MANTEGNA, Andrea
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore padovano, nato nel 1431, probabilmente a Isola di Carturo, allora in territorio di Vicenza, morto a Mantova il 13 settembre 1506. Fu l'iniziatore [...] Maria di Madrid, il Cristo nell'Orto di Londra e altre pitture condotte con tecnica quasi da miniatore. Non inutile dimora, se proprio per mano di un veneto, della più astratta metafisica lineare.
E naturalmente si citano appena altre opere insigni: ...
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Pittore e poeta fiorentino, nato il 17 novembre 1503, morto il 23 novembre 1563; figliolo di Cosimo di Mariano, d'una famiglia oriunda da San Gimignano trasferitasi in Firenze. Alcuni scrittori dànno al [...] della sua intensità e perfezione attinge la lirica e diviene arte. La pittura, nel B., tende al rilievo e alla sodezza della scultura; le fu peraltro elevata da lui ad un'eccezione tutta metafisica e platonica, giusta l'atmosfera spirituale che la ...
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SCHIFANO, Mario
Rosalba Zuccaro
Pittore italiano, nato a Homs (Libia) il 20 settembre 1934. Nel dopoguerra si trasferì a Roma con la famiglia; presto abbandonò la scuola per lavorare come garzone e, [...] , Londra, 1989; Roma anni '60, Al di là della pittura, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1990; ecc.
Dopo un tirocinio nell fermenti e in particolare la corrente variamente denominata ''neo-metafisica'', ''Scuola di Piazza del Popolo'', ecc.: nel 1960 ...
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Pittore belga, nato ad Antheit presso Huy, Liegi, il 23 settembre 1897. Compiuti studi classici, si iscrive all'Académie des Beaux-Arts di Bruxelles dove segue dapprima corsi di architettura e poi di pittura [...] relative al Surrealismo. Tra il 1950 e il 1962 insegna pittura all'Ecole Nationale Supérieure d'architecture et des arts décoratifs de ne formula una propria visione, permeata della spazialità metafisica di De Chirico. In un immaginario con ...
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VERONESI, Luigi
Giovanna Casadei
Pittore, grafico, fotografo, scenografo, nato a Milano il 28 maggio 1908. Tra i più significativi esponenti dell'astrattismo italiano, V. muove le sue prime esperienze [...] della pittura e dell'incisione da un modesto maestro, ma più stimolanti sono i rapporti con R. Giolli e il gruppo di intellettuali che darà poi vita alla rivista Poligono. Evidenti sono ancora, per la sua formazione, i richiami alla metafisica e ...
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Pittore, nato a Bologna il 16 agosto 1556, morto ivi il 15 luglio 1629. È uno dei più tardi e interessanti rappresentanti del manierismo. Dovette formarsi specialmente sul Tibaldi, dal quale sembra anche [...] è tuttavia qualcosa di più che un semplice accademico. La sua pittura influì persino sulle opere giovanili di Annibale Carracci; più tardi, nel , bene in accordo con la natura un po' metafisica del pittore. La tecnica dell'affresco vi è condotta ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] pratiche per dare il senso della profondità nella pittura, ma che presto diviene una precisa tecnica fisiche in forma matematica ci saranno praticamente sempre princìpi di natura metafisica e teologica, da Cartesio e Keplero a Leibniz e Newton ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] gli aspetti della scienza aristotelica, salvo la metafisica, sostituita dalle dottrine proprie della setta. Il .C., il Gu Hua Pin Lu, ovvero "Note sulla classificazione delle antiche pitture", si può constatare come fra i 'sei principi' (liu fa) che ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] ', vale a dire di quei paradisi splendenti di luminosità metafisica cui si accede per un atto di fede, spezzando , Oxford 1938, pp. 681-715; U. Monneret de Villard, Le pitture musulmane al soffitto della Cappella Palatina in Palermo, Roma 1950; M.T. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] e si perfezionarono nella pratica del disegno, della pittura, dell'incisione, della scultura e dell'architettura. di Aristotele ‒ si studia la fisica; i teologi o i metafisici rispondono rispettivamente sì e no; il matematico risponde no a entrambe ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...