PACHER, Michael
Giorgio Bonsanti
PACHER, Michael. – Nacque presumibilmente a Brunico/Bruneck intorno al 1435.
Non esiste documentazione su luogo e data di nascita; si sa però da numerosi documenti (un [...] particolare le incisioni del Maestro E.S., e fiamminga, in maniera difficilmente precisabile (Hugo van der primi anni Ottanta sembra verosimile collocare il capolavoro di Pacher nella pittura, l’altare dei Padri della Chiesa già nella chiesa del ...
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domenicani
Innocenzo Venchi
I rapporti dei frati predicatori con D. sono compresi in un arco storico di sette secoli, e interessano sia le relazioni con D. e la famiglia Alighieri e la situazione storico-spirituale [...] ispiratori fino alla fedele imitazione o commento.
Nella pittura si riscontra un certo parallelismo rappresentativo nelle due -Comité ", e segretario lo stesso Molkenboer.
Mentre i fiamminghi primeggiano per le pubblicazioni, in Italia i più rinomati ...
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VALENTI GONZAGA, Silvio
David Armando
– Nacque a Mantova il 1° marzo 1690, secondogenito del marchese Carlo, che fu ambasciatore ducale a Venezia, e di Barbara Andreasi.
Iniziò gli studi presso i gesuiti [...] Gaetano Bottari, che gli dedicò la sua Raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura (Roma 1754), ma si oppose nel 1758 Annibale Carracci, Andrea Mantegna) ma anche delle scuole fiamminga (Rembrandt, Antoon van Dyck, Gaspar van Wittel), ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] di alunnato di cinque anni presso lo scultore di origine fiamminga Niccolò d'Arras, uno dei più accreditati dell'epoca estranee anche declinazioni naturalistiche che risentono degli influssi della pittura coeva dei Carracci (Nava Cellini, 1969, p. ...
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VANNUCCI, Pietro detto il Perugino
Cecilia Martelli
– Nacque a Castel (oggi Città) della Pieve da Cristoforo di Pietro Vannucci e da Lucia di Giacomo di Nunzio Betti in una data imprecisata intorno al [...] è documentato a Perugia, dove ricevette pagamenti dal Comune per alcune pitture nel palazzo dei Priori, oggi perdute. A questo momento risalgono i fra le ascendenze di Hans Memling e dei fiamminghi e la nuova impostazione frontale della figura con ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] pp. 63-75; V. Martinelli, Un "modello di creta" di F. Fiammingo, in Commentari, XIII (1962), 2, pp. 113-120; A. Mezzetti, in L'ideale classico del Seicento in Italia e la pittura di paesaggio (catal.), Bologna 1962, pp. 361-371 (con bibliografia); A ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] o di chiarire, attraverso il paragone di realtà e pittura, i significati iconografici e simbolici di ritratti e scene varie consulenza scientifica di Paul Haesaerts, uno studioso d'arte fiamminga formatosi con H. Wölfflin, che esordì con quest'opera ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] affini a quelle di Tommasi compaiono in un nucleo di pitture mitologiche tra cui Adone scopre Venere dormiente e Venere e Vulcano Gius. Ebreo venduto dai Fratelli opera di scuola fiamminga e parte della Boscareccia dipinta da Andrea Lucatelli" ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] di diversi monasteri inglesi e irlandesi, spagnoli, fiamminghi e francesi. Nel frattempo divenne priore dell'Ordine adornano l'architettura", il C. include capitoli sulla pittura e scultura, sulla prospettiva, sulla fisionomia, sulla musica ...
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MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] cui il michelangiolismo delle forme e l'acribia fiamminga nella descrizione dei dettagli di sfondo si des dessins) lavori finiti piuttosto che preparatori a una traduzione in pittura.
Nell'agosto del 1570 il M. affittò una nuova bottega nell ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...