Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] attento al momento ch'egli considera conclusivo (e d'altronde chi vede la storia come somma di esperienze Viatico per cinque secoli di pittura veneziana, Firenze 1952, p sociale presentata come quella più all'avanguardia - è già largamente presente sia ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] pubblica, se ne fa avanguardia. Ma non è questo Grimani e, in generale, sulle relazioni fra pittura e committenza a Venezia, cf. Michel Hochmann, per il coro marciano, i Giganti e la Scala d'Oro. Cf. inoltre Donatella Calabi, Le due piazze ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] periodi sono state all'avanguardia dello sviluppo tecnologico, dalla Mesopotamia al bacino del Tarim, dal Lago d'Aral all'Oceano Indiano, l'Iran è è a tutt'oggi il più antico esempio di pittura murale, a Kufa, la sopravvivenza dello stile sasanide ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] una quantità di riferimenti culturali con la pittura fiamminga del Seicento. Lo stesso Extase delle giurie. Quando poi si aggiungono le difese d’ufficio dei valori di bandiera, o la strada rassegna «Cinema città avanguardia», o la retrospettiva ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] dal clima dell’avanguardia culturale che si Labande, P. Ourliac, La Chiesa al tempo del grande scisma d’Occidente e la crisi conciliare (1378-1449), in Storia della p. 5051 nota 116; M. Salmi, La pittura di Piero della Francesca, Novara 1979, p. ...
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Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] i costi. Ché pel resto Venezia è all’avanguardia avendo fatto conoscere prima d’ogni città d’Italia i Rodin, i Puvis de Chavannes, celebre terna di mostre dedicate ai tre grandi della pittura veneziana del Cinquecento mettere a punto un metodo e una ...
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La scuola
Bruno Rosada
L’antefatto
La soppressione, nel 1773, dell’ordine dei Gesuiti, che per due secoli avevano esercitato il monopolio dell’istruzione in Europa, impose ai governi una decisione di [...] abitudini della scuola, una sorta di avanguardismo in parte di accatto, ma che per gravi di quelli di tutte le altre città d’Italia: i due mesi di vacanza natalizia nel tre corsi di durata quadriennale di pittura, di scultura e di decorazione, dal ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] teatro’, che si estende dai vertici di una già affermata avanguardia fino a un’imprevista ed estesa base di teatri di un teatro d’arte, o appena dell’arte: e difatti così è – o almeno così era – della poesia e della musica e della pittura e infine ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] del dialogo, non mira alla pittura di una zona sociale poco sua personalità di critico e scrittore di avanguardia (nel 1542, anno della stampa dei moglie aveva così fatta paura, che a un volger d'occhi e a una parola sola tremar tutto lo faceva ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] mani della Vergine. Si tratta di soluzioni di avanguardia, che precedono quelle analoghe di Andrea del si appoggia sulle braccia, che sarà più volte citato nelle pitture del Cinquecento, da D. Ricciarelli a Vasari (Ciardi, in Il Rosso e Volterra, ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...