. Antica città al confine del Lazio verso la Sabina, tra Fidene ed Eretum, tanto che da Plutarco (Rom. 17, 1) è annoverata fra le città sabine. Dionigi d'Alicarnasso (II, 36, 53) e la Origo gentis Romanae [...] secessio, ricordata da Varrone (De l. lat., V, 81), si debba riferire alla caduta dei Decemviri o alla secessione della plebe sul Monte Sacro.
Bibl.: F. Cluverio, Italia Antiqua, Leida 1624, p. 658; A. Nibby, Analisi dei Dintorni di Roma, Roma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’irruzione, nel 1789, del popolo come protagonista sulla scena politica è il punto di partenza [...] chi non ha ma vorrebbe avere e ha con sé la forza dei numeri è uno spettro dotato di fascinazione. E la “plebe” può crescere di numero, si può scivolare, declassandosi ancor più: a volte basta un raccolto andato male, troppi figli, una malattia, una ...
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PROLETARIATO
Rodolfo Mondolfo
. Modernamente questo nome (per il suo significato in epoca classica, v. proletario) designa la classe lavoratrice in quanto è composta di salariati, ossia di operai che [...] quarto stato esce dal terzo come classe a sé; e mentre ancora Babeuf, rivendicando i diritti dei miseri, parlava solo di popolo o plebe, Saint-Simon comincia a parlare di proletariato. Dopo i moti di Lione (1830) l'uso della parola si diffonde; e V ...
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STIPENDIO (da stips "offerta, reddito" e pendo "pago")
Plinio FRACCARO
Paola ZANCAN
Romeo VUOLI
Antichità classica. - Lo stipendio delle magistrature. - In Grecia le principali magistrature, sia civili [...] giornaliera o offrendo la partecipazione gratuita ai banchetti del pritaneo. Solo i funzionarî di grado inferiore, scelti fra l'infima plebe, tra i liberti e tra gli schiavi, avevano un vero e proprio salario; perciò la funzione di ὑπηρετής, che ...
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Sono così chiamate in Roma le persone che, pur godendo dello status libertatis, e non essendo perciò confondibili con gli schiavi, si trovano in rapporto di dipendenza da un patronus che assicura loro [...] rispettivi clienti.
In ogni modo, la decadenza del patriziato e la libertà di azione che una parte sempre maggiore della plebe veniva acquistando eliminarono questa forma di servitù della gleba. Non perciò l'istituto scomparve del tutto: a parte le ...
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ZANNONI, Giovanni Battista
Mario Ferrigni
Letterato, nato a Firenze il 29 marzo 1774, ivi morto il 12 agosto 1832. Singolare figura di dotto e di archeologo: educato dai padri delle Scuole pie, fu abate; [...] dottrina e di animo eccellente, ebbe lo spirito arguto e prontissimo al frizzo e alla facezia. Studiò il vernacolo della plebe fiorentina e lo ritrasse in quattro Scherzi comici, scritti - disse - per un teatro di marionette: sono commedie fra le ...
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terrigena
Maria Adelaide Caponigro
Il vocabolo latino appare in tre luoghi del De vulg. Eloq., a indicare i " nativi della regione " (così il Marigo); il termine, col valore di " nato dalla terra ", [...] della Sicilia, al volgare dei quali bisogna rifarsi per poter giudicare della parlata della regione, " trascurando quello della plebe e quello degli uomini più colti, che rappresentano due estremi: rude natura e cultura raffinata " (Marigo). D. cita ...
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ORLÉANS, Louis-Philippe-Joseph, duca d' (Philippe-Égalité)
Francesco Lemmi
Nacque a Saint-Cloud il 13 aprile 1747 da Luigi Filippo (1725-1785), figlio di Luigi (1703-1752), figlio del Reggente. Ancora [...] le abitudini e i pregiudizî; ma per questo appunto, non meno che per le distribuzioni di grano che faceva alla plebe, acquistò una popolarità quasi uguale a quella del Necker. Nel suo giardino, divenuto pubblico dacché aveva affittato ad uso di ...
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parte
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
I nomi delle divisioni
Per indicare le divisioni all’interno di una città, M. si serve di diversi termini, alcuni dei quali («parte», «setta») sono correnti [...]
di Firenze in prima si divisono infra loro i nobili, dipoi i nobili e il popolo e in ultimo il popolo e la plebe; e molte volte occorse che una di queste parti rimasa superiore, si divise in due: dalle quali divisioni ne nacquero tante morti, tanti ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] cui Venezia ha voluto escludere da sé i conflitti interni. L'antica Roma si dette invece una costituzione in cui alla plebe era concesso un potere rilevante: il che si tradusse, per un verso, in una sempre più pesante conflittualità interna, ma, per ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....