LIANI (Aliani, Liano, Liagno, Llano), Francesco
Manuela Gianandrea
Nacque a Borgo San Donnino, l'attuale Fidenza (Scarabelli Zunti, in Spinosa, 1975, p. 48 n. 3). Scarse sono le notizie sul L., la cui [...] seguito del parmense Clemente Ruta, chiamato a Napoli, come pittoredi corte, nel 1741.
Un precoce arrivo a Napoli ben di Gaspare Traversi, le cui opere di poco posteriori al 1750, cariche di umanità pietosa, di contenuto dolore, di scene digenere, ...
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INGANNI, Angelo
Monica Vinardi
Nacque a Brescia il 24 nov. 1807 da Giovanni Battista Bartolomeo, pittoredi prospettiva, e da Teresa Gobbini.
La sua produzione giovanile è poco nota; sino al 1830 svolse [...] Milano 1942; A. Scotti, Pittura digenere e pittura di cronaca, in Mostra dei maestri di Brera (1776-1859) (catal.), a cura di E. Bairati et al., Milano 1975, pp. 259-263; A. I. 1807-1880. Un pittore bresciano nella Milano romantica (catal., Brescia ...
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FERNANDI (Fernando, Ferrandi, Ferrando, Ferrante), Francesco, detto l'Imperiali
Adriana De Palma
Nacque a Milano nel 1677 (cfr. Clark, 1964, p. 233 n. 25) o nel 1679 (Pio, 1724), da Domenico e da Francesca [...] "con capre et altri animali" eseguito da uno "di due Pittori che tiene in casa il V.e Card.le digenere, animali e nature morte, nei quali è riscontrabile la matrice naturalistica di area settentrionale (cfr. i dipinti delle collezioni del conte di ...
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GHEDINA, Giuseppe
Flavio Vizzutti
Nacque a Cortina d'Ampezzo il 1° marzo 1825 da Gaetano, proprietario del rinomato albergo Aquila Nera, e da Maria Rosa Di Pol, primo di undici figli.
Grazie al benessere [...] affrescate con vigorose allegorie, gustose scene digenere locale e ritratti di personaggi illustri quali Raffaello, Dürer, Dante G. e con l'altro fratello Angelo. Fu soprattutto pittoredi paesaggi e animali della conca ampezzana, che interpretò con ...
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GIOVANNINI (Gioannini), Giacomo Antonio
Alessandra Ancilotto
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore specializzato nella quadratura attivo, tranne rare eccezioni, con il fratello [...] e i primi anni del secolo successivo, quando si deve porre il periodo di formazione dei Giovannini, il generepittorico della quadratura era largamente praticato anche al di fuori dell'ambito dei Galli Bibiena, dando luogo, specialmente nell'Italia ...
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POLAZZO, Francesco
Fabien Benuzzi
POLAZZO (Palazzo, Polazzi, Pollazzi), Francesco. – Nacque il 19 ottobre 1682 nella parrocchia di San Marziale a Venezia da Bernardo, ‘dipintore’, e da Rosanna, di cui [...] la metà degli anni Dieci sono alcune scene digenere dove Polazzo, affiancato da un tuttora ignoto pittoredi nature morte, si mostrò vicino al gusto di Giuseppe Maria Crespi e al filone dei ‘pittori della realtà’ (Ruggeri, 1986; De Rossi, 2004, pp ...
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LORENZONE, Tommaso Andrea
Francesca Franco
Nacque a Pancalieri, presso Torino, il 13 febbr. 1824 da Giovanni e da Maria Luciano.
Nel 1838 si iscrisse all'Accademia Albertina di Torino, dove seguì la [...] .
Dopo la Promotrice del 1859, dove presentò un quadro digenere, L'aura del mattino, il L. abbandonò l'attività Arch. stor. del Comune; Ritratto di papa Pio IX, 1870-78 circa, Senigallia, Museo Pio IX) e come pittoredi tematica sacra, campo in cui ...
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LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] dedicò anche alla pittura digenere, prediligendo dipinti di ispirazione domestica ambientati in un s., 225, 288; G. Martinelli Braglia, A. L. (1834-1914), un pittore nella Carpi tra Otto e Novecento, in Alfredo Bertesi e la società carpigiana del ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] mestieri.
Nella sua vasta e finora poco indagata produzione pittorica, che nel complesso si presenta piuttosto uniforme e finisce spesso per scadere nel bozzettismo e nella scena digenere, la predilezione per alcuni soggetti, tratti dal mondo degli ...
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CALAMELLI, Virgilio (detto Virgiliotto, alias Merchadett)
Giuseppe Liverani
Figlio di un figulo, Giovanni da Calamello (castello della Val d'Amone nella signoria di Faenza), appare la prima volta quale [...] il cui nome venne adottato ad indicare il generedi prodotto (Faenza = faïence)anche quando non eseguito …, Paris 1889, p. 6, tav. XII; G. Ballardini, Note intorno ai pittoridi faenze della seconda metà del Cinquecento, in Rass. d'arte, n.s., III ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...