TEODORO di Asine
Guido Calogero
Filosofo greco del secolo IV d. C. Fu uno dei più notevoli rappresentanti della cosiddetta scuola neoplatonica di Siria, fondata da Giamblico, di cui T., che già era [...] ipostatici, aprendo così la via alla definitiva sistemazione di Proclo.
Le sue concezioni erano esposte in commentarî a dialoghi platonici, tra cui doveva avere particolare importanza quello dedicato al Timeo, che è più volte citato da Proclo nel suo ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] conoscitiva in genere.
Antichità e Medioevo
In Anassagora t. significa «contemplazione dell’ordine cosmico». Nella Repubblica di Platone la «contemplazione [ϑεωρία] della totalità del tempo e dell’essere» designa la conoscenza e saggezza suprema dei ...
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quinta essenza
Nella fisica greca, quinto elemento che si aggiunge, con caratteristiche peculiari, ai quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) della classificazione di Empedocle. Le origini di questa [...] πρώτη οὐσία, τὸ ϑεῖον σῶμα, αἰϑήρ) ma mai quinto elemento. Nell’età postaristotelica, sotto l’influenza della cosmologia del Timeo platonico e del primo Aristotele, la dottrina di un quinto elemento o q. e. (πέμπτη οὐσία; lat. quinta natura, quinta ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] ai fervori della pietà e allo zelo moralistico per riconoscere serenamente il mondo e dichiarare guerra "in primo luogo all'amor platonico, poi ad ogni filosofia dogmatizzante e in particolare ai due estremi, la stoica e la pitagorica. Senza tregua s ...
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ESTETICA
M. M. Sassi)
Non si può dire che il pensiero antico abbia prodotto un'e. sistematica nello stesso senso in cui, p.es., ha gettato le basi di una sistematica teoria poetica. Tale constatazione [...] la proietta poi su una materia che è di per sé base bruta). Esplicito e definitivo è il distacco dal disprezzo portato da Platone alla mimesi (e a ogni tèchne) in quanto attività di secondo grado rispetto alla natura: perché appunto la mimesi non ha ...
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BILLIA, Lorenzo Michelangelo
Francesco Traniello
Nato a Cuneo il 1º dic. 1860 da Giandomenico, farmacista, e da Marianna Fiacchetti, era nipote del consigliere di stato Michelangelo Tonello; al liceo [...] ai problemi del pensiero europeo contemporaneo, nel quadro di una rigida fedeltà allo spiritualismo cristiano di origine platonico-agostiniana e alla tradizione rosminiana e giobertiana. Sì che la sua esperienza intellettuale costituisce un episodio ...
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Filologo, nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) il 10 aprile 1886. Titolare di filologia romanza a Catania dal 1921 al 1924, insegna dal 1924, succeduto al suo maestro P. Rajna, la stessa materia all'università [...] poetico della letteratura italiana (in Studi di fil. ital., II, 1929). Originale la sua interpretazione, ai lumi dell'estetica platonico-agostiniana e scolastica, di "Al cor gentil repara sempre Amore" (Studi romanzi, XXX, 1943) e de La canzone d ...
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RELAZIONE
Guido Calogero
Filosofia. - È uno dei concetti filosofici più problematici e più ricchi di storia. In generale esso designa ogni rapporto collegante, in maniera essenziale o accidentale, due [...] locuzione πρός τι (letteralmente "rispetto a qualcosa"), che già era venuta assumendo un valore tecnico nella terminologia platonico-accademica, è senz'altro elevata a designazione specifica di una delle "categorie", ossia dei predicati generalissimi ...
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PROCLO di Costantinopoli
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Pensatore greco del sec. V d. C., ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia [...] di E. Diehl, voll. 3, Lipsia 1903-06), al Parmenide (a cura di G. Stallbaum, in appendice alla sua ediz. del Parmenide platonico, ivi 1839, e, separatamente, ivi 1840; trad. francese di A. E. Chaignet, voll. 3, Parigi 1901-03), al Cratilo (a cura di ...
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Sommo geometra e astronomo greco (408-355 a. C.). Povero, poté studiare ad Atene grazie alle sovvenzioni di amici e udirvi i grandi maestri, soprattutto Platone. Si recò in seguito in Egitto, munito di [...] e di oratoria. Nella determinazione del principio etico manifestò tendenze edonistiche e può darsi che il Filebo platonico sia stato scritto per combatterle. Secondo Aristotele (Metaph., 991 a 14) egli avrebbe seguito, nella concezione della ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...