Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] del suo promotore o delle sue sequenze regolatrici, introducendo nelle cellule in coltura il DNA interessato, clonato in un plasmide che funge da vettore. Dopo due o tre giorni dalla trasfezione, il gene viene trascritto se possiede un promotore ...
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terapia genica
terapìa gènica locuz. sost. f. – Trattamento delle malattie genetiche che permette di prevenirle o curarle tramite l'introduzione nelle cellule del paziente di geni funzionanti in sostituzione [...] genoma umano hanno portato a sviluppare tecniche che permettono di introdurre geni, previamente inseriti in opportuni vettori (plasmidi, virus), in appropriate cellule del paziente. Per alcune patologie monogeniche, come la talassemia, l’emofilia, le ...
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autoreplicazione
Proprietà fondamentale del DNA, per cui è in grado di duplicare la propria molecola. Il processo di a. inizia con l’apertura della doppia elica a opera di uno specifico enzima (elicasi); [...] ne viene sintetizzato uno complementare fino a ottenere due doppie eliche di DNA. La capacità di a. viene utilizzata nella clonazione: frammenti di DNA da clonare vengono uniti a piccoli anelli di DNA autoreplicanti (plasmidi) che fungono da vettori. ...
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coniugazione
Una delle modalità con cui avviene la ricombinazione genetica nei batteri: il materiale genetico passa da un batterio donatore a uno accettore attraverso un ponte citoplasmatico detto pilus. [...] dei batteri che agiscono da donatori, detti F+ (maschi), mentre i batteri recettori (femmine) sono denominati F–. Il fattore F è costituito da unità accessorie di DNA circolare (plasmidi coniugativi), che codificano le proteine per formare il pilus. ...
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Biochimico statunitense (n. presso Derry, Pennsylvania, 1936), scopritore, con S.N. Cohen, della tecnica di produzione di OGM, insignito della National Medal of Science nel 1990. Nel 1973, presso la Stanford [...] gene prelevato dal DNA di una specie diversa. La tecnica utilizzava piccoli segmenti di DNA a forma di anello, chiamati plasmidi, in cui, grazie al sistema ideato da P. Berg, della stessa università, veniva 'cucito' il gene che interessava. In questo ...
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Biologia
Processo che genera in una cellula diploide o parzialmente diploide nuovi geni o combinazioni cromosomiche che non si trovano in queste cellule o nei loro progenitori. La r. permette di ottenere [...] il crossing over fra i cromosomi omologhi (➔ meiosi). R. di informazioni genetiche è presente anche nei batteri, nei virus, nei plasmidi e nei mitocondri. La r. negli organismi a riproduzione sessuale fu scoperta da T.H. Morgan, agli inizi del 20 ...
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resistenza
Capacità di alcune specie o ceppi di batteri o di cellule di resistere a trattamenti farmacologici o a modifiche dell’ambiente chimico-fisico; in partic. la capacità dei batteri di non risentire [...] . Questi ultimi, raggruppati in tratti di DNA chiamati trasposoni, hanno la capacità di spostarsi da un plasmide all’altro o da un plasmide al cromosoma batterico. I geni per la r. agiscono codificando enzimi che alterano o distruggono l’antibiotico ...
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terapia genica neurologica
La terapia genica è una tecnica che permette di prevenire o curare una malattia tramite il trasferimento di DNA. Per le malattie genetiche, in cui un gene è difettoso o assente, [...] genoma umano hanno portato a sviluppare tecniche che permettono di introdurre geni, previamente inseriti in opportuni vettori (plasmidi, virus), in appropriate cellule del paziente. Per alcune patologie monogeniche, come la talassemia, l’emofilia, le ...
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Tipo di vettore (bacterial artificial chromosome), indicante in genetica molecolare un plasmide ricombinante che permette la clonazione di lunghi inserti di DNA e presenta un basso numero di copie nella [...] per cellula). Questi vettori sono in grado di accettare frammenti di DNA estraneo anche più lunghi di 300 Kb; i plasmidi ricombinanti ottenuti possono essere trasferiti con notevole efficienza nelle cellule batteriche usando l’elettroporazione (➔). ...
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La resistenza dei batteri agli antibiotici è in progressivo incremento in tutto il mondo, a dimostrazione della capacità di adattamento dei microrganismi a diverse condizioni ambientali attraverso lo sviluppo [...] in ceppi di Klebsiella pneumoniae, ma è frequente anche in Escherichia coli. Questo tipo di resistenza è mediato da plasmidi ed è quindi altamente trasmissibile: la diffusione di questi geni negli ospedali e in comunità ha determinato gravi epidemie ...
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plasmide
(o plasmìdio) s. m. [comp. di plasma1 e -ide1 (o -idio)]. – In biologia, molecola circolare di DNA, presente nel citoplasma di numerosi batterî e lieviti, in grado di duplicarsi autonomamente rispetto al DNA nucleare e di esprimersi...
clonazione
clonazióne s. f. [der. di clone]. – 1. In biologia, la riproduzione agamica, naturale o artificiale, di individui o cellule con identico patrimonio genetico (cloni): sono esempî di clonazione naturale la propagginazione di una pianta...