DANESI
Marina Miraglia
Famiglia attiva a Roma dagli inizi dell'Ottocento nel campo della riproduzione, in particolare fotografica.
Michele, nato a Napoli nel 1809, ben presto si trasferì a Roma dove [...] sig. Danesi una incontrastabile superiorità sugli altri di simile genere".
A partire da questo periodo, come Aldobrandine i paesaggi con scene dell'Odissea e le altre pitture murali antiche conservate nella Biblioteca Vaticana e nei Musei pontifici, ...
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FANTI, Erminio
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Parma il 16 genn. 1821 da Ferdinando e da Angela Bonini. Si formò all'Accademia parmense di belle arti dove fu allievo del paesaggista e scenografo Giuseppe [...] 1852, il F. mantenne l'incarico di professore aggiunto non facente parte della sezione dìpittura (Parma, Arch. d. Accademia, Copialettere, di Soragna); in quest'ultima compare anche il figlio Enrico (Allegri Tassoni, 1984, p. 560).
Accanto al genere ...
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CHARLIER, Giovanni (detto Giovanni Francese, Giovanni di Francia)
Mauro Natale
Se ne ignorano la data e il luogo di nascita, sebbene la prima menzione documentaria, un testamento da lui redatto in Venezia [...] pittore un ruolo di specialista in Venezia in questo generedi produzione, la conoscenza 91; A. Venturi, Un quadro di Giovanni di Francia, in L'Arte, XI (1908), pp. 138-139; M. Salmi, Appunti per la storia della pittura in Puglia,ibid., XXII (1919), ...
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BEDOLI, Girolamo, detto il Mazzola
Evelina Borea
Nacque a Parma verso il 1500, da famiglia originaria di Viadana (Mantova) e assunse il, cognome di Mazzola per la parentela acquisita, sposandone nel [...] commissione, resta pertanto oscuro, mancando notizie di qualsiasi genere. Osservandosi che la pala della Concezione Cadioli, Descrizione delle Pitture... di Mantova, Mantova 1763, passim; Parma, Museo di Antich., R. Baistrocchi, Guida di Parma, ms. ...
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CAPPONI, Alessandro Gregorio
Armando Petrucci
Ultimo rappresentante del ramo romano della famiglia, nacque a Roma il 12 marzo 1683 da Francesco Ferdinando, da cui ereditò il titolo di marchese e una [...] . 5-7), di cui riuscì ad impossessarsi, l'interesse per gli oggetti di scavo divenne in lui prevalente sugli altri per la pittura o per l'incisione 1734 condusse scavi nei pressi di S. Sisto vecchio, ricavandone materiale d'ogni genere; fra il 1743 ed ...
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DEL PO, Giacomo
Donald Rabiner
Figlio del pittore e incisore Pietro e di Porsia Compagna, nacque a Roma il 29 dicembre 1652. Probabilmente si formò nello studio del padre (il De Dominici [1743] in maniera [...] completato queste fredde pitturedi gusto romano, il D. cominciò a subire l'influsso di L. Giordano, già evidente nella Peste di Sorrento (1687 e Montemileto, ma le sole opere di questo genere conservate sono tre soffitti affrescati nel palazzo ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] S. Domenico e S. Caterina da Siena; di questa pittura da esterno, un unicum nella produzione dell'artista di palazzo Tasso. Questa personale riflessione sul ruolo indipendente della quadratura lo pone tra i coscienti innovatori seicenteschi del genere ...
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GRAZIOLI, Pietro (Pietro da Salò)
Lorenzo Finocchi Ghersi
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Lorenzo, attivo a Venezia a partire dal quarto decennio del XVI secolo. Originario [...] plasticità dell'intaglio tradisce l'abilità del G. in questo generedi lavori, entrambe le figure a tutto tondo che gli spettano ogni obbligo per la doratura e la pittura dell'insieme, ribadendo, di fatto, la sua professionalità nella scultura ...
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FRESCHI (David), Tommaso de'
Roberto Zago
Figlio primogenito di Giovanni David di Tommaso e di Elisabetta Pencina di Domenico, nacque a Venezia nella contrada di S. Biagio il 2 febbr. 1453. Il nome [...] Memoriedella famiglia…, eccezionale nel suo genere, redatto con il carattere del libro di casa, in latino e in . of California at Los Angeles, 1985; P. Fortini Brown, La pittura nell'età di Carpaccio. I grandi cicli narrativi, Venezia 1992, pp. 27, 38 ...
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CANISTRIS, Opicino de
Hans Jürgen Becker
Fino a tempi recenti quasi nulla si sapeva della vita e dell'importanza del Canistris. Soltanto dopo il 1927, quando F. Gianani poteva identificarlo con l'autore [...] Liber de laudibus civitatis Ticinensis fa parte del genere delle celebrazioni di città diffuso nel tardo Medioevo (fu pubbl. Castelnuovo, Un pittore italiano alla corte di Avignone. Matteo Giovannetti e la pittura in Provenza nel secolo XIV, Torino ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...