Filologo classico italiano (Verona 1849 - Milano 1918). Prof. a Messina, Torino, Pavia (1894-1918), formò una scuola di cultori dell'ellenismo. Oltre a studî su Bacchilide e Saffo, diede il commento e [...] la traduzione di Pindaro (1894), dei lirici greci (1910-13) e di dialoghi platonici (Timeo, 1906; Il sofista e L'uomo politico, 1911); si occupò anche di letteratura italiana con studî su Dante e sulla metrica italiana. Notevole il libro L' ...
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Filosofo platonico, vissuto, a quanto sembra, non prima della metà del sec. I a. C., e autore di un'opera intorno alla filosofia di Platone, i pochi frammenti superstiti della quale trattano di particolari [...] questioni matematiche e astronomiche. Nella sua citazione dei dialoghi platonici egli adotta una distinzione in tetralogie, nella quale pare sia stato precursore di Trasillo, autore di quella che poi rimase tradizionale.
Bibl.: W. Christ, Trasylos u. ...
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Filosofo (sec. 1º a. C. - sec. 1º d. C.) dell'età augustea, capo di una piccola scuola eclettica. Dei suoi scritti non resta nulla: si sa che scrisse un Compendio (gr. Στοιχείωοις) e un commentario alla [...] Repubblica platonica, e che il suo eclettismo comprendeva elementi stoici, peripatetici e platonici. ...
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Figlio di Ermia e di Edesia, e scolaro di Proclo in Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina, nella seconda metà del sesto secolo d. C. Ebbe un gran numero di scolari e divenne celebre [...] filosofiche che egli ha occasione di esprimere nei suoi commentarî si osserva un attenuarsi dell'elemento mistico e fantastico del platonismo del tempo: ma esse rimangono in ogni modo prive di vera originalità e novità. A. si occupò della polemica ...
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Trasillo
Astronomo, erudito e filosofo (m. 36 d.C.). Fu astronomo di corte dell’imperatore Tiberio; ebbe fama di erudito e di ricercatore: gli sono attribuite opere storiche, alcune anche sull’antico [...] filosofo subì l’influsso delle dottrine neopitagoriche e neoplatoniche. Si deve a lui la divisione dei dialoghi platonici in tetralogie, per la loro drammaticità. Dione Cassio, Svetonio, Tacito narrano un episodio, forse leggendario, collegato alla ...
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Filosofo francese (m. tra il 1126 e il 1130), è stato confuso con Bernardo Silvestre (v.) e con Bernardo di Moëlan (v.); è tra i maggiori maestri di Chartres, dove insegnò dal 1114 al 1119; fu poi a Parigi; [...] gli furono discepoli Giovanni di Salisbury, che lo giudicò "il più perfetto fra i platonici", Guglielmo di Conches e Riccardo di Coutances. Nulla resta delle sue opere, ma del suo insegnamento abbiamo interessanti notizie da Giovanni di Salisbury: ...
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POTENZA
Guido Calogero
Filosofia. - Nel pensiero classico, il concetto filosofico della potenza (gr. δύναμις, lat. potentia), si riferisce essenzialmente alla considerazione ontologica delle cose, cioè [...] a giustificare il divenire senza spezzare l'universale positività dell'essere con quel "non-essere", che tanto l'eleatismo quanto Platone considerano intrinseco a ogni divenire, pur negandolo l'uno e ammettendolo l'altro. L' "essere in potenza" resta ...
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cosmico
còsmico [agg. (pl.m. -ci) Der. di Cosmo] [ASF] Che si riferisce o appartiene al Cosmo, cioè all'U-niverso. ◆ [ASF] Anno c.: il periodo di rotazione della Galassia, pari a circa 220 milioni di [...] anni. ◆ [STF] [ALG] Corpi c.: nell'antichità greca erano così detti i cinque poliedri regolari (detti anche platonici) in quanto ritenuti costitutivi dell'Universo. ◆ [RGR] Costante c.: lo stesso che costante cosmologica: → cosmologico. ◆ [ASF] ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] sia al soggetto conoscente. Nel Teeteto (➔), partendo dalla tesi relativista di Protagora («di tutte le cose è misura l’uomo»), Platone scrive a proposito dell’a. sensibile: «quale ciascuna cosa apparisce a me, tale codesta cosa è per me, quale ...
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Filologo inglese, nato a Ludlow (Shropshire) il 18 luglio 1813, morto a Sydney in Australia, dove si era trasferito come professore in quella università dal 1867, il 26 febbraio 1884. Oltre alla letteratura [...] sua apprezzatissima attività didattica e scientifica (ricordiamo le edizioni annotate di varie tragedie di Euripide e di dialoghi platonici), il B. coltivò anche la filologia moderna, pubblicando fra l'altro pregevoli contributi alla critica testuale ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...