Pittore (Anversa 1599 - Londra 1641). Figlio di un ricco mercante, a dieci anni entrò nella bottega del pittore H. van Baelen, e già a diciassette anni aveva un suo studio. Risalgono a questo primo periodo [...] Nei quadri di storia accolse le più varie suggestioni, dalla pittura veneta (Susanna e i vecchioni, 1621-22, Monaco, Alte e del contrasto luministico. L'incontro con la borghesia fiamminga mutò di nuovo il carattere dei suoi ritratti, che divenne ...
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Pittore (Siviglia 1618 - ivi 1682). Massimo artista del barocco religioso, nelle sue opere rivelò una ricchezza nella pennellata e una padronanza tecnica notevoli, tutti elementi volti alla costituzione [...] mai l'Andalusia, ma poté conoscere bene e studiare, nelle ricche collezioni della sua città natale, la pittura veneziana e fiamminga, che furono decisive nell'avviarlo al suo colorito morbido e chiaroscurato. Divenuto famoso, ebbe molte committenze ...
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Pittore (Meersburg, Lago di Costanza, 1400 circa - Colonia 1451). Fu il massimo rappresentante del tardo gotico renano. Tra le sue opere più note, la Natività (Monaco, Alte Pinakotek) e il Giudizio Universale, [...] scuola di Ulma (L. Moser); il prevalente accento fiammingo delle prime opere ha fatto pensare a un suo divenne uno degli artisti più celebri). Inoltre L. ebbe conoscenza della pittura italiana - di Stefano da Verona, di Pisanello e dei lombardi - ...
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Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico [...] di approfondire la conoscenza dell'arte primitiva tedesca e fiamminga. A Francoforte, nel 1809, maturò la sua poetica al Lukasbund (1812), l'ammirazione per Giotto, per la pittura del Quattrocento e per Raffaello, furono stimoli per un impegno ...
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Miniatore (Exeter 1547 circa - Londra 1619). Formatosi come orafo, diede i disegni per il secondo sigillo della regina Elisabetta, della quale si disse egli stesso aurifaber, sculptor et celebris illuminator. [...] H. Holbein il Giovane, seguì, nella tecnica, la scuola fiamminga che ebbe modo di conoscere attraverso L. Teerlinc. La sua , permeato di sottile e aristocratica malinconia, vicino alla pittura di corte di E. Clouet e alla eleganza emblematica ...
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Commerciante e amatore d'arte (Francoforte sul Meno 1728 - ivi 1816). Raccolse una cospicua collezione di dipinti, disegni e stampe, che legò alla città natale con la sua casa e un lascito di 1.200.000 [...] e acquisti, è stato poi sistemato in una nuova sede museale (costruita da O. Sommer, 1874-78; ampliata nel 1959-63), notevole per le collezioni di pittura tedesca, fiamminga e italiana dei secc. 14º-19º, per gli impressionisti e gli espressionisti. ...
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Pittore (Gmünd 1480 circa - Pforzheim 1526), attivo tra Francoforte e Stoccarda; fu giustiziato per aver preso parte alla rivolta dei contadini. La sua arte espressiva e tormentata risente degli influssi [...] di M. Grünewald e della pittura veneta e fiamminga. Eseguì l'altare di S. Caterina per la chiesa di Schwaigern, 1510; l'altare per S. Maria a Herrenberg, 1519 (Stoccarda, Staatsgalerie); gli affreschi del convento dei carmelitani a Francoforte, quasi ...
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Pittore (Košice 1628 - Vienna 1679). Dipinse per le corti e le chiese di Augusta, Monaco e Vienna risentendo, oltre che del prevalente influsso della pittura veneziana dei secc. 16º e 17º (nel 1660 era [...] a Venezia), dell'arte fiamminga e francese. ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] 1450 circa, rivela un maestro non inferiore al contemporaneo fiammingo Ruggero van der Weyden e fornisce la prova che la pittura olandese non ebbe uno sviluppo tardivo in rapporto a quella fiamminga. Se nell'aspetto è meno fulgida, possiede qualità ...
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MINIATURA
Paolo D'ANCONA
Giulio Carlo ARGAN
Ernst KUHNEL
. È l'arte di dipingere in piccole proporzioni con colori all'acquerello su carta, pergamena, avorio, ecc. La parola deriva da minium, il colore [...] di voler raggiungere a ogni costo i grandi effetti della pittura. Negli anni che seguono, fino al terzo decennio del del tempo, ad altri cimelî per lo più d'ispirazione francese o fiamminga (v. il Libro d'ore della regina Juana Henríquez, madre di ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...