Filosofo platonico greco, che visse a Smirne durante il regno di Antonino Pio e fu maestro di Galeno. È autore di un Prologo ai dialoghi di Platone (Εἰσαγωγὴ εἰ τοῦ Πλάτωνος βίβλπν Αλβίνου πρόλογος), il [...] abbiamo di questo Alcinoo, e perché il Prologo e lo scritto menzionato concordano nella forma e nel contenuto: idee platoniche, peripatetiche e stoiche con accenni neoplatonici.
Bibl.: Freudenthal, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, coll. 1314-15 ...
Leggi Tutto
. Nel suo significato più proprio è la dottrina gnoseologica e metafisica della scolastica che, nella questione degli universali, cercava di mediare tra le posizioni estreme del realismo (che asseriva [...] , quanto del maestro del realismo, Guglielmo di Champeaux), gli universali, se non hanno la realtà metafisica delle idee platoniche, non sono neanche riducibili al puro fatto fisico della loro espressione vocale, bensì esistono nel pensiero divino e ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] traeva il nome dal mitico eroe Academo, si disse ᾿Ακαδημία (v., per la storia di tale istituzione, accademia: L'accademia platonica). All'indagine filosofica in seno all'Accademia P. si dedicò per circa un ventennio. Ma nel 367 successe a Dionisio il ...
Leggi Tutto
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] rispettivamente −1/3, 2/3, 2/3 e −1/3, −1/3, 2/3).
Filosofia
Il termine acquista particolare significato con Platone, per il quale la f. (εἶδος, ἰδέα) è l’essere vero, l’essenza delle cose, realtà che trascende i fenomeni sensibili. Aristotele ...
Leggi Tutto
Tipo originario, modello primitivo. Il termine, che viene spesso usato soltanto con significato generico, assume un valore tecnico quando è adoperato in senso filosofico o in senso filologico.
L'archetipo [...] originarî che poi vengono imitati, più o meno, dagli individui empirici di una medesima specie. Così, archetipi sono le idee platoniche, in quanto fra esse e le cose vige un rapporto di "somiglianza" o di "imitazione". Analogamente, per Berkeley gli ...
Leggi Tutto
Cambridge, platonici di
Denominazione sotto cui si comprende un gruppo di filosofi, teologi e moralisti inglesi del sec. 17°. Ispirandosi in parte al De veritate di Herbert di Cherbury e in parte alle [...] latitudinarista (➔ latitudinarismo) informato a idee e principi di tolleranza. Sul piano strettamente filosofico, più che a specifiche dottrine platoniche, aderivano a un ideale di amore per la verità e per la giustizia che associavano al nome di ...
Leggi Tutto
Oratore politico ed esegeta di Aristotele (n. in Paflagonia 317 d. C. - m. 388 circa). Dal 337 visse alla corte di Costantinopoli; nel 355 fu nominato senatore da Costanzo e nel 358 proconsole dallo stesso; [...] caelo e al XII libro della Metaphysica (il commento ai Parva naturalia non è suo). Scrisse anche commenti a Platone che sono andati perduti. Grande la sua importanza come commentatore di Aristotele, le cui dottrine egli considerava intimamente affini ...
Leggi Tutto
PLUTARCO (Πλούταρχος, Plutarchus)
P. E. Arias
Scrittore e moralista dell'età flavio-traianea, nato a Cheronea circa il 46 d. C. - morto nel 120 d. C., autore delle celebri Vite Parallele (Βίοι παραλλήλοι), [...] in espressioni ammirative per i grandi poeti e specialmente per Omero e Pindaro, è strettamente legato alle teorie platoniche ed aristoteliche, ed è generalmente fondato su di un atteggiamento moralistico che gli deriva dall'estetica ellenistica che ...
Leggi Tutto
SINTERESI
Guido Calogero
(o Sinderesi) - Termine filosofico usato dalla psicologia e teologia medievale, di origine assai discussa. Nella prima forma, corrispondente al greco συντήρησις (l'altra forma, [...] morale che si annida nell'animo dell'uomo nonostante il peccato originale, e che, sovrastando nella psiche alle tre parti platoniche della ragione, dell'impeto e del desiderio, fa avvertire la sua riprovazione, per quanto debole, durante e dopo il ...
Leggi Tutto
IPOTESI
Guido CALOGERO
Il termine greco ὑπόϑεσις ("supposizione", da ὑπό "sotto" e τίϑημι "pongo") entrò nel linguaggio filosofico con Platone, che talora designò con quel nome le idee, dal punto di [...] essere presupposta, né di presupposti") spettante all'idea suprema. E si vede quindi come da tale significato platonico del termine discendesse quello aristotelico, riferito alla "presupposizione" logica che le premesse costituivano, nel ragionamento ...
Leggi Tutto
platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...