BUGATTI, Carlo
Luciano Caramel
Nacque a Milano il 16 febbraio 1856 da Giovanni Luigi, curiosa figura di studioso di architettura e di scienza, nonché scultore, e da Amalia Salvioni. Frequentò l'Accademia [...] del gusto giapponese, allora assai diffuso, e in genere un'intonazione esotica, sia pur liberissima e difficilmente precisabile dedicò negli ultimi anni alla pittura (nel 1910 espose un ritratto al Salon de la Société nationale di Parigi), oltre che a ...
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CAPELLA (Cappella), Francesco, detto il Daggiù o Dagiù
Amalia Barigozzi Brini
Nacque a Venezia nel 1711 (Vaccher). Il cognome, che risulta dagli atti ufficiali, è stato spesso confuso con il soprannome. [...] veneziani e nel 1756 è aggregato alla Accademia veneziana dipittura come pittore figurista. Iniziò certamente a lavorare col perché in genere egli viene fatalmente ad assumere un carattere più provinciale. Si attenuano i contrasti di luce ed ombra ...
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BASCHENIS, Evaristo
Luigi Angelini
Figlio di Pietro, nacque a Bergamo il 4 dic. 1617, studiò per diventare sacerdote, e contemporaneamente, per tradizione familiare, si dedicò al disegno e alla pittura. [...] originale, ma raggiungono il livello dell'opera d'arte.
È naturale che, affermatosi attraverso le operev del B. questo genere originale di nature morte con tappeti, drappi, strumenti musicali e diffusasi la loro conoscenza, sorgesse la richiesta ...
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ARIENTI, Carlo
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque il 21 luglio 1801 ad Arcore da Bernardo, direttore botanico dei giardini di Mantova: bambino autodidatta, copiò in disegni gli affreschi del Palazzo [...] Pacetti, vivendo di una modesta pensione e dei proventi di numerosissimi disegni di ogni genere per negozianti . 137154; A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte, Torino 1893, pp. 64-67; E. Somaré, Storia della pittura italiana dell'800, Milano 1928 ...
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ANDERLONI, Pietro
Alfredo Petrucci
Fratello di Faustino ed ultimo dei sette figli di Giov. Battista. Nacque il 12 ott. 1785 nella patema dimora di campagna di S. Eufemia presso Brescia. Anche lui, come [...] e della pittura con quello dell'incisione in rame. Dei suoi inizi d'incisore sono alcune tavole dell'Aneurisma di Antonio avrebbe portato anche nell'incisione "a taglio regolare". In siffatto genere d'incisione l'A. si perfezionò quindi a Mdano, dove ...
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ABBATINI, Guido Ubaldo
Carla Faldi Guglielmi
Nacque a Città di Castello nel 1600. A Roma verso il 1623, fu per breve tempo allievo di G. Cesari, detto il Cavalier d'Arpino; successivamente, fin dai [...] le decorazioni dipittura nella cappella Raimondi in S. Pietro in Montorio (circa 1650),quelle di stucchi e pitture nella cappella Pio sec. XVIII. In tal generedi fastosi apparati decorativi gli affreschi della sagrestia di S. Spirito in Sassia ( ...
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ARMENISE, Raffaele
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Bari il 20 marzo 1852. Vinta una borsa di studio della sua provincia di sessanta lire mensili, passò a Napoli alla scuola di G. Ruo e di D. Morelli. [...] Torneo,la Corrida,il Circo e il Carro di Tespi nella cupola del teatro Petruzzelli della sua battesimo.Provetto artigiano della pittura, disegnatore rapido ed vasti, ma, passata la moda del genere aneddotico, sopravvisse alla sua non durabile fama ...
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ALBERTONI, Giovanni
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Scultore, nato a Varallo Sesia il 28 nov. 1806. Iniziò gli studi a Varallo con il pittore G. Avondo, ed in seguito fu a Milano, fino al 1829, frequentando i corsi di Brera, poi [...] incoraggiamento alle Belle Arti a Varallo e numerosi ritratti di personaggi di casa Savoia. La sua opera ha carattere di sobria compostezza, di misurato gusto accademico.
Bibl.: A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte 1842-1891 (Catal. cronografico ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] . 272), ciò che comportava la preliminare rimozione della pitturadi Giovanni Battista.
La decisione non ebbe effetto (probabilmente Andrea in genere consentiva l'accordo tra tematica sacra e profana; Vasari parla della tela come di una "storia di ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] che furono scritte dal B. per lo più per disimpegnarsi da richieste o proposte di vario genere (il Varchi gli proponeva il quesito della superiorità della scultura o della pittura, "dispute", risponde il B., che è meglio "lasciare", perché "vi va più ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...