SALVIATI, Francesco
Sara Orfali
– Nacque nel 1443, quartogenito figlio maschio di Bernardo di Jacopo Salviati e di Elisabetta Borromei.
Il padre Bernardo era figlio di Jacopo Salviati, personaggio chiave [...] metà degli anni Sessanta in poi, di unirsi prima al circolo letterario del cardinale Ammannati, e poi all’accademia platonica fiorentina di Marsilio Ficino. In questi due contesti culturali incontrò vari personaggi di spicco, tra cui, oltre a Ficino ...
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razionalismo
Termine utilizzato per designare indirizzi filosofici incentrati su teorie della realtà e del pensiero intesi, in quanto ‘razionali’ o ‘intelligibili’, come conoscibili in senso completo [...] . Sui progressi della metafisica) e distinguendo il «noologismo», ossia la tendenza al r. ricondotta a pensatori quali Platone, Leibniz e Wolff, dall’empirismo di Aristotele, Locke e Hume (Critica della ragion pura, Dottrina trascendentale del metodo ...
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valori, filosofia dei
Indirizzo di pensiero che ha avuto particolare importanza nella prima metà del Novecento e alla cui nascita e diffusione contribuirono: la reazione al materialismo positivistico [...] concezione del v. in senso metafisico e religioso, di cui si usa ritrovare la presenza già nella filosofia platonica e aristotelica e nel pensiero cristiano; essa costituisce piuttosto un tentativo di riaffermare la validità di principi etici ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] della possibilità di un sapere inconscio cui essa dà luogo. Alla sua soluzione sono legate sia la concezione platonica sia quella aristotelica.
In Platone la m. (μνήμη) è una sorta di serbatoio delle conoscenze, in cui l’anima accoglie e ritiene le ...
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SOCRATE (Σωκράτης, Socrătes)
Guido Calogero
La vita. - L'iniziatore del grande periodo attico della filosofia classica morì nel marzo del 399 a. C. (tra antesterione ed elafebolione del primo anno dell'olimpiade [...] dirsi la recente scuola inglese, cioè da J. Burnet e da A. E. Taylor (v. soprattutto, del primo, l'edizione del Fedone platonico, Oxford 1911, e del secondo Varia Socratica, ivi 1911 e S., Londra 1933: cfr. su quest'ultimo libro Giorn. crit. d. filos ...
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Poeta e pensatore cecoslovacco, nato presso Tábor il 13 settembre 1868, morto a Jaroměřice (Moravia) il 25 marzo 1929. Sono state date di lui varie definizioni, come: "poeta metafisico", "creatore sintetico", [...] 1895, questa concezione non è ancora distaccata dalle esperienze personali e immediate del poeta, la cui cultura, prevalentemente platonica, neo-platonica e mistico-cristiana, è ancora in via di sviluppo. Nelle nuove raccolte si nota già un prevalere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia ellenistica
Tommaso Braccini
L’innovazione attestata in ambito letterario è rispecchiata, nel contesto filosofico, dalla nascita di una serie di scuole che hanno una grande influenza nello [...] scettici; i cinici
Le scuole filosofiche fondate da Platone e Aristotele continuano a prosperare per molto tempo anche come peraltro molti dei suoi predecessori) di ampi commentari ad opere platoniche, ma anche alle Opere e i giorni di Esiodo, nonché ...
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Chartres, scuola di Tradizione di insegnamenti promossi, nella scuola cattedrale fondata da Fulberto (ca. 960 - 1028), dai maestri che vi furono attivi nel corso del sec. 12°: Bernardo di Tours (cancelliere [...] e ordinano tutto il cosmo. Un ruolo centrale assunse, in tale prospettiva, la cosmologia descritta nel Timeo platonico, conosciuto e studiato principalmente nel testo e nel commento tramandati da Calcidio. Le dottrine timaiche trattate mediante le ...
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Cantimori, Delio
Lucio Biasiori
Storico, nato a Russi nel 1904 e morto a Firenze nel 1966. Nei primi anni del-l’attività storiografica di C. l’interesse per M. non viene mai completamente allo scoperto, [...] scelte della giovinezza: «la mia ‘politica’ consisteva nell’applicare i metodi del machiavellismo volgare alla realizzazione della ‘Politeia’ platonica» (Eretici italiani del Cinquecento e altri scritti, a cura di A. Prosperi, 1992, p. XXI).
Se negli ...
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Patrizi, Francesco
Filosofo e letterato (Cherso, Pola, od. Croazia, 1529 - Roma 1597). Cominciò i suoi studi a Cherso, perfezionandoli a Venezia, Ingolstadt e infine a Padova, dove ebbe tra i suoi maestri [...] vitae di Palingenio Stellato. Profondo conoscitore del greco, P. ebbe accesso a un corpus di scritti degli autori platonici antichi che non si limitava alle traduzioni e ai commentari ficiniani: tradusse quindi lo pseudo-Giovanni Filopono nonché ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...