Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] . Di qui gli esiti radicalmente pessimistici della concezione metafisica schopenhaueriana. L'unica soluzione offerta all'uomo per liberarsi queste idee si realizzano soltanto nell'esperienza artistica (pittura, scultura, poesia), che, in quanto forma ...
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Poeta e romanziere statunitense (Niles, Ohio, 1911 - Palo Alto 1972). Gli scritti di P., caratterizzati da una completa libertà di forma, comprendono generi diversi, come la satira, la poesia metafisica [...] trad. it. 1955; See you in the morning, 1948, trad. it. 1950); la poesia concreta di Sleepers awake (1946); il disegno e la pittura (They keep riding down all the time e Pictures of life and death, 1947); le poesie in prosa di Panels for the walls of ...
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Architetto italiano (Roma 1901 - ivi 1989). Studiò a Torino e a Roma, dove fu in contatto con O. Giovannoni, A. Brasini e M. Piacentini; ebbe rapporti anche con M. Ridolfi e M. De Renzi. Notevoli alcuni [...] . Colpito dalle leggi razziali, riprese la sua attività dopo il 1945: complesso intensivo di via Tembien a Roma (1949-54), tempio israelitico di Livorno (1960-62). Si dedicò anche alla pittura con modi vicini alla metafisica dechirichiana. ...
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Pittore tedesco (Amburgo 1901 - Monaco 1965). Si formò all'accademia di Amburgo. Pur collegandosi alla metafisica di De Chirico e al surrealismo, svolse una ricerca isolata, approdando a una sorta di realismo [...] magico: un'atmosfera onirica, che affonda le sue radici nella pittura romantica tedesca, scaturisce da figure corpose e rese nei particolari, inserite in uno spazio spesso sconfinato. Considerato dal nazismo artista degenerato, solo dopo il 1945 poté ...
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Pittore, scultore, grafico (Bucarest 1910 - ivi 1984). Formatosi all'accademia di belle arti di Bucarest e all'accademia di Romania di Roma, dal 1940 ha insegnato all'istituto d'arte di Bucarest. Passato [...] scultura, caratterizzata da un denso pittoricismo e simbolismo, alla pittura, M. si è dedicato in particolare al paesaggio, cogliendo nei dati reali forme pure ed essenziali; le sue composizioni sono immerse in una sorta di atmosfera "metafisica". ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] 1928), Antony Caro (n. 1924).
In questi ultimi anni la pittura astratta ha acquistato nuovi adepti, ma essa non si va sviluppando sulla I poeti appartenenti alla cosiddetta "scuola neo-metafisica", sviluppatasi nel primo dopoguerra sotto l'influsso ...
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NIGRO, Mario
Alexandra Andresen
Pittore, nato a Pistoia il 28 giugno 1917, morto a Livorno l'11 agosto 1992. Avviato giovanissimo agli studi musicali, poi interrotti nel 1929, si laureò presso l'università [...] per l'Arte Concreta. Dal 1958, deciso a dedicarsi esclusivamente alla pittura, si stabilì a Milano. Invitato, nel 1951 e nel 1952, ai Autore di diversi scritti teorici (Spazio Totale, 1954; Metafisica del colore, 1975), nel 1963 ottenne il primo ...
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MELLI, Roberto
Corrado MALTESE
Pittore, scultore, scrittore d'arte, nato a Ferrara nel 1885. Vive a Roma dal 1920. Cominciò a scolpire cercando di svolgere certe ricerche plastico-luministiche di U. [...] qualche scritto. Da queste esperienze è nata via via una pittura straordinariamente coerente e proba, basata su una concezione sommessamente plastica della forma e su una concezione "metafisica" (e non prismatica o tonale) del colore (nature morte ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] Abhidhamma-piṭaka (sanscr. Abhidharma-pio) "il canestro della metafisica". Ciascun piṭaka è distinto in molte parti, alla lor quello di Ajanta. Tranne alcune parti d'età più remota, le pitture delle pareti e dei soffitti risalgono ai secoli VI e VII. ...
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SCENOGRAFIA
Valerio MARIANI
Virgilio MARCHI
r.
. Il termine trova la sua giustificazione nel disegno in prospettiva d'una architettura: viene, infatti, dall'antichità e dal Rinascimento usato come [...] la casa di Abramo, aperta verso il pubblico (uso comune nelle pitture di "interno" dal Medioevo in poi); altri elementi sono il monte 'esso ogni "materialismo scenico" si basa sulla "metafisica degli spazi" per cui le interferenze di piani astratti ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...