SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] del Van Eyck e persino ricopiandone gli angeli, sebbene atempera; un artista, chiamato Giorgio Inglese, di tecnica fiamminga che dal sec. XV i re di Castiglia furono molto amanti di pitture e di arazzi, ma tutti li superò Filippo II che fin dalla ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] i soliti schemi usando la tecnica dell'affresco e della tempera; e, portata da pittori occidentali, la pittura moderna, zivopis′, dedicata a soggetti profani, trattati per lo più con la tecnica a olio. Verso la fine del sec. XVII e il principio ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] questa potente attività artistica la pittura di iconi è una manifestazione interessante. Prestissimo l'arte cristiana d'Oriente aveva cominciato a dipingere immagini di santi su legno, tanto all'encausto come atemperaa imitazione dei ritratti così ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] erano state tolte dal proconsole romano: se la notizia fosse attendibile se ne dovrebbe dedurre che non erano pitturea fresco, ma atempera su tavola.
Nella Stoa Poikile erano appesi degli scudi di bronzo, bottino di guerra tolto ai Lacedemoni (425 ...
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Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] della pergamena rispetto al papiro, la possibilità di dipingere su questa non più soltanto disegni acquarellati, ma vere e proprie pittureatempera, favorite, tra l'altro, dal formato del c. e dal fatto che questo tipo di libro non richiedeva più ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] d'oltremonte è temperato dal sentimento italiano dello spazio (campate a pianta quadrata) e il pilastro a fascio è derivato 1450 giunge a Bologna il quadro colorito da Antonio e Bartolomeo Vivarini; e come la pittura si avviava a Venezia a forme più ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] del Quattrocento, per stabilire un proficuo rapporto tra pittura e setificio, il Bellini fornendo i disegni ai "il cui compito consisteva nel portare gli oggetti finiti alla tempera, a ripulire le canne da soffiatura e ad eseguire altri modesti ...
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pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni: p. su tavola, su...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...