GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] , con orride apparenze".
Si trattava di un genere che, introdotto a Napoli da François 1600 to 1750, Harmondsworth 1958, p. 325; S. Ortolani, Giacinto Gigante e la pitturadi paesaggio a Napoli e in Italia dal '600 all'800, Napoli 1970, pp. ...
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MARCHISIO, Andrea
Francesca Lombardi
Nacque a Torino il 15 maggio 1850 da Antonio e da Caterina Ferri. Nel 1864 iniziò a frequentare l'Accademia Albertina, dove studiò con E. Gamba e A. Gastaldi, conseguendo, [...] sua prima produzione una predilezione per i temi digenere, allora di particolare fortuna in Piemonte; successivamente il M. una pittura "di gentile fattura e di ispirazione romantica", nei motivi e nell'impostazione assimilabile a quella di altri ...
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PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] ) e l’atrio (Paesaggi; Scene digenere) del teatro Francesco Torti di Bevagna. Nel 1885 concluse le pitture murali della camera da pranzo (Baccanali di puttini) di palazzo Bracci Testasecca (odierno Hotel Reale) di Orvieto. Nel 1886 ricevette l ...
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FORTE, Gaetano
Francesca Bertozzi
Nacque a Salerno il 12 dic. 1790 da Carmineantonio, pittore e decoratore, e Caterina Quaranta. Ricevette i primi insegnamenti artistici nella città natale dal padre [...] soltanto ritratti, ma anche quadri mitologici e digenere. Fu presente all'esposizione del 1833 con Napoli 1967, I, p. 13; II, p. 465; S. Ortolani, G. Gigante e la pitturadi paesaggio a Napoli e in Italia dal '600 all'800, Napoli 1970, p. 129; R. ...
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FORTINI, Benedetto
Patrizia Maccioni
Nacque a Settignano, nei pressi di Firenze, il 2 luglio 1676 da Pier Maria, scalpellino, e Margherita Tortoli (Bellesi, 1992). Fratello minore dello scultore e architetto [...] , il F. si dedicò alla pitturadi prospettive e di finte architetture, avendo come maestri I. Chiavistelli e R. Botti; da B. Bimbi il F. imparò a dipingere fiori e animali e il Gabburri (1719-1741) ricorda una serie di disegni, conservati presso il ...
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FASCE, Giovanni Battista Francesco
Nicoletta Cardano
Figlio di Filippo, nacque a Genova nel 1858; s'iscrisse nel dicembre 1869 all'Accademia ligustica di Genova, dopo un primo tirocinio nello studio [...] , interpretando così i nuovi orientamenti del gusto.
Questa garbata capacità di proporre piacevoli figurazioni digenere si riscontra nella produzione dipitture decorative del F.: si ricordano quelle realizzate intorno al 1886 per uno degli ambienti ...
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BORSATO (Borsatto), Giuseppe
Nicola Ivanoff
Figlio di Marco, pittore d'ornati anch'egli, nacque a Venezia nel 1770; nel 1791-92 figura iscritto all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò prospettiva [...] a Roma frequentò l'ambiente del Canova; tornato a Venezia nel periodo della dominazione austriaca, si dedicò alla pitturadi vedute e al genere decorativo, svolgendo la sua attività in provincia, specie a Treviso, dove eseguì la decorazione per il ...
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DE GREGORIO, Francesco
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Resina, l'odierna Ercolano, nei pressi di Napoli, il 18 ott. 1862 da Nicola (non è noto il nome della madre).
Imparò i primi rudimenti di [...] da ritratti femminili, si orientò anche verso soggetti digenere, in cui più accentuatamente egli manifestò i suoi d'arte retrospettiva [catal.], Napoli 1961). Nella mostra dipittura napoletana, tenuta al Circolo artistico nel 1967 in occasione dell ...
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GREGORI, Girolamo
Rossella Faraglia
Nacque a Ferrara nel 1690 (Boschini, in Baruffaldi, p. 593). Le notizie principali per la sua biografia si devono al Catalogo istorico di C. Cittadella, dato alle [...] . Si interessò anche, ancora secondo Cittadella, alla pitturadi paesaggio che lo condusse ad avvicinarsi a G. Zola, specialista di quel genere pittorico che proprio in quegli anni era oggetto di un rinnovato interesse da parte della committenza ...
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DURA, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Cassano allo Jonio (prov. di Cosenza) il 7 ag. 1805 da Giuseppe e Saveria Conversi, entrambi napoletani. A Napoli, dove si era trasferito già durante la prima [...] tavole, raccoglieva ritratti, vedute e scene digenere, in parte riproducenti originali litografici francesi. Gigante e la pitturadi paesaggio…, Ercolano 1970, pp. 203 s.; M. Causa Picone, Disegni dellaSocietà napoletana di storia patria, Napoli ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...