SCLEROZIO
Fabrizio Cortesi
. Formazione che si riscontra in alcuni gruppi di funghi per intreccio di ife miceliche che producono corpi di aspetto tuberiforme o allungato, che resistono lungamente a [...] mangiano i grossi sclerozî del Polyporus milittae sotto il nome di pani di terra.
Formazioni analoghe agli sclerozî e così chiamate si producono nei Mixomiceti in seguito a perdita d'acqua e a coartazione dei plasmodî per resistere al disseccamento. ...
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Gruppo di organismi Eucarioti, la cui sistematica e le relazioni filogenetiche con gli altri Eucarioti hanno subito profonde revisioni, grazie ad acquisizioni sulla morfologia funzionale e sulla struttura [...] o meno grave. La specificità in rapporto all’ospite varia a seconda della specie considerata: per es., mentre i plasmodi hanno per lo più una stretta specificità (non possono parassitare che animali di una determinata specie), i tripanosomi possono ...
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Tutta la biologia moderna è costituita sulla base della teoria cellulare, che è certo una delle più vaste generalizzazioni di questa scienza (v. biologia, in questa App.). Ma alla domanda se la vita sia [...] sono il prodotto della attività vitale delle cellule. È vero pure che l'esistenza dei sincizî e dei plasmodî (prodotti dalla fusione di parecchie cellule, o rispettivamente da successive divisioni nucleari non seguite da divisioni citoplasmatiche ...
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MESOZOI (dal gr. μέσος "medio" e ζῶον "animale", per la posizione intermedia che occupano fra Protozoi e Metazoi; lat. scient. Mesozoa Van Beneden)
Leopoldo Granata
Le prime osservazioni sui Mesozoi [...] sessuate. Là dove i sessi sono separati, maschi e femmine possono svilupparsi o nello stesso plasmodio o in plasmodî distinti. Negli Eteronettidi il plasmodio è avvolto in una cisti sferica.
Gl'individui sessuati sono tipicamente cilindrici, più o ...
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Parassiti
Vincenzo Petrarca
Il termine parásitos (da pará = presso, e sítos = cibo) significa in greco antico 'che mangia insieme con' ed era attribuito a sacerdoti o magistrati mantenuti dalla comunità [...] un contatto solo esterno con l'ospite, per esempio con la sua cute o le sue mucose: un tipico endoparassita è il plasmodio della malaria (che è anche endocellulare), e un tipico ectoparassita è la pulce. La maggior parte dei parassiti che conosciamo ...
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TROPISMI (dal gr. τρέπομαι "mi volgo"; fr. tropismes; sp. tropismos; ted. Tropismen; ingl. tropisms)
Federico *RAFFAELE
Agostino PALMERINI
La parola fu adottata, sembra, per la prima volta da J. Sachs [...] della terra, e il fusticino un geotropismo negativo, allontanandosene. La tendenza dei micelî di certi funghi e di alcuni plasmodî, quali il fiore di Vallonea, "fleur de tan" dei Francesi (Aethalium septicum), a crescere verso l'umidità rappresenta ...
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SONNO, Malattia del (fr. maladie du sommeil); portogh. doença de sonno; ted. afrikanische Schlafkrankheit; ingl. sleeping-sickness; sin. castellanosi, letargia dei negri, tripanosomiasi o tripanosi umana [...] il dottor Forde, della colonia inglese del fiume Gambia, esaminando il sangue di un febbricitante, trovò, invece dei plasmodî malarici, un parassita munito di flagello, che J.E. Dutton della scuola di medicina tropicale di Londra riconobbe essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ettore Marchiafava
Germana Pareti
Marchiafava recò un contributo originale allo studio della malaria, malattia dalle forti conseguenze sociali. Egli si distinse inoltre per l’impostazione innovativa [...] ambiente palustre romano, in un primo tempo misero in dubbio l’originalità dell’individuazione del processo di segmentazione del plasmodio all’interno dei globuli rossi da parte di Golgi, il quale aveva invece l’opportunità di ‘vedere’ forme omogenee ...
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LEVI, Giuseppe
Anatomico, nato a Trieste il 14 ottobre 1872. Si laureò a Firenze nel 1895; professore straordinario d'anatomia umana a Sassari nel 1910, ordinario nel 1914, dal 1914 al 1919 insegnò a [...] . u. Entwick., XXVI, 1925); Conservazione e perdita dell'indipendenza delle cellule dei tessuti. Elementi liberi, sincizi e plasmodi nelle colture in vitro (in Arch. f.exper. Zellforsch., I, 1925); Ricerche sopra elementi nervosi sviluppati in vitro ...
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febbre
Condizione patologica a carattere temporaneo che modifica la temperatura organica di riferimento, alterando il livello della normale termoregolazione corporea su una soglia di valori più alta. [...] esistano situazioni nelle quali un’alta temperatura corporea esercita un’azione inibente nei confronti di alcuni patogeni (plasmodi malarici, spirochete).
Caratteri clinici
La f. va considerata come un fenomeno in qualche modo collaterale in corso ...
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plasmodio
plasmòdio s. m. [lat. scient. plasmodium, der. del lat. plasma «plasma1»]. – 1. In istologia, massa protoplasmatica plurinucleata, derivante da successive divisioni del nucleo di una cellula, non seguita da divisioni del citoplasma...
mixomiceti
mixomicèti (o missomicèti) s. m. pl. [lat. scient. Myxomycetes, comp. di myxo- «mixo-1» e -mycetes (v. -micete)]. – Gruppo di organismi molto primitivi, di solito inclusi tra i funghi (in passato alcuni autori li hanno ritenuti...