FLAVIO, Gneo
Plinio Fraccaro
Figlio di un libertino, era scriba di Appio Claudio Cieco, per il cui impulso pubblicò nel Foro il calendario con l'indicazione dei dies fasti, cioè dei giorni nei quali [...] deposero i distintivi del loro ordine: ma egli seppe imporsi. Egli avrebbe anche (contemporaneamente?) rivestito il tribunato della plebe e fatto parte del senato. A ricordo della pacificazione degli ordini ottenuta dal censore Q. Fabio Rulliano nel ...
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disunione
Denis Fachard
L’analisi del fallimento dell’esperienza repubblicana fiorentina, congiunta a quella delle ragioni della tragica sorte di una nazione «più stiava che li ebrei, più serva che’ [...] di Firenze in prima si divisono infra loro i nobili, di poi i nobili e il popolo, e in ultimo il popolo e la plebe; e molte volte occorse che una di queste parti rimasa superiore, si divise in due: dalle quali divisioni ne nacquero tante morti, tanti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tra le due guerre puniche
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni immediatamente successivi alla prima guerra punica, [...] catenaccio o tramite. Nel 220 a.C. la città viene collegata a Roma dalla via Flaminia, “la strada delle conquiste della plebe rurale” (Plinio Fraccaro) lungo la quale risalgono eserciti e coloni. Due anni dopo vengono dedotti, sul Po, i centri latini ...
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VALLETTA, Giuseppe
Girolamo Imbruglia
Nacque il 6 ottobre 1636 a Napoli da Onofrio, sarto, e da Caterina di Clauso. Un suo fratello si fece monaco.
Di famiglia assai modesta, si iscrisse alla facoltà [...] nel 1702; gli sopravvissero due figlie, monache, e il figlio Diego. Il matrimonio gli fece fare un salto «dalla bassa plebe Napolitana al popolo Civile» (D. Confuorto, Notizie di alcune famiglie popolari della Città (1693), in Comparato, 1970, p. 23 ...
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COLLI, Luigi
Renato Giusti
Nato a Villa Poma (Mantova) il 14 maggio 1838 da Guglielmo e da Cesira Parmeggiani, esercitò il mestiere di calzolaio. In un profilo sul quotidiano socialista La Provincia [...] dell'Ardigò e di uomini politici democratici o socialisti, i sequestri subiti ed i contatti con altri periodici come La Plebe, L'Avanti!, Lo Scamiciato, La Lega ecc. Se in molte occasioni scrive che il proletariato deve emanciparsi per opera propria ...
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ADERNÒ, Antonio Moncada e Moncada conte di
Antonello Scibilia
Nato nella seconda metà del sec. XV da Guglielmo Raimondo e da Contissella Moncada Esfar, alla morte del padre fu investito, il 14 ott. [...] sotto le mura della città. La cosa disanimò completamente gli assediati, provocando nello stesso tempo l'insorgere della plebe catanese, che aprì le porte della città ai fuorusciti, cacciando i moncadiani.
Tuttavia, esauritasi in seguito la rivolta ...
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GOZZADINI, Ludovico
Clizia Magoni
Nacque nel 1479 da Gozzadino di Lorenzo e da Veronica Grassi, bolognesi. Intraprese lo studio di diritto presso l'Università felsinea ed ebbe come maestri Bartolomeo [...] accademici 1510-11, 1514-15, 1521-22. Quando, nel primo quadrimestre del 1532, il G. sedette tra i tribuni della plebe, fu tra coloro che promossero la prima edizione nota degli statuti di quella magistratura.
Il soggiorno bolognese di Carlo V, tra ...
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Davo
Manlio Pastore Stocchi
. Nella commedia e nella satira latine è caratteristico nome servile, tanto che talvolta designa antonomasticamente lo schiavo, come per esempio presso Orazio (Ars poet. [...] nel primo carme a D., dove afferma che " Davus... ambiguae Sphingos problemata solvet " (v. 9) prima che la plebe ignorante possa comprendere l'ardua dottrina del poema dantesco. Si tratta di un ricercatissimo adynaton, figura retorica in cui l ...
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Nella Roma antica, classe sociale inizialmente formata dai cittadini sufficientemente ricchi da possedere un destriero nella cavalleria.
In tutto il periodo arcaico della storia greca, il termine ἱππεύς [...] riscossione delle imposte e costituirono una classe di commercianti e finanzieri distinta sia dalla nobiltà terriera dei senatori sia dalla plebe. L’antagonismo tra Senato e cavalieri fu acuito dalla legislazione di C. Gracco (123-122 a.C.), per la ...
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. Fu l'appellativo delle magistrature romane che ebbero per comune insegna la sella curūlis. Con l'espressione curules magistratus si designò l'insieme delle più alte magistrature dello stato a cominciare [...] magistratus da Livio (IV, 7, 7). L'edilità, che fu dapprima una magistratura esclusivamente plebea alle dipendenze dei tribuni della plebe, si sdoppiò poi con l'istituzione degli edili curuli, eletti un anno fra i patrizî e un anno fra i plebei ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....