Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] »), per s. Tommaso adeguazione.
La c. nella filosofia moderna
Per R. Descartes, in cui possono rintracciarsi spunti platonici, di quel platonismo che trova sviluppo in teorie come quella dell’illuminazione di s. Agostino (c. immediata di sé stessi e ...
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Termine greco, il cui significato originario equivaleva a ‘educazione’ e che assunse poi il valore di ‘formazione umana’ per arrivare infine a indicare il contenuto di detta formazione, la cultura nel [...] di perfezione morale, culturale e di civiltà cui l’uomo deve tendere. Secondo il modello ispiratore greco, che da Platone e Isocrate al tardo ellenismo ha assunto varie sfumature, il raggiungimento della p. è frutto di un processo continuo, mai ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] della vita secondo n., contribuiscono a una prima definizione della sfera della n. in contrapposizione a quella dell’uomo. Per Platone la n. delle cose si fonda sulla loro realtà ideale, sui modelli eterni e immutabili; su un piano di minor valore ...
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Nella filosofia antica e nel Rinascimento, l’uomo in quanto tipo e rappresentazione dell’universo (macrocosmo), che egli riassume in sé.
Se l’uso del termine sembra fissarsi in Democrito ed è poi attestato [...] nel motivo orfico dell’uovo cosmico e, più esplicitamente, in Anassimene e in Empedocle, poi nel Timeo di Platone. Il tema della corrispondenza m.-macrocosmo trova poi la sua massima esplicazione nello stoicismo e nel neoplatonismo, legato a ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] realtà esterna. Già con Protagora, tuttavia, veniva messo in evidenza il carattere soggettivo e relativo della sensazione. Platone, sotto l’influsso delle dottrine parmenidee e in polemica con le dottrine sofistiche, svalutò la funzione conoscitiva ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] elemento il posto che gli spetta, tanto all'interno dell'animo umano, quanto all'interno dello Stato.
L'anima umana, secondo Platone, è composta di tre parti: la parte razionale, la parte delle passioni nobili e la parte degli istinti e dei desideri ...
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ragione
Anna Lisa Schino
Guida della conoscenza e della condotta dell’uomo
La ragione è la facoltà di ragionare, ossia di mettere in rapporto i concetti. È quindi la facoltà di giudicare, cioè di [...] e di liberarci dai pregiudizi e dalle opinioni radicati ma falsi, dai miti e dalle superstizioni
L’animale razionale
Platone e Aristotele contrappongono la ragione sia alla sensibilità, fonte di opinioni diffuse ma spesso false, sia agli impulsi ...
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conflitto sociale
Stefano De Luca
Antagonismo tra gruppi sociali
Tutte le società sono attraversate da conflitti sociali, ossia da contrasti per assicurarsi posizioni di potere, ricchezza e prestigio. [...] sociale è in preda a qualche malattia. Ma quali sono le cause di tale malattia? La diagnosi di due grandi filosofi come Platone e Jean-Jacques Rousseau ‒ l'uno antico, l'altro moderno ‒ è sostanzialmente la stessa: la causa dei conflitti sta nel ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] Parmenide sottolineava il carattere arbitrario del s. delle espressioni linguistiche, incapaci di cogliere l’unità dell’essere. Platone si soffermava poi nel Cratilo sull’interpretazione del s. delle parole nei termini di un rapporto onomatopeico tra ...
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Filosofia
Atteggiamento di chi riconosce per vera una proposizione o una nozione. Con riferimento alle opinioni in materia di religione, il termine esprime un concetto per molti rispetti identico a quello [...] certezza o convinzione, che presuppone una dimostrazione rigorosa.
Nella storia della filosofia la nozione di c., elaborata nell’antichità da Platone e Aristotele e ripresa in campo religioso da s. Agostino e s. Tommaso, ha assunto un ruolo di primo ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...