..., II, 1, Firenze 1766, n. XIII; B. P. Bonsi, ...
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CIPRIANI, Giovanni Battista
Margherita Azzi Visentini
Nacque a Firenze da un'antica famiglia di origine pistoiese (Lanzi) nel 1727, Studiò all'Accademia di belle arti di Firenze con il pittore, collezionista [...] 1789, con incisioni di R. Earlom). Oltre a soggetti allegorici e mitologici, a episodi biblici e, a scene digenere, il C. eseguì 114) che, parlando di F. Hayman, lo dice "il miglior pittoredi storia del regno prima dell'arrivo di Cipriani", e più ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...