Movimento di traslazione degli organismi vegetali determinato dall’umidità; è evidente, per es., nei plasmodi dei Mixomiceti, che si spostano sul substrato in cerca dei punti col grado di umidità più conveniente. ...
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Classe di Protozoi Sarcodini costituita da forme ameboidi solitarie o da aggregati pluricellulari, pseudoplasmodi o veri plasmodi, con scomparsa delle membrane plasmatiche che separano le singole cellule. [...] si fondono a formare una cellula citofagica gigante, che originerà una nuova fase trofica; c) Myxogastria, caratterizzata da plasmodi multinucleati (che possono contenere milioni di nuclei e raggiungere 1 m di diametro) e mobili, che producono corpi ...
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Ordine di Protozoi Sporozoi. Parassiti degli eritrociti dei Vertebrati durante la fase agamica del loro ciclo (schizogonia), mentre quella sessuata si svolge in vari Artropodi. Tipico è il ciclo del plasmodio [...] della malaria. Comprende, oltre ai Plasmodi, la famiglia degli Emoproteidi, il cui ciclo schizogonico si compie nelle cellule endoteliali dei vasi sanguigni di Uccelli, e dei Babesiidi. ...
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Ordine di Cnidosporidi Eucnidosporidi; comprende numerose specie parassite in prevalenza di pesci, ma anche Anfibi, Rettili ecc., in cavità come la vescicola biliare, la vescica urinaria, i canalicoli [...] renali, dove appaiono come corpi di aspetto ameboide (plasmodi) liberi o attaccati alle pareti, o in tessuti (prevalentemente il tessuto muscolare e i connettivi, raramente il tessuto nervoso). Le prime forme (celozoiche) sono per lo più innocue; le ...
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Organismi parassiti di Vertebrati e di Invertebrati (v. fig.). Considerati da alcuni come una classe distinta dei Protozoi, o riferiti al sottotipo degli Sporozoi, gli C. sono stati anche separati dai [...] , i pansporoblasti e le spore. Per l’aspetto ameboide dei germi contenuti nelle spore e soprattutto per i caratteri dei plasmodi si è ritenuto che gli C. siano affini geneticamente ai Sarcodini, ma sembra più attendibile l’ipotesi che li fa derivare ...
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Gruppo di organismi Eucarioti, la cui sistematica e le relazioni filogenetiche con gli altri Eucarioti hanno subito profonde revisioni, grazie ad acquisizioni sulla morfologia funzionale e sulla struttura [...] o meno grave. La specificità in rapporto all’ospite varia a seconda della specie considerata: per es., mentre i plasmodi hanno per lo più una stretta specificità (non possono parassitare che animali di una determinata specie), i tripanosomi possono ...
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PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] ma è certo che la malattia ebbe ben più remote origini. I paleopatologi sono propensi a credere che i plasmodi, parassiti originariamente tipici delle ghiandole salivari delle zanzare, circolassero fra le zanzare e i nostri antenati preumani già nell ...
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Parassiti
Vincenzo Petrarca
Il termine parásitos (da pará = presso, e sítos = cibo) significa in greco antico 'che mangia insieme con' ed era attribuito a sacerdoti o magistrati mantenuti dalla comunità [...] un contatto solo esterno con l'ospite, per esempio con la sua cute o le sue mucose: un tipico endoparassita è il plasmodio della malaria (che è anche endocellulare), e un tipico ectoparassita è la pulce. La maggior parte dei parassiti che conosciamo ...
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Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
C'è cooperazione quando due organismi della stessa specie condividono i benefici di un'azione svolta insieme. Possono costituire buoni esempi di comportamento cooperativo [...] stelo si sacrifichino per le loro spore sorelle, bisogna sottolineare il fatto che alcuni plasmodi si formano da più di 100.000 cellule aggregate. Nel plasmodio in via di formazione la determinazione casuale del destino delle cellule può favorire la ...
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Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
(Department of Zoology, University of Maryland, College Park, Maryland, USA)
La cooperazione si verifica quando due organismi traggono beneficio da un'azione comune. [...] passa da uno stadio a cellule libere e disperse a un aggregato multicellulare detto plasmodio, capace di compiere movimenti coordinati. Quando il plasmodio raggiunge un sito ecologicamente idoneo produce un corpo fruttifero contenente spore in cima a ...
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plasmodio
plasmòdio s. m. [lat. scient. plasmodium, der. del lat. plasma «plasma1»]. – 1. In istologia, massa protoplasmatica plurinucleata, derivante da successive divisioni del nucleo di una cellula, non seguita da divisioni del citoplasma...
mixomiceti
mixomicèti (o missomicèti) s. m. pl. [lat. scient. Myxomycetes, comp. di myxo- «mixo-1» e -mycetes (v. -micete)]. – Gruppo di organismi molto primitivi, di solito inclusi tra i funghi (in passato alcuni autori li hanno ritenuti...