LATTANZIO da Rimini
Rossella Faraglia
Non è nota la data di nascita di questo pittore riminese, documentato per la prima volta nel marzo del 1492, quando è citato come aiuto di Giovanni Bellini nel [...] anche più tardi e a pittoridi ben altro calibro, come L di un fenomeno di "importazione" di dipinti da Venezia da parte di una committenza costituita di emigrati che si proponevano di accrescere la loro visibilità nei luoghi d'origine, in genere ...
Leggi Tutto
PALTRONIERI, Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive
Alessandra Imbellone
PALTRONIERI (Poltronieri), Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive. [...] alle figure», era quindi entrato alla scuola di Marc’Antonio Chiarini. Sotto la direzione di Chiarini, affermato scenografo e pittoredi architetture illusionistiche, maturò la sua formazione nella quadratura, genere che a Bologna si era affermato al ...
Leggi Tutto
FALCIATORE, Filippo. (Filippetto)
Daniela Postiglione
Nato a Napoli presumibilmente tra la fine dei sec. XVII e l'inizio del XVIII, non se ne conoscono gli estremi biografici anche se, attraverso le [...] Dante) durante la carestia del 1764.
In quelle di più antica data di queste scene digenere non compare "alcun tentativo di resa realistica, di puntualizzazione psicologica, di vera partecipazione alle qualità più intime dell'episodio illustrato ...
Leggi Tutto
PALIZZI, Nicola
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Nicola. – Figlio di Antonio e di Doralice del Greco, fratello di Giuseppe, Filippo e Francesco Paolo, nacque a Vasto, in Abruzzo, il 20 febbraio [...] critica, era contenuta la vera specificità della ricerca pittoricadi Nicola, differente soprattutto da quella del fratello Filippo, di Resina si consolidò, come dimostrano alcuni dipinti della Pinacoteca civica di Vasto nel genere della Veduta di ...
Leggi Tutto
GAROLI, Pietro Francesco
Paola Mercurelli Salari
Figlio di David, nacque a Torino nel 1638.
Nei documenti il cognome ricorre sia nella forma "Garoli" sia in quella "Garolli", mentre il nome è sempre [...] nel rispondere al duca Carlo Emanuele II che lo aveva incaricato di trovare valenti pittori cui far eseguire quadri digenere, indicava proprio nel G. un artista che "fa bene assai di prospettiva e paese mischio" invitando il duca ad andare a vedere ...
Leggi Tutto
FOSCHI
Daria Borghese
Famiglia dipittori marchigiani attivi tra Roma e le Marche nel sec. XVIII.
Il più noto è Francesco, nato ad Ancona nel 1716. Stando agli studi di Bonfrancesco e di Marietta Vinci [...] del pittore ad Ancona presso il paesaggista Francesco Antonozzi (Ricci, 1834, p. 422; Maggini, 1991, p. 719). Ed è in questo genere che realizzò le sue opere migliori, soprattutto marine con tempeste e burrasche, come dimostra un dipinto di paese ...
Leggi Tutto
CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] loro figli saranno pittori Gonsalvo, Gabriele ed Achille).
Intorno al 1809 entrò nello studio di W. Huber (noto di quella che fu chiamata la scuola di Posillipo. Spesso, ma soprattutto nei quadri di figure (ritratti, scene digenere, illustrazioni di ...
Leggi Tutto
LENZI, Michele
Francesca Franco
Nacque a Bagnoli Irpino, presso Avellino, il 7 luglio 1834, secondo dei cinque figli di Vincenzo e Maria Giuseppa D'Andrea.
Nonostante il parere contrario della famiglia, [...] natale, dove iniziò uno stretto rapporto di amicizia e di lavoro con il pittore calabrese Martelli, con il quale condivise di belle arti di Torino inviò sette disegni a fumo su ceramica con paesaggi e scene digenere e di costume fedeli al verismo di ...
Leggi Tutto
GIANI, Giovanni
Monica Vinardi
Nacque a Torino l'11 genn. 1866 da Giuseppe, pittore, e da Giuseppina Giani, figlia dell'impresario P. Giani, benefattore (ma non parente) di Giuseppe. Dal 1881 al 1886 [...] uno dei giovani artisti "di levatura più che dignitosa" la cui produzione pittorica traeva ispirazione "dalle tematiche e dai modi da poco affermatisi nella pittura d'area piemontese: il paesismo verista e la scena digenere moderna, o più raramente ...
Leggi Tutto
CONTI, Cosimo
Caterina Bon
Figlio di Benedetto e di Giulia Cecchi, nacque a Firenze il 28 ag. 1825. Studiò prima all'istituto degli scolopi, poi alle scuole commerciali, mentre la sua formazione artistica [...] ], n. 96).
Dal 1855 al 1875 esercitò solamente l'attività dipittoredi storia e digenere, esponendo quasi ogni anno qualche sua opera alla Società promotrice di belle arti di Firenze (vedi i cataloghi delle Promotrici fiorentine raccolti nell'Arch ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...