FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] tutta la sua carriera.
Più che realista, il F. fu essenzialmente pittoredigenere, e a differenza di molti suoi contemporanei napoletani preferì specializzarsi in quadri da cavalletto di contenuto secolare per collezionisti privati; il gusto per il ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] un so pare", ribadendo l'evidenza di un esercizio grafico improntato da una scelta di "genere". Gli ultimi tre lustri della vita padovana (tra questi, lo Scardeone) impegnano il C., pittore "excellentem" a realizzare due quadri da porre sulla parete ...
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PETRINI, Giuseppe Antonio
Edoardo Villata
– Nacque a Carona, nel Canton Ticino, il 23 ottobre 1677 da Marco Antonio e Lucia Casella.
Il padre, scultore, risulta già morto il 27 febbraio 1697, come si [...] possibile esserci spazio per la pur intrigante attribuzione di un dipinto digenere quale il Vecchio che si scalda al fuoco partic. P. Bensi, Aspetti della tecnica pittoricadi G.A. P.: il “Filosofo” dell’Accademia Ligustica di Genova, pp. 89-91; M. ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] Sassu, Giuseppe Migneco, Achille Funi e altri pittoridi vaglia.
L’ecletticità della preparazione, insieme con 1977 Le corna del diavolo (ibid.) valse a ribadire quanto il genere gli fosse congeniale.
All'apice del successo
Nello stesso 1977 mise ...
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LAMPI, Giovanni Battista
Roberto Pancheri
Nacque il 31 dic. 1751 a Romeno, piccolo villaggio del Trentino, all'epoca territorio del principato vescovile di Trento, quattordicesimo figlio di Matthias [...] il classicismo veronese rimanesse un punto di riferimento fondamentale nel genere sacro. L'11 aprile dello stesso anno gli nacque un terzo figlio, Vincenzo Melchiorre, che morirà dopo pochi mesi.
Nel 1779 il pittore soggiornò a Rovereto, dove eseguì ...
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FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] Perocco-Trevisan, 1986, pp. 16 s., 56, 65).
In La moglie di un pittore ingelosita (Como, coll. privata), esposto anch'esso a Brera nel 1873, rutilante pittura digeneredi M. Fortuny e dalle spettacolari ricostruzioni storiche di H. Makart e di E. ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] i suoi quadri; gli uni, spalleggiati dai maggiori pittori del momento, parlano in nome dell'ideale classico, gli altri non discutono ma accettano il genere e acquistano, sì che le opere "fatte di sua mano adornano le più nobili gallerie d'Italia ...
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COLONNA, Angelo Michele (Angelomichele, Michele)
Paolo Cassoli
Figlio di Giovanni e di una Caterina, nacque a Rovenna (frazione di Cernobbio), in provincia di Como, il 21 sett. 1604 (Guidicini, 1872; [...] ai balconcini e i ai ballatoi delle architetture dipinte; la maggior libertà dei ductus pittorico in queste macchiette "digenere" permette di scorgervi una ispirazione veneta (Feinblatt, 1979), richiami al Veronese (De Vito Battaglia, 1928), spunti ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] per la sua piccola statura. Il padre (morto nel 1744) era pittoredi scenari teatrali: nel suo studio il giovane C. apprese l'arte. appena allora questo generedi pittura. A quanto viene riferito, il C. iniziò dipingendo le antichità di Roma; e ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] ).
La tesi che Paolini sia stato pittoredi natura morta perché maestro di un generista di primissimo piano come Simone del Tintore (M pp. 318 n. 3, 350 n. 50); i soli dipinti digenere in cui la sua mano è ben riconoscibile, il Giovane con vassoio e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...