BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] . Più tardi, ammesso all'Accademia di Belle Arti, vi studiò disegno e pittura con Ignazio Hugford, avendo a compagno il B., o come li richiedeva il suo genere d'incisione, che egli rivestiva anche di colori, ove lo ritenesse opportuno, nel modo più ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] pubblicò una raccolta di Lettere capricciose, Venezia 1786, in cui tentava un generedi epistolografia divertente su Per la solenne distribuzione de' premi agli studiosi dipittura, scultura e architettura dell'Accademia Cleinentina, Bologna 1772 ...
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PADULA, Maria. – Nacque a Montemurro (Potenza) il 12 gennaio 1915 da una relazione fra Giuseppina Pascarelli, contadina, e un uomo la cui identità è rimasta ignota, il quale non volle riconoscerla. Accolta [...] a Van Gogh e Gauguin; tuttavia con il docente dipittura, Pietro Gaudenzi, non entrò in sintonia, tanto che, di artisti e intellettuali accomunati dall’attenzione alle problematiche sociali della terra lucana e del Mezzogiorno in genere ...
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LORENZO da Viterbo
Lucia Casellato
Nacque a Viterbo da Iacopo di Pietro Paolo, secondo quanto riferisce lo storico viterbese Niccolò della Tuccia nella sua Cronaca, redatta verso la metà del Quattrocento [...] aver potuto assumere il titolo di magister, riservato in genere ad artisti più maturi e 197-201, 205, 209, 216; S. Valtieri - E. Bentivoglio, Le pitturedi L. da V. nella cappella Mazzatosta a Viterbo, in Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] di umile condizione, se non addirittura diseredati e reietti; e trattò anche un generedi fantasia, di un'assidua formazione autodidattica perseguita fin dalla prima giovinezza, di preferenza con letture di poesia ed esercitandosi nella pittura ...
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BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato dipittura.
Il cognome [...] , quel che è rimasto dell'attività ritrattistica del B. rispecchia pienamente il genere cui più specialmente egli si dedicò a Mantova. Il Vasari cita una lunga serie di ritratti, oggi tutti spariti: Federico Barbarossa, il doge Barbarigo, Francesco e ...
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CIMA, Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Luigi Menegazzi
Forse figlio di Pietro, "cimatore" di panni, nacque a Conegliano nel 1459 o '60: nel 1473 risulta tra le persone tenute a pagare le [...] severe architetture (pala del duomo di Conegliano), ma quando esce all'aperto la sua pittura è poesia e musica insieme; il si pone il problema dei, rapporti con Giorgione che in genere la critica ha risolto semplicisticamente trasferendo il C. dalla ...
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CASCELLA, Basilio
Silvana Palmerio
Nacque a Pescara il 1° ott. 1860 da Francesco Paolo, sarto, e da Marianna Siciliano. Passò la prima infanzia ad Ortona a Mare. Quindicenne si recò a Roma e, per interessamento [...] capacità, lo avviò alla pittura (come disse il C. stesso in una conferenza alla Famiglia abruzzese-molisana di Roma il 27 apr. ma di breve durata; tra la prima e la seconda serie del 1905, furono pubblicati solo dieci numeri: "unica del genere in ...
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BALLA, Giacomo
Maurizio Calvesi
Nacque a Torino il 18 luglio 1871. Temperamento indipendente, sicuro di sé, studiò pittura da autodidatta, ed ancora molto giovane, nel 1893, venne a stabilirsi a Roma, [...] alla lettera nel notissimo dipinto Cagnetta al guinzaglio (coll.gen. A. Conger Goodyear, New York), dove il pp. 27 s.; ibid., pp.63-74 (ill.); E. Colla, Pittura e scultura astratta di G. B., in Arti visive,settembre-ottobre 1952; Futur Balla 1912-20, ...
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ANGELO di Michele, detto il Montorsoli (in religione Giovanni Angelo)
Stefano Bottari
Nacque a Montorsoli (Firenze) nel 1507, e fece il tirocinio, attento principalmente alle forme di Iacopo Sansovino, [...] le opere del genere prendono posto tra le più alte di questo momento. Quella di Orione sorge su un Buonarroti, Le Lettere... a cura di G. Milanesi, Firenze 1875, passim; G. P. Lomazzo, Trattato dell'Arte della pittura, scultura ed architettura, Roma ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...