BOCCACCIO, Giuseppe
Amalia Barigozzi Brini-Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Girolamo e Caterina Sporta, nacque a Colorno nel 1790 o1791. Pare che fin da bambino si esercitasse nello studio del disegno, [...] paesaggio. Nella sua attività pittorica, in genere, scelse come soggetti fiori e paesaggi, solo animati a volte da figurette romantiche del tutto subordinate all'ambiente naturale, secondo il gusto dell'epoca.
Anche come pittoredi teatro si dedicò ...
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CRESPI, Andrea
Graziella Martinelli
Di origine modenese, secondo l'attendibile testimonianza di fonti storiografiche coeve, nacque presumibilmente agli inizi del secolo XVIII; l'attività pittorica è [...] alla realizzazione di un vasto intervento pittorico, del quale non resta nulla, presso lo scomparso monastero di S. Orsola quadri "da sala" digenere biblico con Giuditta, Sisara, Loth e Agar;quattro ritratti ovali di membri della famiglia del duca ...
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DE MARTINI, Gaetano
Marina Picone Petrusa
Figlio di Girolamo e Pasqualina Gigli, nacque il 28 maggio 1840 a Benevento. Studiò nel collegio degli scolopi con la prospettiva di diventare ingegnere, secondo [...] storia antica viene rievocata nella sua dimensione quotidiana. Il D., si inseriva nel fortunato filone della pittura digenere affermatasi in Europa con il pittore inglese L. Alma Tadema e in Italia con D. Morelli, C. Miola, L. Bazzani, E. Forti. Nel ...
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GUZZARDI, Giuseppe
Francesca Franco
Nacque ad Adernò, oggi Adrano, in provincia di Catania, l'8 sett. 1845 da Francesco e Giuseppa Maria Piccione.
Dimostrata sin dalla giovinezza attitudine per il disegno, [...] , divenuto in seguito pittore. Negli anni successivi, con il Il genio del Progresso, rappresentante l'allegoria dell'elettricità, vinse il concorso bandito dalla Camera di commercio di Odessa per la decorazione di un soffitto di 121 m2 (Salomone ...
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CAVALLERI, Vittorio
Antonio Pandolfelli
Nacque a Torino il 16 febbr. 1860 da Gioacchino e da Felicita Angelino in una famiglia piccolo-borghese che lo avviò agli studi commerciali collocandolo poi come [...] nel 1901 e nel 1902. Alla Promotrice espose ancora nel 1920, nel '21, nel '22 e nel 1938.
Pittoredigenere, ritrattista e soprattutto apprezzato paesaggista, non gli furono negati notorietà e pubblici riconoscimenti. Nel 1890 venne nominato socio ...
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COSTA, Giovanni
Caterina Bon
Figlio di Giuseppe e Teresa Larco, nacque a Livorno il 12 0 18 maggio 1833. Iniziò gli studi artistici in questa città con G. Baldini, primo maestro di Fattori; passò in [...] i quadri di soggetto religioso, dedicandosi alternativamente al paesaggio e soprattutto a temi digenere, scene Il tempio votivo di S. Maria del Soccorso, Livorno 1980, p. 30, fig. 6; A. M. Comanducci, Diz. ill. dei pittori, disegnatori e incisori ...
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DETTI, Cesare Augusto
Giovanna Sapori
Nacque a Spoleto da Davide e Annunziata Vannini il 28 nov. 1847. Nel 1862 si trasferì a Roma e si iscrisse alla Accademia di S. Luca, dove fu allievo di Francesco [...] centrale del ministero dei Beni culturalì e ambientali a Roma (istituto S. Michele).
Prolifico pittoredi ritratti, di scene digenere in costume e di soggetti storici (Enrico III ricevuto dal doge Mocenigo a palazzo Foscari, Cesare Borgia, Galileo ...
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BROCCA, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Milano il 6 giugno 1803. Di famiglia facoltosa, dedita ai commerci, dopo il ginnasio frequentò, dal 1820, il liceo presso la scuola di S. Alessandro, ove ebbe [...] di P. Clavé y Roqué e di E. Landesio e si sottopose ad un rigoroso tirocinio, eseguendo studi di figura e di paesaggio e quindi rivolgendosi alla pittura digenere esposizioni di Brera 1852 della R. Accademia di Belle Arti in , in Storia di Milano, XV, ...
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CAPPELLETTI
Lello Moccia
Famiglia di ceramisti, attiva in Abruzzo nei secoli XVII-XIX, probabilmente originaria di Lanciano (Chieti). Vi appartenne Stefano che nel 1615 lasciò memoria autografa in Castelli [...] di Castelli, compilato nel 1743, come pittoredi maioliche; ebbe una produzione copiosa, anche se di livello mediocre. Non si conoscono sue opere firmate. Morì il 22 ott. 1767.
Gli vengono attribuite, per radicata tradizione, vedute digenere, di ...
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BORTOLUZZI, Pietro (dal 1898 circa Pieretto Bianco, per non essere confuso col suo omonimo Millo Bortoluzzi, pure pittore)
Anna Barricelli
Figlio di Ferdinando e di Francesca Podgornik, nacque a Trieste [...] , li definisce "piccoli quadretti digenere gonfiati fino ad assumere le proporzioni di gigantesche decorazioni"; due pannelli sono L'arte in tempo di guerra, in Natura ed arte, XLVIII (1914-15), p. 797;R. Strinati, Il pittore Pieretto Bianco, in Cat ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...