LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] a Roma, forse non l'unico, motivato dal desiderio di "veder le pitture et anticaglie", va collocato subito dopo l'agosto 1561, quando il L. appare soprattutto interessato alla dimensione ideale e metafisica dell'operare artistico, inteso più come ...
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ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] Antirrhetici e in alcune lettere. Rifacendosi alla Fisica, alla Metafisica e ad altre opere, Niceforo tentò di dare alle l'adorazione; egli distingueva però tra la pittura come oggetto e la pittura come immagine. Soltanto quest'ultima poteva essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] affronta, nella forma della quaestio disputata, tesi di metafisica, di logica, di medicina e filosofia naturale. la tensione drammatica, e l’ethos quale è restituito dalla pittura.
Le Historiae: libro di una vita
Le Historiae (più esattamente ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] veggiamo un caro amico o un bellissimo volto o una perfetta pittura o un'amena prospettiva o un mirabile ed improviso cangiamento di che sono insieme le «cifre» copiose di una lettura metafisica dell'universo. Il rapimento di meraviglia, l'estasi ...
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Vedi SARDA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SARDA, Arte (v. vol . II, p. 40)
F. Lo Schiavo
C. Tronchetti
Un disegno di volto umano sull'ansa d'un vaso del Neolitico Antico dalla grotta Verde di Alghero [...] umana concepita in un continuum di reale e metafisico.
Completa l'arredo architettonico l'addobbo ornamentale-simbolico ravvivando la nuda pietra delle facciate templari con tocchi di pittura. Sull'alto del prospetto del pozzo di S. Vittoria spiccava ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] es. dei colori e dei disegni, cioè della pittura] non vengono chiamati né temperanti né intemperanti". Il Aristotelis Metaphysica, a cura di W. Jaeger, Oxford 1957 (trad. it. Metafisica, a cura di A. Russo, Bari 1971); Aristotelis Etica Nicomachea, a ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] di G. Garancini, Milano 1974; Roberto Grossatesta, Metafisica della luce. Opuscoli filosofici e scientifici, a cura di idee (Orizzonti della storia), Milano 1991; A. Tomei, La pittura e le arti suntuarie: da Alessandro IV a Bonifacio VIII (1254-1303 ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] autopresentazione in catalogo (p. 35) contiene una lucida dichiarazione di poetica, tra realtà e metafisica, che preannuncia anche gli sviluppi futuri della sua pittura: "Comprendere meglio il vero non nel senso che gli si dà abitualmente, ma nel suo ...
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Arti figurative
Fortunato Bellonzi
È verosimile che la partecipazione di D. al mondo culturale del suo tempo si estendesse alla vita artistica, considerato il rapporto di stretta dipendenza degli artisti [...] (XXVI 7-8), dove la resa del rialzato registro tonale supera di molto le possibilità della pittura a D. contemporanea, sia l'altra (‛ metafisica ' verrebbe da definirla), della quale si avvertono l'estensione e la nitidezza del ritaglio spaziale nel ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] del resto, la preoccupazione platonica di «verità» metafisica dell'opera si tradurrà in sede critica in ); illustrare attraverso l'evoluzione dell'uso di linee e colori in pittura la differenza fra la semplicità e grazia di Lisia e l'ingegnosità ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...