GONIN, Francesco
Sabrina Spinazzè
Nacque a Torino il 16 nov. 1808 da Giovanni, di Luserna San Giovanni in provincia di Torino, e da Sara Castanier, ginevrina, entrambi di religione valdese.
Si formò [...] e allievo del G., nacque a Torino nel 1833. Si dedicò soprattutto alla pitturadigenere, con predilezione per le ricostruzioni settecentesche vicine alla produzione di Meissonier, dipingendo tele per le quali fu molto apprezzato grazie all'abilità ...
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PETRAZZI, Astolfo
Felice Mastrangelo
PETRAZZI, Astolfo. – Nacque a Siena il 20 novembre 1580 da Lazzaro di Giovan Francesco da Modena, di professione cappellaio, e da Lucrezia (Avanzati, 1987, p. 59).
Petrazzi [...] Mattias de’ Medici, datata 15 maggio 1630, in cui le doti del maestro nel campo della pitturadigenere sono esplicitamente apprezzate, tanto da essere ritenute superiori a quelle dell’artista più famoso in questo periodo in città: «Astolfo, pittore ...
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PIETRASANTA, Angelo
Rita Randolfi
– Nacque il 27 novembre 1834 a Codogno, all'epoca in provincia di Milano e oggi di Lodi, secondogenito di Luigi e di Margherita Gelmini.
La famiglia abitò insieme ai [...] , che nel 1861 aveva esposto a Firenze il Conte Lara (Roma, Galleria nazionale d’arte moderna), divenuto punto di riferimento imprescindibile per la pitturadigenere storico.
Dello stesso periodo è anche un altro bozzetto con la raffigurazione ...
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MALATESTA, Adeodato
Anna Chiara Fontana
Nacque a Modena il 14 maggio 1806 da Giuseppe, capitano delle guardie del duca Ercole III, e da Carlotta Montessori di Correggio. Terzo di undici figli, trascorse [...] formazione accademica, ma che aveva pure dato al suo naturale talento solide basi per affrontare anche la pitturadigenere, filone più adatto a soddisfare le nuove richieste e le più duttili esigenze del mutato mercato artistico ottocentesco ...
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BONITO, Giuseppe
Robert Enggass
Terzo dei dodici figli di Saverio e di Anastasia Grosso, nacque a Castellammare di Stabia e fu battezzato in quella cattedrale il 2 nov. 1707(docc. in Fastidio, 1897, [...] è stata finora trovata nessuna opera del B. documentata, o firmata, o citata dalle fonti, che possa essere considerata come pitturadigenere nel suo significato più stretto (per i ritratti, v. Bologna, 1954).
Questo non ha impedito alla critica, sin ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] ), i vecchicostretti a mendicare, il bisogno che induce alla disonestà (Ragazzi che giocano acarte)e così via. Nell'ambito della pitturadigenere, molto diffusa nel XVIII secolo, il C. si distingue per la sua sobrietà che non cede mai al pittoresco ...
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GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] collezionismo, oltre a essere un'importante testimonianza della notorietà del G. nel campo della pitturadigenere. Sempre per un privato, intorno alla metà degli anni Sessanta il G. eseguì il Trionfo della Verità sulla Menzogna (Padova, Museo civico ...
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MANTOVANI, Alessandro
Sara Parca
Nacque nel 1811 da Giacomo e da Rosa Reali a Ferrara, dove iniziò giovanissimo l'apprendistato come decoratore sotto la guida dell'ornatista e scenografo F. Migliari, [...] a Roma in una mostra organizzata dalla Società degli amatori e cultori in piazza del Popolo. Continuò a coltivare anche la pitturadigenere e di paesaggio con opere che, sempre nel 1846, espose nel suo studio in via Barberini 43. L'anno successivo ...
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MALERBA, Emilio, detto Gian Emilio
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 nov. 1878 dall'antiquario Maurizio e da Ermenegilda Vacchini (fu registrato con i nomi Emilio Giuseppe Giovanni e adottò quello [...] Femmina volgo (Darfo Boario Terme, collezione privata).
Nonostante il carattere aneddotico ancora vicino alla pitturadigenere, il dipinto mostrava l'interesse per una fisionomia oggettiva e penetrante; un taglio fotografico perentorio, ribadito ...
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PAGLIANO, Eleuterio
Eugenia Querci
PAGLIANO, Eleuterio. – Nacque a Casale Monferrato il 5 maggio 1826, quartogenito di Felice, medico, e di Angela Bonzanino.
Definito da Raffaello Barbiera (1905, p. [...] suonatrice in costume l’artista tornò più volte (Pinacoteca di Brera, 1994, pp. 525 s.).
Contemporaneamente alle opere di impegno civile, Pagliano si dedicò alla pitturadigenere gradita al mercato, distinguendosi per una tecnica finissima, come ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...