GALLINA, Ludovico
Ebe Antetomaso
Nacque a Brescia il 25 ag. 1752, quinto figlio di Giacomo Antonio e di Oliva Tamagna. Di famiglia molto modesta, il G. in giovanissima età, grazie alla raccomandazione [...] la struttura compositiva assume caratteri sempre più scenografici e teatrali.
Oltre alla pitturadi carattere sacro il G. si dedicò alla ritrattistica, divenendo uno dei più ricercati rappresentanti del genere. Tra il 1776 e il 1780 eseguì i ritratti ...
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GIANNETTI (Giannetto), Filippo
Gaetano Bongiovanni
Nacque "nella terra di Savoca […] distante 24 miglia dalla città di Messina" nel 1630 (Susinno, p. 172) o nel 1640, secondo un'altra fonte (Grosso [...] con dipinti di pittori messinesi, italiani e stranieri, vi erano due opere digenere del G. catal.), Napoli 1994, pp. 27, 158 s.; T. Pugliatti, La scultura e la pittura a Messina nei secoli XVI e XVII, in Messina. Il ritorno della memoria, Palermo ...
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LIANI (Aliani, Liano, Liagno, Llano), Francesco
Manuela Gianandrea
Nacque a Borgo San Donnino, l'attuale Fidenza (Scarabelli Zunti, in Spinosa, 1975, p. 48 n. 3). Scarse sono le notizie sul L., la cui [...] di Gaspare Traversi, le cui opere di poco posteriori al 1750, cariche di umanità pietosa, di contenuto dolore, di scene digenere . Cirillo - G. Godi, Apporti al catalogo e alla storia della pittura parmense del '700, in Parma nell'arte, XI (1979), p. ...
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FERNANDI (Fernando, Ferrandi, Ferrando, Ferrante), Francesco, detto l'Imperiali
Adriana De Palma
Nacque a Milano nel 1677 (cfr. Clark, 1964, p. 233 n. 25) o nel 1679 (Pio, 1724), da Domenico e da Francesca [...] identificabile per l'esistenza di numerose tele, spesso considerate autografe, di medesimo soggetto (cfr. La pittura in Italia..., 1990, p. 714).
Soprattutto nei primi anni romani il F. realizzò numerosi dipinti digenere, animali e nature morte ...
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GHEDINA, Giuseppe
Flavio Vizzutti
Nacque a Cortina d'Ampezzo il 1° marzo 1825 da Gaetano, proprietario del rinomato albergo Aquila Nera, e da Maria Rosa Di Pol, primo di undici figli.
Grazie al benessere [...] di Elia nel deserto.
Nell'illustrazione delle vicende della martire, il G., memore della pitturadi Raffaello e di Paolo affrescate con vigorose allegorie, gustose scene digenere locale e ritratti di personaggi illustri quali Raffaello, Dürer, Dante ...
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CHIERICI, Alfonso
M. Antonietta Scarpati
Fratello del paletnologo Gaetano, nacque a Reggio Emilia da Nicola, usciere capo del comune, e Laura Gallinari, nella parr. di S. Zenone, il 9 genn. 1816. Iniziati [...] .
Si aggiungono, nel corso del 1847, soggetti digenere (Il cappuccino alla ruota del monastero,Lo scaldatoio dei in Un santuario e una città, Reggio Emilia 1974, p. 42; Storia della pittura ital. dell'800, Milano 1975, I, p. 87; III, p. 210; ...
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POLAZZO, Francesco
Fabien Benuzzi
POLAZZO (Palazzo, Polazzi, Pollazzi), Francesco. – Nacque il 19 ottobre 1682 nella parrocchia di San Marziale a Venezia da Bernardo, ‘dipintore’, e da Rosanna, di cui [...] digenere dove Polazzo, affiancato da un tuttora ignoto pittore di nature morte, si mostrò vicino al gusto di Giuseppe laguna non furono numerose, come già deplorava Zanetti (Della pittura veneziana, cit.); tra i suoi lavori pubblici veneziani si ...
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LORENZONE, Tommaso Andrea
Francesca Franco
Nacque a Pancalieri, presso Torino, il 13 febbr. 1824 da Giovanni e da Maria Luciano.
Nel 1838 si iscrisse all'Accademia Albertina di Torino, dove seguì la [...] la Promotrice del 1859, dove presentò un quadro digenere, L'aura del mattino, il L. abbandonò s., 60 s., 122 s., 138, 141 s., 297, 337-339, 346-348, 351, 357-359; La pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1991, I, pp. 67, 69, 73, 86; II, pp. 887 s.; ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] spesso per scadere nel bozzettismo e nella scena digenere, la predilezione per alcuni soggetti, tratti dal me stesso, Catania 1932, pp. 90-94; E. Maganuco, Ottocento catanese. La pittura, in Catania. Rivista del Comune, V (1933), 6, pp. 280-282, ...
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FANCELLI, Petronio
Vincernza Maugeri
Figlio di Gaetano, suonatore di violoncello (Crespi, 1769), nacque a Bologna, probabilmente nel 1737 dato che il necrologio dell'Accademia Clementina lo dice morto [...] , ibid., c. 399).
Il F. scelse dunque di operare nel genere della quadratura e dell'ornato, che si era sviluppato emiliano. La pittura. L'Accademia Clementina (catal.), Bologna 1979, p. 223; Architettura scenografica pitturadi paesaggio, ibid., ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...