CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] cui il signor Cherubini intende di dedicarsi. La musica della nuova Ifigenia è digenere affatto inusitato per questo Paese; di Spontini trionfava nella Parigi napoleonica (1807), prese ad occuparsi di botanica e dipittura, sotto la guida di ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] Praga e Arrigo Boito dominavano l'ambiente letterario, mentre nella pittura gli Induno ed E. Pagliano erano superati dal binomio .
In questi primi anni di permanenza a Milano, il C. compose molta musica digenere diverso: non sempre completando e ...
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CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] Questi pezzi, e in genere la prima produzione, furono pittura furono decisivi. «Dalla pitturadi Perilli all’Informale di Tàpies, Burri e Fautrier fu per me tutto un seguito di ricerche sui problemi di affinità lessicali tra musica e pittura ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] della musica dell'epoca, le quali non consentivano di presagire l'affermazione di un genere musicale nuovo, quello dell'oratorio in latino, che grandi figure dei protagonisti delle historiae. Di rara potenza nella pittura dei ruoli drammatici, il C. ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] tra il 1758 e il 1761 era stato ammesso nella Reale Accademia dipitturadi Parma e nell'Accademia letteraria dell'Umbria, e nel 1771 fu autori della Milano di quel periodo il G. compose le sue opere - sinfoniche e d'altro genere - per occasioni ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] di Cannizares, anziano marito geloso, e di Donna Lorenza, sua moglie smaniosa, fu concepito come una sorta di parodia del genere negli anni successivi a un atematismo astrattista (Dalla pitturadi Burri nacque la nuova musica, 1977, in Scritti ...
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FABERI (Faberio), Lucio
Maria Silvia Campanini
Nacque probabilmente a Sarsina (prov. di Forlì), entro il sesto decennio del sec. XVI, prima che il padre, Giacomo, "scrittore eccellentissimo" (Ghiselli, [...] comparve nelle brevi bibliografie di libri d'arte incluse da R. du Fresne nella sua edizione del trattato della pitturadi Leonardo (Parigi 1651) del Faberi.
In conformità al codice del genere letterario cui appartiene, l'orazione doveva infatti ...
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BECHERINI, Giuseppe
Leila Galleni Luisi
Nato a Prato il 29 ag. 1758 da Antonio e da Anna Paoli, apprese la musica dal padre, che era organista della primaziale, e da Giovanni Francesco Becattelli (figlio [...] anche la sua sola composizione che si ricorda digenere non sacro, una cantata a 2 voci, pittura murale che raffigurava l'eroe biblico Samgar; Invocazione ai Santi del Cielo..., Prato 1810 e 1813. Queste ultime sei stampe sono davvero cosa di ...
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PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] 1732 Pergolesi esordì anche nella commedeja pe’ mmuseca, il genere dialettale abitualmente destinato ai teatri minori. Il 27 settembre affreschi drammatici, dunque, né pittura sonora di singole parole portatrici di significati specifici, bensì un’ ...
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MANCINI, Francesco
Angela Romagnoli
Figlio di Nicola e di Ippolita Squillace, nacque a Napoli il 16 genn. 1672. Forse ricevette i primi rudimenti musicali dal padre, un buon organista scomparso precocemente [...] dei testi, nonché gusto per la pittura sonora di singole parole. Sporadica è l'occorrenza dei 1707; Gli sforzi della Splendidezza e della Pietà, Palermo 1707; Il genere umano in catene, Siena 1708 (Firenze 1711); Il Giuseppe venduto, Palermo ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...